NERO, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO
Nero
ITALIA 2024
Sinossi: Delinquente di mezza età che vive di piccoli crimini per mantenere la sorella Imma, affetta da disturbi mentali, Nero uccide per errore un benzinaio nel corso di una rapina. Sconvolto e in fuga, è scioccato nell’apprendere che il benzinaio si è incredibilmente risvegliato illeso. Il miracolo viene attribuito alla Madonna dei detersivi, una statua che troneggia nel negozio dell’uomo, ma un poliziotto, Abate, indagando sui video di sorveglianza si convince che il potere di guarire è di Nero. Disperato, Abate implora di Nero salvare sua figlia in coma e quando l’uomo riesce effettivamente a risvegliare la ragazza capisce di avere un dono straordinario. Ma anche che c’è un prezzo da pagare: a ogni guarigione, Nero perde uno dei cinque sensi. Fino a che punto sarà dunque disposto a sacrificarsi per gli altri?
Regia: Giovanni Esposito
Attori: Giovanni Esposito, Susy Del Giudice, Anbeta Toromani, Giovanni Calcagno, Marius Bizau, Riccardo Ciccarelli, Emmanuel Dabone, Gennaro Di Biase, Vittorio Ciorcalo, Peppe Lanzetta, Cristina Donadio, Alessandro Haber
Soggetto: Giovanni Esposito, Valentina Farinaccio, Francesco Prisco
Sceneggiatura: Giovanni Esposito, Valentina Farinaccio, Francesco Prisco
Fotografia: Francesco Prisco
Musiche: Giordano Corapi
Montaggio: Lorenzo Peluso
Scenografia: Luigi Ferrigno
Durata: 105
Colore: C
Produzione: AGOSTINO SACCÀ PER PEPITO PRODUZIONI, ALESSANDRO CANNAVALE, ANDREA CANNAVALE PER RUN FILM, MASSIMO DI ROCCO, LUIGI NAPOLEONE PER BARTLEBYFILM, RAI CINEMA
Distribuzione: BARTLEBYFILM
Data uscita: 2025-05-15
NOTE
– FUORI CONCORSO AL 42. TORINO FILM FESTIVAL, SEZIONE ‘ZIBALDONE’ (2024).
RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Opera di esordio alla regia di Giovanni Esposito, sublime attore caratterista di tanti film, di tante trasmissioni tv, di tanto teatro. Esposito si cuce addosso il film ed il personaggio, a sua immagine e somiglianza. Raggiungendo vette di tragicità che solo i “comici” di vaglia si possono permettere. Il film trasuda “napoletanità”, da tutti i pori, spinta come da una incontenibile pressione osmotica. Ne è intrisa nel realismo magico, nel misterico, nel degrado profondo di condizioni socio-economiche al cont0rno che rendono impossibile una “vita normale” (magnificamente scolpito dalla luce impareggiabile di Daniele Ciprì), nel grottesco, nel surreale. Ma anche nell’ironia amara, che sconfina, spesso, in un gustoso tragicomico. Trionfa una forma d’amore invincibile, quello del fratello per la sorella disabile mentale, per il quale non esiste prezzo troppo grande da pagare. Confezione eccellente, ritmo da grandi professionisti, interpretazioni di alta scuola.
PREMI ALLA 27ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL “INVENTA UN FILM”, LENOLA (LT), 2025, DIRETTORE ARTISTICO ERMETE LABBADIA, SEZIONE LUNGOMETRAGGI “ORO INVISIBILE”:
- Migliore Sceneggiatura Premio Dario Gorini
- Miglior Attore: Giovanni Esposito
- Migliore Attrice: Susy Del Giudice
- Menzione Speciale della Giuria della Critica SNCCI (assegnato dalla Giuria Indipendente designata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, composta da Paola Dei, Roberto Baldassarre e Catello Masullo), con la seguente motivazione: “Un film che trasuda “napoletanità”, da tutti i pori, spinta come da una incontenibile pressione osmotica. Ne è intrisa nel realismo magico, nel misterico, nel degrado profondo di condizioni socio-economiche al contorno che rendono impossibile una “vita normale” (magnificamente scolpito dalla luce impareggiabile di Daniele Ciprì), nel grottesco, nel surreale. Ma anche nell’ironia amara, che sconfina, spesso, in un gustoso tragicomico. Una metafora potente quella di perdere un senso ogni volta che si salva qualcuno. Fa comprendere il sacrificio e il costo emotivo e fisico che chi salva sopporta per aiutare gli altri. È un po’ cristico e affronta il tema della redenzione in luoghi tutt’altro che spirituali. L’idea è originale e trasforma un concetto spirituale e filosofico in gesti e immagini semplici, di grande cinema. Come nella canzone “Felicità” di Lucio Dalla, che nel film sottolinea come, anche tra le difficoltà, ci siano momenti di pura gioia e speranza, rendendo ancora più potente il messaggio di ricerca di senso.”
VALUTAZIONE SINTETICA: 7.5
