ROMA XIV (2019) : Military Wives  (recensione di Assunta Masullo)

ROMA XIV (2019) : Military Wives  (recensione di Assunta Masullo)

(credits e sinossi da cinematografo.it)

Military Wives

GRAN BRETAGNA – 2019

  • Regia: 

Peter Cattaneo

  • Attori: 

Teresa Mahoney

– Herself – Choir,

Kristin Scott Thomas

– Kate,

Sharon Horgan

– Lisa,

Jason Flemyng

– Attore,

Amy James-Kelly

– Sarah

NOTE

– PRODUTTORI ESECUTIVI: RENÉ BESSON, LIZ GALLACHER, JOSHUA HORSFIELD, ZYGI KAMASA, NICOLA PEARCEY

– PRESENTATO ALLA XIV EDIZIONE DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2019) | SELEZIONE UFFICIALE

Recensione di Assunta Masullo: Nei Festival cinematografici (o Feste che si voglian dire) avvengono a volte fatti e coincidenze singolari. Il cinema militaresco e/o di guerra e’ un genere molto visitato dal grande schermo. Sono innumerevoli le opere d’arte che ci raccontano tutto lo strazio dei campi di battaglia, il dramma dei soldati sia prima che durante che dopo le azioni belliche. Il cinema si e’ invece occupato poco dei parenti stretti dei militari. Delle mogli, dei figli, delle madri, che restano a casa e che vivono l’angoscia quotidiana, ora per ora, minuto per minuto, secondo per secondo, di sentirsi suonare al campanello di casa dall’immancabile duo di militari che ti portano la tragica notizia della scomparsa in battaglia del tuo caro. Alla XIV Festa di Roma, davvero curiosamente, nel giro di 24 ore vengono offerti al pubblico ed agli addetti ai lavori due film che invece proprio questa lacuna colmano. “Drowing”, di Melora Walters, e “Military Wives”, di Peter Cattaneo. Quest’ultimo dimostra ancora una volta che il cinema inglese ha una marcia in più’. Peter Cattaneo dimostra di non aver smarrito la verve del suo (oramai lontano) “Full Monty”, del 1997 (nomination all’Oscar per miglior regia). Il film parte in quarta, con un bel ritmo, gag e battute sapide. Dosando sapientemente la parte musicale, che pur centrale, non e’ mai ne’ invasiva ne’ debordante. Al solito il film può contare su interpreti di gran classe. Da non perdere.

 

Valutazione sintetica : 7.5/8