Il Medico di Base è sopravvalutato.
di Riccardo Favara Pedarsi
Il “Medico della Mutua” è stato superato in Italia nel 1978.
Nel tempo il suo nome è diventato “Medico di Famiglia”, poi “Medico di Base”, “Medico di Medicina Generale”, fino ad oggi in cui il termine corretto e attuale è: “Medico del Ruolo Unico di Assistenza Primaria a ciclo di scelta”.
I compiti comunque rimangono sempre gli stessi: diagnosi e trattamento delle patologie più comuni, indirizzamento allo specialista corretto per quelle più complesse, regia e coordinamento tra le diverse figure professionali, monitoraggio delle condizioni croniche e promozione della prevenzione.
Eppure, nonostante questa figura professionale esista da quasi 50 anni ormai, si notano quotidianamente persone che vivono ancora delle aspettative sulle nostre competenze e doveri che onestamente, non so dire da dove nascano.
Queste sono in genere le stesse persone che amano dire: “Una volta il medico di famiglia era quello che…”, solo che non mi risulta che il loro contratto nazionale fosse troppo diverso dal nostro.
Ad esempio, non tutti sanno che il medico di base non è obbligato a essere reperibile 24 ore su 24.
Non è mai stato scritto da nessuna parte che fosse nostro obbligo essere a disposizione telefonicamente, ad ogni ora, e soprattutto per ogni tipo problema, anche triviale.
E io non credo che nessuno si renda conto di cosa può significare essere raggiungibili ad ogni ora, da prima della sveglia a tarda notte anche nel fine settimana. Vi sembra sostenibile?
E’ il sistema che fa la differenza, non l’individuo.
Idem per le visite domiciliari: il nostro contratto prevede che, se si ritiene opportuno, si possa valutare lo stato del paziente presso il suo domicilio se questo è intrasportabile, ossia se l’unica maniera sicura di spostarlo di casa è tramite un mezzo specializzato (leggi: ambulanza).
Quando è nata l’idea che fosse nostro obbligo andare a vedere una persona a casa solo perché “ho tosse e febbre da ieri, ma non me la sento di uscire di casa”?
Può sembrare che me la stia inventando, ma vi assicuro che il 90% delle richieste sono come quest’ultima.
Qualsiasi medico venga a casa in queste situazioni “scomode”, magari, ma non gravi non lo fa perché è tenuto dal suo contratto, e non viene pagato per farlo.
Sta facendo volontariato.
E un po’ come amore e affari, io credo che lavoro e volontariato vadano tenuti separati.
Alla prossima settimana, bella!
Riccardo
❤️ Le cose che ho amato di più:
📽️ Film – K pop demon hunter
Senza un vero motivo, una sera ho deciso di vedere i primi minuti di questo film d’animazione chiaramente indirizzato a giovani ragazzine e adolescenti. Ho finito per vederlo tutto. Mi ha colpito la bontà del prodotto: animazione, scrittura e… musiche! Il sottotesto morale e psicologico è profondo e sano (un po’ come andare a vedere In & out), ma la cosa che mi ha colpito di più è che, nonostante sia fortemente indirizzato ad un pubblico occidentale prima che koreano, è intriso di elementi orientali che non vedremmo mai in una produzione americana o europea. Ad esempio ragazzine che sbavano sugli addominali dei ragazzi (la sessualità non è repressa come da noi. Lo è ma… in modo diverso). Ma soprattutto …. SPOILER!!! …. Personaggi centrali della storia che muoiono e niente, ce se ne fa una ragione abbastanza velocemente, non è che ogni volta dev’essere un trauma drammatico da superare coralmente.
Insomma: se avete una figlia piccola o una sorellina come scusa per vederlo… io lo consiglio parecchio.
🎬 Serie TV – Pesci piccoli 2
Il ritorno dei the Jackal in TV è graditissimo, e con questa stagione sono riusciti a fare ancora meglio. La formazione è collaudata, la regia anche e i personaggi pure. Ci sembra di conoscerli già questi personaggi, eppure sono leggermente diversi e in un ambiente un pochino nuovo. Tra una risata e l’altra ci scappa il momento per una morale non banale e che ci lascia qualche momento a riflettere. Secondo me ci sono degli elementi rapiti da The Office (l’addetto alle feste del’ufficio??), ma le dinamiche, i dialoghi e le situazioni sono tutte italianissime, verosimili e radicate nel contemporaneo, un po’ come Boris ai tempi. Ok, il paragone con Boris si ferma qui, ma è un bellissimo prodotto. Davvero.
✍️ Citazione della settimana:
Cerca di creare un’opera PESSIMA, la peggiore che ti venga in mente, e vedi cosa succede, ma soprattutto rilassati e lascia che tutto vada a quel paese: non sei responsabile del mondo intero, ma solo del tuo lavoro, perciò FALLO.
Austin Kleon, “Tieni Duro!”
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