VENEZIA 76 : You Will Die at 20 (recensione di Rossella Pozza)

You Will Die at 20

VENEZIA 76 : RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA (7 settembre 2019 )

(credits e sinossi da cinematografo.it)

You Will Die at 20

QATAR, SUDAN, FRANCIA, EGITTO, GERMANIA, NORVEGIA – 2019

Sudan, provincia di Aljazira, al giorno d’oggi. Poco dopo la nascita di Muzamil, il santone del villaggio esprime una profezia: il neonato morirà a vent’anni. Il padre di Muzamil non sopporta la maledizione e se ne va di casa. Sakina, perciò, cresce suo figlio come una madre single, con una grande apprensione. Un giorno, Muzamil compie diciannove anni.

  • Regia:

Amjad Abu Alala

  • Attori:

Mustafa Shehata

Muzamil,

Islam Mubarak

Sakina,

Mahmoud Elsaraj

Sulaiman,

Bunna Khalid

Naima,

Talal Afifi

Alnoor,

Amal Mustafa

Set Alnesea,

Moatasem Rashid

Bambino di Muzamil,

Asjad Mohamed

Bambino di Naima

  • Altri titoli:

You Will Die at Twenty

  • Durata: 105′
  • Colore: C
  • Genere: DRAMMATICO
  • Specifiche tecniche: (1:2.39)
  • Produzione: ARNAUD DOMMERC, HOSSAM ELOUAN, INGRID LILL HÖGTUN, MICHAEL HENRICHS PER ANDOLFI, TRANSIT FILMS, DUOFILM AS, DIE GESELLSCHAFT DGS. CO-PRODUZIONE STATION FILMS, FILM CLINIC

NOTE

– IN CONCORSO ALLE XVI GIORNATE DEGLI AUTORI (VENEZIA, 2019), HA VINTO IL LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS”.

– TRA I COPRODUTTORI FIGURA ANCHE AMJAD ABU ALALA.

– REALIZZATO CON IL SUPPORTO DI: AIDE AUX CINEMAS DU MONDE CNC, INSTITUT FRANÇAIS, DOHA FILM INSTITUTE, SØRFOND+, CREATIVE EUROPE MEDIA, ARRI INTERNATIONAL SUPPORT PROGRAM, BERLINALE WORLD CINEMA FUND, FILM- UND MEDIENSTIFTUNG NRW, SUDAN FILM FACTORY, ARAB FUND FOR ARTS AND CULTUR; IN COLLABORAZIONE CON: CANAL+ INTERNATIONAL, SUNNYLAND FILMS AS A MEMBER OF ART GROUP, THE CELL POST PRODUCTION.

RECENSIONE : Sorprendente film di un esordiente regista sudanese che racconta quanto i credi le superstizioni possano profondamente influenzare la vita di intere popolazioni ancora al giorno d’oggi. I generosi mezzi messi a disposizione da numerose cinematografie mondiali, in uno con il talento di autori ed attori, hanno reso possibile di ottenere un film di alta qualità cinematografica, oltre che una storia di indubbio interesse, culturale, antropologico e storico. Potentissima la metafora che rappresenta la straziante situazione dei giovani sudanesi, destinata a non raggiungere mai una età adulta e a non poter lasciare mai la prigione che la nascita ha “donato” loro. Un film denso di significati, di temi, di culture arcaiche, di poesia. Meritato il Leone del Futuro, premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”.

VALUTAZIONE SINTETICA COMPLESSIVA : 7. 5/10