Elisa, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

Elisa, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

CREDITS E SINOSSI : https://www.labiennale.org/it/cinema/2025/venezia-82-concorso/elisa

Elisa

Venezia 82 Concorso

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Regia: Leonardo Di Costanzo
Produzione: Tempesta (Carlo Cresto-Dina, Manuela Melissano), Amka Films Productions (Michela Pini, Amel Soudani), Rai Cinema, RSI Radiotelevisione svizzera
Durata: 105’
Lingua: Italiano, Francese
Paesi: Italia, Svizzera
Interpreti: Barbara Ronchi, Roschdy Zem, Diego Ribon, Valeria Golino
Sceneggiatura: Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia Santella
Fotografia: Luca Bigazzi
Montaggio: Carlotta Cristiani
Scenografia: Luca Servino
Costumi: Bettina Pontiggia
Musica: Giorgio Matteo, Aki Oliviero
Suono: Xavier Lavorel, Daniela Bassani, Maxence Ciekawy
Effetti visivi: Florian Margesin (Cine Chromatix Italy)

 

Dal libro: Io volevo ucciderla di Adolfo Ceretti, Lorenzo Natali

 

Programma Cinema 2025 (Pubblico)

04/09 19:00 Sala Grande
04/09 20:00 PalaBiennale

Programma Cinema 2025 (Accreditati)

04/09 08:30 Sala Grande
04/09 11:15 Sala Darsena
05/09 11:15 PalaBiennale

Sinossi

Elisa, trentacinque anni, è in carcere da dieci, condannata per avere ucciso la sorella maggiore e averne bruciato il cadavere, senza motivi apparenti. Sostiene di ricordare poco o niente del delitto, come se avesse alzato un velo di silenzio tra sé e il passato. Ma quando decide di incontrare il criminologo Alaoui e partecipare alle sue ricerche, in un dialogo teso e inesorabile i ricordi iniziano a prendere forma, e nel dolore di accettare fino in fondo la sua colpa Elisa intravede, forse, il primo passo di una possibile redenzione.

Commento del regista

L’idea del film è nata durante la scrittura e la realizzazione di Ariaferma, il mio film precedente, e, in un certo senso, ne rappresenta una continuazione. Se Ariaferma era un film sulle relazioni in carcere, lasciando fuori campo i crimini commessi dai detenuti, Elisa è invece la storia di un percorso interiore, quello di una donna che ha compiuto un atto di estrema violenza. Il film si ispira agli studi dei criminologi Adolfo Ceretti e Lorenzo Natali, che da anni conducono ricerche sull’agire violento e sugli autori di crimini efferati, compresi quelli, come nel nostro caso, non derivanti da marginalità sociali, né da patologie psichiatriche. Crimini che colpiscono profondamente l’immaginario collettivo proprio perché commessi da persone apparentemente insospettabili: una tranquilla coppia, una persona dai modi garbati, una vicina di casa qualunque. Elisa è un personaggio di cui percepiamo la sofferenza, ma anche la freddezza e la capacità avuta nel manipolare le persone a lei vicine. Seguendo la sua vicenda, oscilliamo tra la comprensione del suo percorso interiore e il rifiuto profondo verso chi è stato capace di compiere un atto tanto estremo.

Produzione/Distribuzione

PRODUZIONE 1:
Tempesta – Carlo Cresto-Dina, Manuela Melissano
Via Rovereto, 7
00198 Roma, Italia
Tel: +39 0510397600
E-mail: info@tempestafilm.it
Web: http://www.tempestafilm.it
Social Media: @tempestafilm – Instagram

PRODUZIONE 2:
Amka Films Productions – Michela Pini, Amel Soudani
Via Sole, 2
6942 Savosa, Switzerland
Tel: +41 919674076
E-mail: michela@amka.ch
Web: http://www.amka.ch/it
Social Media: @amkafilms – Instagram

PRODUZIONE 3:
Rai Cinema – Paolo Del Brocco
Piazza Adriana, 12
00193 Roma, Italia
Tel: +39 0633179601
E-mail: anna.pomara@raicinema.it
Web: http://www.rai.it/raicinema
Social Media: @rai_cinema – Instagram

PRODUZIONE 4:
RSI Radiotelevisione svizzera – Alessandro Marcionni
Via Cureglia, 38
6949 Comano, Switzerland
Tel: +41 796289112
E-mail: alessandro.marcionni@rsi.ch
Web: http://www.rsi.ch/
Social Media: @rsionline – Instagram

DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE:
Rai Cinema International Distribution – Fulvio Firrito
Piazza Adriana, 12
00193 Roma, Italia
Tel: +39 392917 8880
E-mail: fulvio.firrito@raicinema.it
Web: http://www.raicinemainternationaldistribution.com
Social Media: @rc.internationaldistribution – Instagram

DISTRIBUTORE ITALIA: 01 Distribution – Sonia Pisana Dichter
Piazza Adriana, 12
00193 Roma, Italia
Tel: +39 3371160326
E-mail: soniapisana.dichter@raicinema.it
Web: http://www.01distribution.it
Social Media: @01distribution – Instagram

UFFICIO STAMPA:
Emma Eliades – Team PR
Tel: +44 7968436030
E-mail: elisa@teampr.co.uk
Ulteriori addetti/additional press officers: Cheryl Mayer – elisa@teampr.co.uk; Maya Kent – elisa@teampr.co.uk

UFFICIO STAMPA ITALIANO:
Jacopo Bistacchia
Tel: +39 3473482991
E-mail: jacopobistacchia@gmail.com

 

NOTE: CANDIDATO AL PREMIO “SORRISO DIVERSO VENEZIA AWARD – 2025”, XV EDIZIONE

 

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Leonardo Di Costanzo porta alla Mostra di Venezia un film di grande potenza, di statura internazionale, che accende i riflettori su temi alti, etici, esistenziali, sociali e filosofici, che interrogano profondamente la coscienza. Dalla accettazione acritica del volere dei genitori, come concausa di un percorso deviato di formazione della personalità (la protagonista confessa al criminologo: “mi sono liberamente obbligata a fare quello che mio padre desiderava”), allo sguardo scientifico, non emotivo del professor Alaoui: «Le nostre menti non erano formattate per capire un criminale, ma un criminologo deve andare alla ricerca dell’umanità che c’è nel criminale”, al punto di vista delle vittime (lo scambio di battute tra il professor Alaoui e la madre di un ragazzo ucciso da coetanei balordi per aver preso le difese di una homeless molestata dagli stessi, madre magistralmente interpretata da Valeria Golino: “comprendere le motivazioni che hanno portato i criminali a macchiarsi del crimine può aiutare le vittime a non restare intrappolate nell’odio… / Ma sono le parole dei colpevoli, perché le parole delle vittime non è più possibile ascoltarle, come nel caso di mio figlio, che è stato ucciso!”). Il film è di altissima qualità cinematografica, con un taglio rigoroso che inchioda lo spettatore sulla poltrona, con la fotografia insuperabile di Claudio Bigazzi che scolpisce le ombre delle stanze e dei corridoi, in cui penetrano solo lame di luce, rispecchiando la claustrofobia interiore che auto-imprigiona la protagonista, con attori monumentali, su tutti l’ennesimo capolavoro recitativo di Barbara Ronchi, tutta in sofferta sottrazione, con il magistrale linguaggio del corpo e degli occhi in particolare, in cui è insuperabile (la Ronchi l’anno scorso era alla Mostra con ben 4 film, speriamo che questo anno sia la volta buona per la Coppa Volpi). Da non perdere.    

 

 

VALUTAZIONE SINTETICA: 8