IN ATTESA DELL’INEVITABILE DISTACCO … NOWHERE SPECIAL, Un film di Uberto Pasolini (2020)., di Francesco Sirleto

IN ATTESA DELL’INEVITABILE DISTACCO …

NOWHERE SPECIAL, Un film di Uberto Pasolini (2020).

Francesco Sirleto

 

Emozionante, commovente, struggente.

Visto ieri sera, al cinema Caravaggio, con gli amici del Cinecircolo romano. Una storia bellissima e malinconica nello stesso tempo, una storia d’amore e di speranza, nonostante la consapevolezza della fine incombente, dell’inevitabile distacco. E’ la storia di un padre, John (interpretato da un gigantesco James Norton), trentaquattrenne lavavetri, malato di tumore e con pochi mesi ancora da vivere, e di suo figlio Michael (interpretato dal piccolo Daniel Lamont, un bambino dotato di una straordinaria sensibilità e di un’innata capacità di aderire completamente al personaggio), di appena quattro anni, entrambi abbandonati dalla madre quando il piccolo aveva appena sei mesi. Due sono le preoccupazioni di John, di questo padre tenerissimo e in possesso di un coraggio eccezionale: da una parte trovare a Michael una famiglia e/o una soluzione che possano offrire al piccolo cure e amore; dall’altra quella di lasciare a Michael una scatola di ricordi e di oggetti che possano mantenere viva, negli anni, la memoria del padre. Tutto il film, quindi, non è altro che la semplice descrizione, rispettosa e delicata, degli ultimi giorni di un padre, che sapendo di dover morire, cerca di non far pesare in alcun modo questa triste situazione sul figlio ma, anzi, di rendere più pieni e più ricchi di emozioni i molti incontri, ore, giornate che trascorrono insieme: una passeggiata al parco, i giochi in comune, i compiti di scuola, i disegni, il compleanno del padre con una torta e le trentaquattro candeline … momenti stupendi e malinconici, in una cornice e in un paesaggio, quello di una città nordirlandese, che sembra fatto apposta, con il suo grigiore e con un cielo sempre pieno di nuvole, per accrescere la struggente sensazione dell’inevitabile addio. Commuovono fino alle lacrime gli sguardi teneri e gentili scambiati tra padre e figlio, i silenzi, la scena in cui il bambino copre con una copertina il padre, addormentato sul divano.

Una prova, quella di Uberto Pasolini (lontanissimo parente di Pier Paolo e nipote di Luchino Visconti), autore del soggetto e della sceneggiatura, nonché regista, convincente e superlativa. Un plauso particolare ai due interpreti, James Norton e Daniel Lamont, per i quali mi sembrano del tutto inadeguate parole come “bravissimo” ecc.

 

Francesco Sirleto