L’OEUVRE INVISIBLE, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

Foto di Catello Masullo (21 ottobre 2025), da sx: il moderatore, la traduttrice, i registi: Avril Tembouret e Vladimir Rodionov.

 

L’OEUVRE INVISIBLE, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

 
Regia di Avril TembouretVladimir Rodionov. Un film Genere Documentario – Francia2025durata 75 minuti.

 

SINOSSI (https://www.mymovies.it/film/2025/louvre-invisible/  )

Chi è Alexander Trannoy? Un regista che non è mai riuscito a portare a termine un solo film e non ha lasciato un solo fotogramma. Eppure da giovane era stato amico di Jean Rochefort e lo aveva coinvolto in vari progetti. Poi aveva quasi diretto un film con Lino Ventura e Anouk Aimée, Le serpent de Gilbratar, e avuto come aiuto regista il giovane Claude Lelouch. Ma quando era andato negli Stati Uniti per girare un film con Marlene Dietrich aveva cominciato a dare segni di follia. Fino al sogno assurdo di dirigere il film su Napoleone che Kubrick aveva abbandonato.

 

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Sareste interessati a vedere la storia, che ha dell’incredibile, di un regista francese, Alexander Trannoy, che tra gli anni ’50 e il 1980 ha girato una 30ina di film, senza mai terminarne uno (precisa nel film che, in effetti, uno lo aveva finito, “L’Uomo dell’Alba”, il suo primo film, completato grazie agli spezzoni di pellicola vergine di scarto che sottraeva ogni giorno a fine lavorazione de “La Strada” di Fellini, dove aveva trovato un ingaggio da figurante saltimbanco, e che doveva proiettare a Cannes, ma a seguito di un incidente d’auto i rulli di pellicola dell’unico originale, andarono bruciati), avendo come attore feticcio di tutti i film Jean Rochefort, intervistato nel film, e avendo collaborato con Anouk Aimée e i maggiori registi francesi dell’epoca e un noto produttore di Hollywood, tutti intervistati a loro volta nel film? Allora questo film fa al caso vostro. Il film è un capolavoro assoluto per come è girato. Ci sono voluti 15 per realizzarlo da parte dei due registi  Avril Tembouret e Vladimir Rodionov, i quali raccontano nel film le loro problematiche produttive. Il film è geniale, impostato come un thriller, tiene lo spettatore in sospensione meglio dei film di Hitchcock. Sorprende ad ogni snodo narrativo ed è zeppo di colpi di scena. Cinefilo all’ennesima potenza. Divertente, coinvolgente e avvincente. Irresistibilmente esilarante. Perfetto in ogni reparto. Assolutamente da non perdere.

Curiosità, ho chiesto ai registi: “la cosa divertente è che non essendo stato annunciato questo incontro con gli autori, la metà degli spettatori di questa sera è già uscita dalla sala ed è convinta che si tratti di un vero documentario e non di un “mockumentary”. Quest è la quintessenza della finzione cinematografica. Magnifico!”. La risposta di  Vladimir Rodionov: “per 15 anni abbiamo giocato con Trannoy ed avevamo la gioia di continuare a giocare con gli spettatori. Quando uscirà il film non sveleremo questo segreto. Vogliamo che lo spettatore si interroghi, che vada a cercare se esiste davvero o se non esiste”. E quella di Avril Tembouret: “Marlene Dietrich fa parte delle idee più antiche del film. Ma poi con il tempo le cose cambiano. Non mi ricordo più perché avevamo scelto Marlene. Come l’idea di Fellini e de La Strada”.

 

 

VALUTAZIONE SINTETICA: 10 e lode