Serie TV – Platonic (Apple TV+), a cura di Riccardo Favara

Dovremmo assumere Omega3 e olio di pesce?

Hey, ciao!
Prima di iniziare, volevo condividere con voi un progetto a cui sto lavorando: sto imparando a costruire prodotti digitali che possano aiutare le persone nella gestione della propria salute. Per il mio primo esperimento ho creato una scheda da compilare per prepararsi a una visita medica e renderla più efficace. La trovi qui: https://stan.store/riccardofp
Non vi racconto tutto questo per vendervi qualcosa – al momento non è affatto il mio obiettivo. Se vi interessa davvero, acquistatelo pure, ma quello che mi aiuterebbe davvero è ricevere il vostro feedback rispondendo a questa mail. Scrivetemi perché NON vi interessa: c’è qualcuno a cui lo consigliereste? Cosa dovrebbe avere in più per diventare irresistibile per voi?
Ok fine dell’angolo dedicato a me, parliamo di olio di pesce.
Al momento gli omega 3 si posizionano al terzo posto dopo i multivitaminici e la vitamina D come gli integratori più venduti negli Stati Uniti. In Italia sono un po’ più indietro solo perché qui da noi vanno fortissimo i probiotici e gli sciroppi per la tosse, che si posizionano ai primissimi posti.
Ad ogni modo, se li consideriamo come integratori da prendere ogni giorno, a vita, con l’intento generico di “stare bene” non sono nemmeno tra quelli che mi sentirei di condannare più di tutti: in fondo sono stati studiati parecchio e presentano delle evidenze piuttosto forti, quindi cerchiamo di capire un attimo cosa ne sappiamo al riguardo.
Vi getto lì in ordine sparso le evidenze che abbiamo a disposizione, tirate voi le vostre conclusioni:
  • Gli omega 3 vengono spesso venduti come panacea per infiammazione, malattie cardiache ecc. ma la verità è che non hanno nessuna dimostrazione a scopo di prevenzione primaria e di “longevità” in generale.
    • Anzi, esiste un grosso studio chiamato VITAL che ha dimostrato come questi non riducono la mortalità cardiovascolare o per tumori, né se presi da soli né se presi assieme a vitamina D (e nemmeno assumendo la sola vitamina D, nel caso in cui vi interessasse).
  • Al contrario però hanno una buona evidenza riguardo il trattamento di condizioni specifiche, in particolare:
    • Ipertrigliceridemia: possono ridurne i valori fino anche al 20-30%, che non è per niente male.
    • Prevenzione secondaria di cardiopatie (che tradotto vuol dire: evitare nuovi infarti in chi ne ha già avuto uno).
  • In questi casi in Italia sono considerati dei veri e propri farmaci e sono mutuati dal Sistema Sanitario Nazionale. Peraltro, la qualità e quantità di questi olii sono decisamente superiori all’integratore medio che si acquista in giro.
  • Ci sono in effetti anche delle evidenze riguardanti altre condizioni. Però i risultati sono ballerini, non sempre presenti, e anche dove si osservavano erano in genere comunque modesti. Quindi possiamo dire che forse potrebbero come non potrebbero essere utili nel migliorare quadri di:
    • Depressione Maggiore
    • Artrite reumatoide
    • Degenerazione maculare della retine
  • In compenso sappiamo per certo che:
    • non riducono l’incidenza di cancro
    • non fanno dimagrire
    • non migliorano le prestazioni atletiche.
  • Infine:
    • Non ne esiste una dose quotidiana raccomandata.
    • Non esiste nemmeno una malattia nota causata da carenza di questo nutriente.
Se, al di là di questi fatti, voleste ancora sapere cosa ne penso io, allora — a costo di scadere nella noia e nella ripetitività — vi risponderei sempre la stessa cosa: una dieta sana batte qualsiasi integratore dieci a zero.
Ma se invece preferiste giocarvi la scommessa del «io le provo tutte, tanto i soldi mica me li devo portare nella tomba», non me la sentirei di condannarvi: ci sono modi peggiori di spendere i soldi (tipo comprare un mio prodotto 🙃).
L’importante è esserne consapevoli.
Alla prossima settimana, bella!
Riccardo

❤️ Le cose che ho amato di più:

🎬 Serie TV – Platonic (Apple TV+)
Torno su una serie di Apple TV+ perché secondo me si parla troppo poco di questo servizio. E’ facile dire “hey, attivala almeno un mese che vale davvero la pena vedere Ted Lasso, The Morning Show, Silo… O Shrinking!” Che sono degli show davvero strepitosi. Ma la vera magia è quando inizi serie a caso, senza nessuna recensione, pubblicità o aspettativa. E ti ritrovi invece a seguirle per intero e con anticipazione. Mi era già successo con Acapulco, di cui scrivevo recentemente, è successo anche con questo Platonic. Sylvia e Will erano migliori amici al liceo ma si sono persi di vista per anni. Rientrare in contatto li fa riavvicinare come se tutto questo tempo non fosse mai passato. La loro amicizia (platonica certo, ma intensa) stravolge entrambe le vite in una commedia leggera e scorrevole. Will è esattamente il Seth Rogen che ti aspetteresti, intramontabile.

🎬 Il mio video di questa settimana:

È un semplice vlog dal mio paese natale, sui Castelli Romani, girato durante una piccola vacanza: racconto dei miei successi nella salute degli ultimi 6 mesi.

✍️ Citazione della settimana:

«Il più stupido degli atti creativi è pur sempre un atto creativo» scrive Clay Shirky nel suo libro Surplus cognitivo. «Nella scala del lavoro creativo, la differenza tra mediocrità e qualità è enorme. Tuttavia, la mediocrità è comunque parte dello spettro; si può passare dalla mediocrità alla qualità in piccoli passi. Il vero scarto è tra il non far nulla e il fare qualcosa.»
“Semina come un artista”, Austin Kleon.
(Tornata a galla grazie a Readwise. Provatelo con questo link e avrete un mese gratuito extra!)
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