Buio (RECENSIONE DI CATELLO MASULLO )

 

Buio (RECENSIONE DI CATELLO MASULLO )

(sinossi e credits da cinematografo.it )

ITALIA – 2019

Sinossi : Stella, diciassette anni, vive con le due sorelle più piccole, Luce ed Aria, in una casa dalle finestre sbarrate, dove il tempo sembra essersi fermato. Ogni sera, il padre rientra, si spoglia della maschera antigas e della tuta termica, porta il cibo e aggiorna le figlie con i racconti dell’Apocalisse in corso, che continua a decimare l’umanità. Ma all’interno della casa ci sono dei conflitti: le ragazze stanno crescendo, si modificano gli equilibri… Una sera il padre non torna. Stella decide di uscire, per cercare cibo.

  • Regia:

Emanuela Rossi (II)

  • Attori:

Denise Tantucci

Stella,

Valerio Binasco

Padre,

Gaia Bocci

Luce,

Olimpia Tosatto

Aria,

Elettra Mallaby

Madre,

Francesco Genovese

Marco

  • Durata: 98′
  • Colore: C
  • Genere: THRILLER
  • Produzione: COURIER FILM
  • Distribuzione: COURIER FILM CON LA CONSULENZA DI ANTONIO CARLONI
  • Data uscita 18 Giugno 2020

NOTE

– REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI REGIONE PIEMONTE (PIEMONTE FILM TV FUND), FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE.

– PRESENTATO ALLA XVII EDIZIONE DELLA SEZIONE AUTONOMA E PARALLELA ‘ALICE NELLA CITTÀ’ (FESTA DEL CINEMA DI ROMA, 2019), NELLA SEZIONE ‘PANORAMA’.

– DISPONIBILE SU MYMOVIESLIVE.

(RECENSIONE DI CATELLO MASULLO ): Opera di esordio per Emanuela Rossi, marchigiana di nascita, laureata in Storia del Cinema al DAMS di Bologna, ha lavorato a lungo a Milano come giornalista freelance per testate come Grazia, Marie Claire, D di Repubblica e Casa Vogue. Ha diretto i cortometraggi “Il bambino di Carla” (2007), vincitore del festival Arcipelago e in cinquina ai Nastri d’Argento e al David di Donatello; “Il citofono” (2008), in concorso al Festival di Torino e “Lacrime nere” (2010), vincitore del Rome Independent Film Festival. Dal 2015 al 2017 è co-regista della serie tv “Non uccidere”, in onda in Italia su Rai3 e trasmessa in tutto il mondo e per cui ha girato 1000 ore. Il film e’ uscito ufficialmente il 7 maggio 2020 su MyMovies nell’ambito di #iorestoacasa. Ed e’ davvero singolare la coincidenza che la situazione paradossale e fantascientifica immaginata per il film, e cioè di persone costrette a restare in casa da una tragica e mortifera apocalisse esterna, sia diventata realtà con il covid-19 nello stesso momento in cui il film diventa visibile al pubblico. L’autrice, nelle note di regia ci tiene a tranquillizzare tutti : il film non e’ autobiografico. Anche se il senso di claustrofobia le appartiene e deriva da una educazione rigidamente cattolica, che le ha inculcato il terrore del peccato che può pervenire da una corruzione e tentazione  esterna e che quindi induceva lei e le sue 5 sorelle, ad una specie di auto reclusione protettiva. Soffocamento emotivo, al quale si aggiunge quello del terrore della catastrofe ambientale. Ed ecco quindi “Buio”. Un film di genere, che ibrida i generi. E che rompe i cliché del genere. Le atmosfere tra il thriller apocalittico e l’horror non sono accompagnate, infatti, da colori lividi e de-saturati. Il buio e’ infatti squarciato da colori vividi. Colori di speranza, intravista alla fine di un percorso di crescita e di guarigione. Che inserisce, a pieno titolo, anche il genere del romanzo di formazione. In definitiva un’opera prima interessante, originale, che denota una buona padronanza del mezzo espressivo (con una scenografia minimalista, di sottili teli di plastica, costruisce atmosfere inquietanti e suggestive) ed una matura direzione degli attori, dal fuoriclasse Valerio Binasco alla brava Denise Tantucci, che vedremo nel nuovo film di Nanni Moretti, “Tre Piani”.

Curiosità : il film e’ scandito da sei episodi, che fanno riferimento espliciti ai 3 nomi propri delle protagoniste, che si chiamano, significativamente, Stella, Luce ed Aria : 1) la festa dell’Aria, 2) Luce sta crescendo, 3) il lucernaio della soffitta e’ aperto, 4) Stella fuori fino alle 7 di sera, 5) il sole sta guarendo, 6) l’apocalisse e’ arrivata.  

Valutazione sintetica : 7