Foto di Catello Masullo (23 ottobre 2025): il regista José Luis Guerín
HISTORIAS DEL BUEN VALLE, RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA
SINOSSI :
In a Barcelona suburb isolated by infrastructure, old rural ways persist alongside urban development. Migrants from different eras share this humble corner, creating a global village shaped by survival, community activism.
- Regia
- Sceneggiatura
CANDIDATO AL PREMIO SORRISO DIVERSO – ROMA 2025
RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA: Alcuni decenni orsono c’era in Italia un noto settimanale satirico di successo, si chiamava Il Male. Una delle rubriche più curiose e seguite si intitolava “Chi se ne Frega”. Vi venivano riportare una serie di notizie che, pur essendo state assurte ai “clamori della cronaca”, a giudizio dei redattori avevano un tasso di interesse piuttosto scarso. La lettura di queste notizie di nessun interesse, risultava tra le più esilaranti del giornale. Se alla cronista dai capelli bianchi (cioè di età talmente avanzata da ricordare la rubrica “Chi se ne Frega” de “Il Male”) è venuta in mente la rubrica stessa vedendo questo film, i casi sono due. 1) la cronista a tre quarti delle Festa di Roma, avendo dormito non più di 4 ore per notte nei giorni precedenti, per un film di oltre due ore, programmato alle 21.30 e cominciato in ritardo, ha perso la pazienza. Oppure, 2) il film ha perso, con il suo svolgimento, il bene più prezioso per un’opera destinata al pubblico, l’attenzione dello spettatore. Certamente è più probabile la prima delle due ipotesi. Ma, provare per credere. Un film che racconta le storie e conversazioni quotidiane degli abitanti di una borgata di estrema periferia di Barcellona, nata in maniera spontanea (pardon, mi stava per scappare “abusiva”…), certamente ha un interesse sociale ed antropologico (non si finisce mai di imparare). Ma, per il tono ed i temi delle conversazioni tra gli abitanti della borgata, temo che se fosse ancora in funzione la rubrica “Chi se ne Frega” de Il Male, forse un editoriale lo rimediava. E se fosse ancora in vita il mitico critico cinematografico Massimo Bertarelli, scommetterei a botta sicura, il tono della stroncatura di questo film.
VALUTAZIONE SINTETICA: 6
