L’étranger, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

L’étranger, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

CREDITS E SINOSSI : https://www.labiennale.org/it/cinema/2025/venezia-82-concorso/l%E2%80%99%C3%A9tranger

L’étranger

Venezia 82 Concorso

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Regia: François Ozon
Produzione: FOZ, Gaumont, France 2 Cinéma, Macassar Productions, Scope Pictures
Durata: 120’
Lingua: Francese
Paesi: Francia
Interpreti: Benjamin Voisin, Rebecca Marder, Pierre Lottin, Denis Lavant, Swann Arlaud
Sceneggiatura: François Ozon
Fotografia: Manu Dacosse
Montaggio: Clément Selitzki
Scenografia: Katia Wyszkop
Costumi: Pascaline Chavanne
Musica: Fatima Al Qadiri
Suono: Emmanuelle Villard, Julien Roig, Jean-Paul Hurier

 

Dal romanzo: L’étranger di Marcel Camus

 

Programma Cinema 2025 (Pubblico)

02/09 16:15 Sala Grande
02/09 22:00 PalaBiennale

Programma Cinema 2025 (Accreditati)

02/09 08:30 Sala Darsena
02/09 11:00 Sala Grande
02/09 16:15 Sala Grande
03/09 09:00 PalaBiennale

Sinossi

Algeri, 1938. Meursault, un tranquillo e modesto impiegato sulla trentina, partecipa al funerale della madre senza versare una lacrima. Il giorno dopo inizia una relazione occasionale con Marie, una collega, e torna rapidamente alla solita routine.
Ben presto, però, la sua vita quotidiana è sconvolta dal vicino, Raymond Sintès, che lo trascina nei suoi loschi affari, finché su una spiaggia, in una giornata torrida, si abbatte la tragedia.

Commento del regista

L’idea di adattare uno dei romanzi più famosi della letteratura mondiale ti mette in uno stato di ansia e dubbio. Finora avevo adattato solo opere meno conosciute e meno rinomate. Affrontare un capolavoro che tutti hanno letto, e che ognuno ha già messo in scena nella propria mente, è stata una sfida immensa.
Ma il mio interesse per il libro era più forte delle mie apprensioni, così mi ci sono buttato con una certa leggerezza.
Molto presto ho capito che immergermi in L’Étranger significava riconnettermi con una parte dimenticata della mia storia personale. Mio nonno materno era giudice istruttore a Bône (oggi Annaba), in Algeria, e nel 1956 era sfuggito a un attacco, evento che aveva accelerato il ritorno della mia famiglia nella Francia continentale. Lavorando su documenti e archivi, e incontrando storici e testimoni dell’epoca, mi sono reso conto di quanto tutte le famiglie francesi abbiano un legame con l’Algeria, e di quanto pesi il silenzio che spesso grava ancora sulla nostra storia comune.

Produzione/Distribuzione

PRODUZIONE 1:
Foz – François Ozon

PRODUZIONE 2:
Gaumont – Sidonie Dumas
30 Avenue Charles de Gaulle
92200 Neuilly-sur-Seine, France
Tel: +33 0605120402 / +33 0146432180 E-mail: eva.duriez@gaumont.com
Social Media: Gaumont_ – Instagram

PRODUZIONE 3:
France 2 Cinema – Valérie Boyer
33, Avenue de l’Opéra
75002 Paris, France
Tel: +33 1.56.22.29.60
E-mail: france2cinema@francetv.fr

DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE:
Gaumont – Alexis Cassanet
30 Avenue Charles de Gaulle
92200 Neuilly-sur-Seine, France
Tel: +33 1 46 43 22 42
E-mail: international@gaumont.com
Social Media: Gaumont_ – Instagram

DISTRIBUZIONE ITALIA:
BIM Produzione – Antonio Medici
Viale di Trastevere, 244
00153 Roma, Italia
Tel: +39 06 323 1057
E-mail: bimproduzione@bimfilm.com
Social Media: bimproduzione – Instagram

UFFICIO STAMPA:
Brigitta Portier
Tel: +32 477982584
E-mail: brigittaportier@alibicommunications.be
Ulteriori addetti/additional press officers: Quentin Becker – quentin.becker@gaumont.com, Vana’a Edom – vanaa.edom@gaumont.com

UFFICIO STAMPA ITALIANA:
Mario Locurcio
Tel: +39 3358383364
E-mail: scrivi@emmeperdu.com
Ulteriori addetti stampa: Maria Rosaria – scrivi@emmeperdu.com

 

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: François Ozon adatta per il grande schermo il romanzo omonimo di Albert Camus. Con rispetto del testo, ma con uno sguardo personale. Rende alla perfezione il carattere del tutto particolare del protagonista del romanzo: apatico, indifferente, quasi atarassico, senza ambizioni, senza entusiasmi, senza interessi, ma anche senza mai paura di niente. La ricostruzione della Algeria Francese dei tempi di Camus è perfetta, nei minimi dettagli, anche in un cartello all’ingresso di un cinematografo che vietava l’ingresso agli indigeni… Non mancano invenzioni rimarchevoli, come quella della ghigliottina posta in cima ad una collina, come il Golgota. Un film compiuto, totalmente riuscito, in tutti gli aspetti.

 

VALUTAZIONE SINTETICA: 8