COME TI MUOVI SBAGLI, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

COME TI MUOVI SBAGLI, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO
Film di chiusura Giornate degli Autori

DAMNED IF YOU DO, DAMNED IF YOU DON’T

Gianni Di Gregorio

Italia, 2025, 97′, colore

Sceneggiatura: Marco Pettenello, Gianni Di Gregorio

Credits e note di regia : COME TI MUOVI SBAGLIFilm di chiusura – Giornate degli Autori

fotografia
Maurizio Calvesi
montaggio
Sara Petracca
musica
Ratchev & Carratello

suono
Gianluca Scarlata
scenografia
Isabella Angelini
costumi
Gaia Calderone
Ilenia Miggiano

interpreti
Gianni di Gregorio (Professore)
Greta Scarano (Sofia)
Tom Wlaschiha (Helmut)
Iaia Forte (Giovanna)

produzione
Bibi Film
con Rai Cinema
co-produzione
Les Films du Poisson
produttore
Angelo Barbagallo

vendite internazionali
Fandango Sales
www.fandango.it/sales

distribuzione italiana
Fandango Distribuzione
www.fandango.it
fandango@fandango.it

ufficio stampa internazionale
THE PR FACTORY

Barbara Van Lombeek
www.theprfactory.com
barbara@theprfactory.com

ufficio stampa italiano
Kinoweb
Viviana Ronzitti
www.kinoweb.it
redazione@kinoweb.it

Note di Regia: Riuscire a evitare tutti i fastidi della vita quotidiana, mettersi in salvo da ogni rottura di scatole è sufficiente per essere felici? Il professore a settant’anni suonati ha trovato finalmente la serenità, ha una bella casa, una discreta pensione, degli amici con cui scherzare, una signora con cui passare qualche giornata. Si dedica solo a cose piacevoli. Fino a quando la sua vita è messa sottosopra dall’arrivo della figlia, in crisi coniugale, e dei due ingombrantissimi nipotini. Nuove preoccupazioni, nuove angosce, ma anche nuovi affetti. Comincia così un’avventura nelle vite sentimentali degli altri, e nella sua, che gli farà capire che l’amore vale sempre la pena di essere vissuto, anche se porta tribolazioni, sacrifici e patimenti. Un film che riflette sull’amore e sull’inesorabile istinto degli esseri umani a mischiare il proprio destino con quello degli altri, con tutto quello che ne può derivare: fatiche ma anche gioie, e l’impressione di aver vissuto veramente.

«C’è una cosa della quale noi umani, a quanto pare, non possiamo fare a meno: la famiglia. Infatti, cosa c’è di più bello della famiglia? E cosa c’è di più impegnativo della famiglia, con il suo incommensurabile carico d’amore che schiaccia ogni velleità personale, ogni anelito di libertà e di pace? Questo film è dedicato alla famiglia e dunque all’amore, questa forza che ci fa fare cose che non avremmo mai creduto di poter fare, rendendoci allo stesso tempo formichine al lavoro ma anche eroine ed eroi epici». (Gianni Di Gregorio)

Gianni Di Gregorio si appassiona al cinema fin da bambino. Dopo gli studi classici si iscrive a Lettere Moderne, ma prima della laurea abbandona per frequentare l’Accademia di Arti Sceniche di Roma. Si diploma in regia e recitazione. Dopo tre anni di teatro, come aiuto regista e attore, inizia a lavorare nel cinema come assistente alla regia. Si orienta poi verso la sceneggiatura e scrive diversi film. Nel 1995 conosce Matteo Garrone e comincia a collaborare con lui, come aiuto regista, in Estate RomanaL’imbalsamatore e Primo amore. Nel 2007 scrive, con Maurizio Braucci, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso, Roberto Saviano e lo stesso Garrone, la sceneggiatura del film Gomorra. Nel 2008 esordisce alla regia con Pranzo di Ferragosto, grande successo di pubblico e di critica (Leone del futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” e David di Donatello miglior regista esordiente).

2025 Come ti muovi, sbagli
2022 Astolfo
2019 Lontano lontano
2014 Buoni a nulla
2011 Gianni e le donne
2008 Pranzo di ferragosto

NOTE: CANDIDATO AL PREMIO “SORRISO DIVERSO VENEZIA AWARD”, XV EDIZIONE

 

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Gianni di Gregorio ha uno stile inconfondibile. Questo suo ultimo, sesto film da regista, “Come ti muovi, sbagli”, dovrebbe essere proiettato nelle scuole di cinema, quale saggio esemplare del “Gianni Di Gregorio Touch”, in purezza. Un cinema garbato, delicato, piacevole, con alcune caratterizzazioni talmente paradossali da sconfinare nel fiabesco. Un cinema che Di Gregorio ha disegnato, plasmato su sé stesso. Sempre protagonista anche nella recitazione dei suoi film. Un personaggio mite, buono, gentile, misurato, sempre sorridente e accogliente. Incapace di dire di no a chiunque gli rivolga una richiesta. Arrivando a prendere tutte le “fregature” che gli propinano, sempre a fin di bene degli altri (sebbene a suo discapito). Un personaggio sempre inadeguato a tutto. Significativa la frase che fa pronunciare alla splendida Greta Scarano, a lui stessa rivolta, nel ruolo di suo padre nella finzione cinematografica: “Papà, capisco che non sei all’altezza. Ma che ci posso fare, non ho nessun altro!”. Una confezione sempre altamente professionale e attenta, una direzione degli attori sublime. Da non perdere.

 

VALUTAZIONE SINTETICA: 7.5