Da sx: la moderatrice Angela Prudenzi, il regista Ali Asgari, gli attori fratelli Bahram e Bahman Ark, il produttore, l’attrice (nipote del regista) Sadaf Asgari, la traduttrice Daniela Bergallo. (Foto di Catello Masullo)
Divine Comedy, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO
CREDITS E SINOSSI : https://www.labiennale.org/it/cinema/2025/orizzonti/komedie-elahi-divine-comedy
Komedie elahi (Divine Comedy)
Orizzonti
Share on FacebookShare on XShare on LinkedINSend via WhatsApp
| Regia: | Ali Asgari |
| Produzione: | Seven Springs Pictures (Milad Khosravi), Taat Films (Ali Asgari) Kadraj, Zoe Films, Salt for Sugar Films Studio Zentral |
| Durata: | 98’ |
| Lingua: | Persiano, Azero |
| Paesi: | Iran, Italia, Francia, Germania, Turchia |
| Anno: | 2025 |
| Interpreti: | Hossein Soleimani, Mohammad Soori, Amirreza Ranjbaran, Faezeh Rad |
| Sceneggiatura: | Alireza Khatami, Bahram Ark, Bahman Ark, Ali Asgari |
| Fotografia: | Amin Jafari |
| Montaggio: | Ehsan Veseghi |
| Scenografia: | Melika Gholami |
| Costumi: | Melika Rostami, Melika Gholami |
| Musica: | Hossein Mirzagholi |
| Suono: | Abdloreza Heydari |
| con: | Bahram Ark, Bahman Ark, Sadaf Asgari |
Programma Cinema 2025 (Pubblico)
| 02/09 | 14:15 | Sala Darsena | |
| 03/09 | 14:30 | PalaBiennale |
Programma Cinema 2025 (Accreditati)
| 02/09 | 14:15 | Sala Darsena | |
| 03/09 | 14:30 | PalaBiennale |
Sinossi
Bahram è un regista quarantenne che ha trascorso l’intera carriera realizzando film in turco- azero, nessuno dei quali è mai stato proiettato in Iran. Il suo ultimo lavoro, a cui il Ministero della Cultura ha nuovamente negato l’autorizzazione, lo spinge al limite della ribellione. Con a fianco il produttore Sadaf, dalla lingua tagliente e in sella a una Vespa, intraprende una missione clandestina per presentare il suo film al pubblico iraniano, eludendo la censura governativa, l’assurda burocrazia e le sue proprie insicurezze.
Commento del regista
Komedie Elahi è radicato nel realismo, ma usa la forma cinematografica per accentuare l’assurdità del mondo che ritrae. Riflette la statica e soffocante burocrazia iraniana in cui è intrappolato il protagonista, un regista quarantenne i cui film sono stati tutti rifiutati dal Ministero della Cultura.
Il pubblico sperimenta in prima persona la lenta routine della censura. I registi Bahram e Bahman Ark, che hanno dovuto affrontare la censura, interpretano versioni romanzate di sé stessi. La loro presenza è una dichiarazione metatestuale sui temi del film. Allo stesso modo, Sadaf Asgari – a cui è stato vietato di lavorare in Iran dopo aver partecipato a Cannes per Āyehā-ye zamini – apporta un’autenticità sovversiva interpretando sé stessa.
L’umorismo non nasce dalla commedia, ma dall’assurdità della repressione. Il complicato sistema di censura crolla sotto le sue stesse contraddizioni.
I personaggi rispondono con sarcasmo e arguzia silenziosa: umorismo come resistenza laddove la ribellione è pericolosa.
Realizzare il film è di per sé resistenza. La verità aleggia nei silenzi, nelle risate in momenti inaspettati. Uno studio sulla resistenza, l’osservazione e il rifiuto di scomparire, l’immagine finale del film – un cane che osserva senza battere ciglio – ci ricorda il potere del cinema di portare testimonianza.
Produzione/Distribuzione
PRODUZIONE 1:
Seven Springs Pictures – Milad Khosravi
656, Shahran Building, Shahran
34720 Tehran, Iran (Islamic Republic of)
Tel: +98 9109907885
E-mail: 7springspictures@gmail.com
Web: http://7springspictures.com
Social Media: milad.kh0sravi – Instagram, milad khosravi – LinkedIn
PRODUZIONE 2:
Taat Films – Ali Asgari
Unit 5, Code 41, Benisi St.
855845 Tehran, Iran (Islamic Republic of)
Tel: +39 3898778337
E-mail: aliasgari1982@gmail.com
Social Media: aliasgari6246 – Instagram
PRODUZIONE 3:
Kadraj – Hasan Köroğlu
34394 Şişli, Istanbul, Turkey
Tel: +90 212 281 2407
E-mail: hasan@kadrajgroup.com
Web: www.kadrajgroup.com
Social Media: Kadrajyapim– Instagram
PRODUZIONE 4:
Zoe Films – Lorenzo Cioffi, Giorgio Giampà
Via Reno, 21
00100 Roma, Italia
Tel: +393402230686
E-mail: info@zoefilms.it
Social Media: Zoefilmsit – Instagram
PRODUZIONE 5:
Salt for Sugar Films – Avantika Singh Desbouvries
12, Rue Juliette Dodu
75010 Paris, France
Tel: +33 6 29 65 56 50
E-mail: contact@saltforsugarfilms.com
Web: www.saltforsugarfilms.com
Social Media: saltforsugarfilms – Instagram
PRODUZIONE 6:
Studio Zentral – Solmaz Azizi, Lasse Scharpen
Ringbahnstraße 16/18/20
12099 Berlin, Germany
Tel : +49 (0) 30 7544 3490
E-mail: info@studiozentral.de
Social Media: Studio_Zentral – Instagram
PRODUZIONE 7:
Independent Producer – Raha Raz
Tel: +352 661 334 798
E-mail: raharaz.pro@gmail.com
Social Media: iamraharaz – Instagram
DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE:
Goodfellas – Flavian Eripet
73, Rue Sainte-Anne
75002 Paris, France
Tel: +33 33650140360
E-mail: feripret@goodfellas.film
Web: http://goodfellas.film
Social Media: goodfellas_cinema – Instagram
DISTRIBUZIONE ITALIANA:
Teodora Film Distribuzione – Stefano Finesi
Via Flaminia, 61
00196 Roma, Italia
Tel: +39 3334482025
E-mail: stefano.finesi@teodorafilm.com
Web: www.teodorafilm.com
Social Media: teodorafilm – Instagram
UFFICIO STAMPA:
Martin Marquet
Tel: +33 677578280
E-mail: martin.marquet@me.com
RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Fare cinema in Iran è sempre più complicato. E, nonostante tutti gli ostacoli assurdi posti dalle autorità competenti, i film iraniani sono sempre più rimarchevoli e sempre più diffusi nei vari festival di cinema. Necessità fa virtù. Anche questo film è un manifesto, un inno alla libertà di espressione artistica, negata in Iran. A cominciare dalla realizzazione, girato a Teheran clandestinamente, in 11 giorni, senza nessun permesso, che certamente sarebbero stati negati. Ha come attori protagonisti i veri registi nella vita, i fratelli Bahram e Bahman Ark, che continuano a combattere con la censura, e la nipote del regista, Sadaf Asgari, alla quale è stato vietato di lavorare in Iran dopo aver partecipato a Cannes per “Āyehā-ye zamini”. Ma non è solo un film manifesto, è anche e soprattutto grande cinema. Ironico, sarcastico, a tratti irresistibilmente comico. Con tempi perfetti, situazioni kafkiane messe alla berlina. Da non perdere.
Curiosità, ho chiesto al regista: “Ali, alcune curiosità, forse ingenue, dove è stato girato il film? In Iran sarebbe possibile per una ragazza guidare uno scooter di colore rosa con i capelli colorati portando come passeggero sulla sella un ragazzo con il quale non è sposata? Ce l’ha il permesso di proiezione in Iran il film? E la scena inziale del colloquio con il funzionario del ministero, che è da antologia, sembra un campione di comicità non sense e surreale alla fratelli Marx, c’è stata una ispirazione oppure deriva da un’esperienza reale?”. La risposta del regista Ali Asgari: “in Iran tutto è possibile. Soprattutto le cose illegali, che facciamo di continuo. Tutti bevono alcol a casa. Il film è stato fatto in modo clandestino, senza permessi. Girato in 11 giorni. È stato girato a Teheran. Ci sono cose che non si possono dire. Ispirazione per me esiste nella nostra mente. Vedo tanti film, i fratelli Marx, Buster Keaton, Chaplin ed altri. Esistono sempre le ispirazioni. Spesso le capisco dopo. L’importante è non copiare. Quando lo vediamo con lo spettatore capiamo le ispirazioni. Non mi piace copiare. Ma come diceva Woody Allen, siamo tutti ladri, l’importante è che nessuno lo capisca. Sono sempre ispirato da tutti. Quando scriviamo. Ho fatto vedere ai produttori italiani mi hanno detto che c’è molto Nanni Moretti nel film. Effettivamente ci sono 3 o 4 scene che somigliano a “Caro Diario”. Loro hanno capito che ho rubato. Non possiamo dire se il film sarà possibile vederlo in Iran”.
VALUTAZIONE SINTETICA: 7.5/8
