Foto di Catello Masullo (25 ottobre 2025), da sx: la moderatrice Alessandra De Luca, produttore italiano, Gastòn Duprat, attrice siciliana Giulia Brancato, produttore italiano, produttore italiano.
HOMO SAPIENS?, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO
HOMO SAPIENS? (HOMO ARGENTUM)
writer &
writer &
writer &
writer
development coordinator
(in ordine di titoli di coda)
produttore esecutivo
produttore (as Cabe Bossi)
produttore
produttore
produttore esecutivo
produttore esecutivo
produttore
produttore esecutivo / produttore
supervisore di produzione
produttore esecutivo
produttore esecutivo
caporedattore/capo sceneggiatore
edited by
additional editing
set decorations
truccatore/ truccatrice
assistant makeup artist
wig maker
capo truccatore
additional makeup artist
additional makeup artist / wig maker
hair department head
Production coordinator
manager di produzione
manager di produzione
production supervisor
Regista della seconda unità o assistenti alla regia
secondo aiuto regista
assistant director in editing
assistente alla regia
assistente alla regia / regista di seconda unità
primo assistente alla regia
assistant art director
Art assistent
on set dresser: art department
oggetti di scena
assistant set decorator: art department
set designer
padrone di proprietà
advance set dresser
Foley Mixer
booman
ADR Recordist / dialogue editor / registrazione rimasterrizata
foley mixer
foley artist
sound effects editor
tecnico del suono
coordinatore di effetti speciali (as Hernán Martínez)
Virtual Production Studio
CG Supervisor
digital compositor
Lead Virtual Production / Virtual Production Supervisor
digital compositor
Matchmover artist
Visual effects producer: Boat
visual effects coordinator
Virtual Production Technical Director
Best Boy Electrician
elettricista
second assistant camera
camera a mano (second unit, segment)
Drone Operator
Steadicam Assistant
camera operator: second unit
Data Manager
first assistant camera
first assistant camera
steadicam operator
assistente al casting
assistente al casting
assistente al casting
costume assistant
assistente costumista
editore on-line
coordinatore post produzione
coordinatore post produzione
editore on-line
editore on-line
editore on-line
post production technical supervisor
assistente al montaggio
assistente location manager / assistente location
location manager
location manager
supervisore di sceneggiatura
supervisore di sceneggiatura
Legal consultant
LOG
A black comedy made up of 16 stories, all starred by Guillermo Francella, who dissects with surgical irony the vices and virtues of a society in a permanent state of contradiction, with the unmistakable trademark of Cohn&Duprat.
SYNOPSIS
Homo Argentum presents a collection of 16 satirical stories, all performed by Guillermo Francella. Each character embodies a different kind of tension: elegant opportunism, middle-class double standards, soccer idolatry, consumerist ambition, humor in the face of chaos, overacted political correctness, the culture of canuto, the friendship mafia, or the art of playing the fool. There’s no redemption and no moral lesson: there is humor and discomfort but also tenderness and sharp, inevitable irony.
Far from any desire to define what is Argentine, the film goes deep into an imaginary we all find familiar -though we might prefer to deny it. Francella transforms himself in every scene like an Argentine social chameleon, embodying what we see every day but prefer not to look at twice. With each change of skin, a new recognizable character emerges, ambiguous, endearing, or miserable, but always possible.
COMMERCIAL SUMMARY
Homo Argentum is a one-of-a-kind film because of its format as well as its approach: 16 short stories, all autonomous but at the same time connected by the same narrative pulse, directed by Cohn-Duprat and starred by Guillermo Francella, who plays a different character in each. This fragmentary structure -unusual in Argentine films- allows a multiple and dynamic x-ray of a society crossed by moral tensions.
Away from the classic costumbrismo or the manual book’s satire, the film shows an unprecedented tone going between something corrosive and a hyper-realistic portrait, along with an elegant mise-en-scène, surgical scripts and a chameleonic performance wich turns Francella into a disturbing social mirror. No explanations, no justifications, Homo Argentum provokes discomfort, entertains and displays what we all know.
It is a narrative stake which defies the audience from a familiar place. An acid-humor experiment with popular spirit.
RECENSIONE DI CATELLO MASULLO:
I film degli argentini Mariano Cohn e Gastòn Duprat sono sempre geniali. Collaboratori inscindibili, vengono dal cinema sperimentale e dalla video-arte. La dimensione del corto e del cortissimo è quindi a loro congeniale. A ben vedere anche i precedenti lungometraggi possono essere visti come la somma di tante scene distinte, tanto più efficaci e sorprendenti, quanto più di breve durata. Questa volta, dichiaratamente, ci propongono un film ad episodi. Ben 16 micro film, satirici, sarcastici, fustiganti, grotteschi, caustici fino al vetriolo. Quasi 16 barzellette filmate. Le barzellette sono tanto più efficaci quanto più sono basate sulle iperboli, sulle esagerazioni (o quanto più sono sporche e/o imbarazzati, per altri versi). I 16 film sono:1)Qui non è successo nulla; 2) Notte di fortuna; 3) Piano 54; 4) Benvenuti a Buenos Aires; 5) L’eterno bambino; 6) Un uomo deciso; 7) la festa di tutti; 8) L’auto dei miei sogni; 9) Esperienza fruttuosa; 10) Discorso ufficiale; 11) la fidanzata di papà; 12) I vantaggi di essere poveri; 13) Ezeisa; 14) Un giocattolo molto costoso; 15) Un film necessario; e 16) Troppo dolce. Qualcuno del pubblico italiano, non ha molto gradito questo ultimo episodio, ambientato in un borgo della Sicilia, trovandolo stereotipato, fino all’offensivo. Mi è sembrato un giudizio ingeneroso, quanto mal riposto. Cosa dovrebbero dire allora gli argentini sbeffeggiati, urticati dai precedenti 15 episodi? Sono le regole del gioco di Cohn e Duprat. Un gioco di cinema originalissimo che fa sua la lezione degli antichi romani del “castigat ridendo mores”, che sono, poi, i canoni della grande commedia all’italiana, che fa ridere, anche molto, ma fa anche pensare e mette alla berlina i vizi, spesso con l’ingrediente segreto di un pizzico di cattiveria ben assestata (su quest’ultimo ai due argentini qualche volta scappa un po’ la mano con i dosaggi…). Cohn e Duprat si prendono (ferocemente) gioco di tutto e di tutti (anche di sé stessi), soprattutto di chi si prende troppo sul serio. Ma fanno un cinema che è puro godimento. Da non perdere.
P.S. Il fil rouge che lega tutti e 16 gli episodi è l’attore protagonista, sempre lo stesso, uno straordinario e camaleontico Guillermo Francella, cognome italiano e probabilmente radici pure, come avviene per la metà circa di tutti gli argentini.
VALUTAZIONE SINTETICA: 8.5
