Origin , RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA
Fuori Concorso
credits e sinossi : https://www.labiennale.org/it/cinema/2025/fuori-concorso/origin
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| Regia: | Yann Arthus-Bertrand |
| Produzione: | Hope Production (Yann Arthus-Bertrand) |
| Durata: | 30’ |
| Lingua: | Inglese |
| Paesi: | Francia |
| Sceneggiatura: | Yann Arthus-Bertrand |
| Fotografia: | Giovanni Pellegrini, Bruno Cusa |
| Montaggio: | Yen Le Van |
| Suono: | Édouard Morin, Aymeric Dupas |
Programma Cinema 2025 (Pubblico)
| 26/08 | 18:00 | Sala Darsena | |
| 28/08 | 08:30 | Sala Giardino |
Programma Cinema 2025 (Accreditati)
| 28/08 | 08:30 | Sala Giardino |
sinossi
Con Origin, Yann Arthus-Bertrand ci porta in uno straordinario viaggio panoramico sopra la laguna di Venezia, con immagini rare e lontane dai soliti cliché turistici. Venezia è uno dei luoghi più fotografati al mondo, eppure il film coglie prospettive inedite di questo luogo straordinario. La laguna appare come un paesaggio quasi surreale, dove cielo e mare si fondono. Ogni immagine è un’opera d’arte visiva, che riflette un rapporto millenario tra l’uomo e la natura. Accompagnato da incantevoli melodie ispirate al compositore veneziano Antonio Vivaldi, Origin racconta la storia di una città costruita sull’acqua, frutto di un antico dialogo tra uomo e natura. Arthus- Bertrand presenta un’opera d’arte immersiva e delicata, che celebra le origini di Venezia e onora la laguna come territorio a un tempo protettivo e fragile da preservare.
commento del regista
Sono affascinato da Venezia da oltre quarant’anni, tanto che negli anni ottanta le ho dedicato due libri. Qualche anno dopo ho filmato la laguna per Human, ed è da allora che ho sognato di dedicarle un film intero. Quando mi è stato chiesto di realizzare un cortometraggio per la Biennale Architettura 2025, ne sono stato felicissimo. Era l’occasione per realizzare un’opera artistica e ricca di sensibilità in cui la musica si sposa con la bellezza della laguna. In seguito, La Biennale di Venezia mi ha richiesto una versione più lunga, e sono stato entusiasta di ritornare. Lì ho incontrato Giovanni Pellegrini, un appassionato regista veneziano. Insieme abbiamo raccolto immagini rare, tra cui una tempesta sulla laguna, dove il tempo sembrava essersi fermato. Grazie ai droni ho potuto mostrare un’altra Venezia: più misteriosa, più selvaggia, lontana dalle immagini da cartolina. Volevo raccontare la storia delle sue origini: l’ingegno umano di fronte a un ambiente ostile. Questo film è il mio omaggio alla laguna e a coloro che hanno costruito Venezia.
Produzione/Distribuzione
PRODUZIONE:
Hope Production – Yann Arthus-Bertrand, Eric Salemi, Florent Gilard
8 Rue des Bateliers
92110 Clichy, France
Web: https://www.hopeprod.com/
Social Media: https://www.instagram.com/yannarthusbertrand/;
https://www.instagram.com/hopeproductionfr/?hl=en
DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE:
Hope Production – Eric Salemi, Florent Gilard
8 Rue des Bateliers
92110 Clichy, France
Web: https://www.hopeprod.com/
Social Media: https://www.instagram.com/yannarthusbertrand/;
https://www.instagram.com/hopeproductionfr/?hl=en – Instagram
UFFICIO STAMPA:
Andrea De Marchi – Systema SAS
E-mail: systema@studiosystema.it
RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA: La pre-apertura è diventata istituzionale alla Mostra di Venezia. Questo anno raddoppia e ne vengono proposte due. La prima è una vera chicca. Un film breve, della durata di meno di mezz’ora, che è un capolavoro assoluto di arte cinematografica. Un grande omaggio alla città e alla laguna di Venezia, che ci mostra immagini inedite di una realtà incredibile, dove non si incontra anima viva a soli 3 o 4 km dalla affollatissima Venezia, una delle mete turistiche più frequentate al mondo e più fotografate e riprese al mondo, una Venezia mai vista, dove la natura la fa da padrone. Immagini riprese dall’alto con il drone, che ci restituiscono il fitto reticolo di paleoalvei meandrizzati, le barene, i volatili, stanziali, o in passaggio migratorio, con il commento lirico triste di un soprano. Stormi di trampolieri fanno da sottofondo, con una polifonia dei loro tradizionali versi striduli, ad una sonata di pianoforte sublime. Virtuosi violini, con ritmi cadenzati. Sequenze infinite di enormi “biccole”, corrose sino ad apparire fantasmatiche. Un concerto grave di archi maggiori introduce l’incombenza della natura. Capolavoro.
VALUTAZIONE SINTETICA: 10
