SIX JOURS, CE PRINTEMPS-LA, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

SIX JOURS, CE PRINTEMPS-LA, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

Regia

 

Sceneggiatura

 

scenario

Cast

 

(in ordine di titoli di coda)

Eye Haïdara

Sana

Jules Waring

Jules

Leonis Pinero Müller

Raphaël

Teodor Pinero Müller

Thomas

Emmanuelle Devos

Josiane

Damien Bonnard

Luc

Produzione

 

assistente del direttore/coproduttore

Musica

 

compositore

Direzione della produzione

 

coordinatore di produzione

Regista della seconda unità o assistente alla regia

 

primo assistente alla regia

Reparto suono

 

editor di suoni

registrazione rimasterrizata

suono

booman

Reparto camera

 

capo elettricista

second assistant camera

Location management

 

location scout

location manager

location manager

 

NOTE: CANDIDATO AL PREMIO SORRISO DIVERSO – ROMA 2025

 

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Film intimista e delicato che pesca nel vissuto dell’autore, come in altre sue opere precedenti. Analizza il dramma di una donna che si sta separando e che decide di donare una breve vacanza, di soli 6 giorni, ai suoi due figli, assieme al suo nuovo compagno, portandoli in una villa disabitata al mare, di proprietà del nonno dei suoi figli. La casa come nido, come luogo sicuro, come rifugio. Ma anche come luogo da vivere in modo para clandestino, in quanto parte della vita che si sta lasciando e che potrebbe quindi non essere più frequentabile nella particolare condizione di transizione. Un film sulla tenerezza, ma anche sul dolore della umiliazione da parte dell’ex marito, e della condizione lavorativa di enorme stress, anche in quanto persona di colore che, per questo, non gode in egual misura di tutte le possibilità concesse ai suoi concittadini francesi.

 

VALUTAZIONE SINTETICA: 7