Bif&st 2020 : È IL GIORNO DI BENIGNI E GARRONE

La serata del 28 agosto del Bif&st 2020

AUTORI, ATTORI E PRODUTTORI AL BIF&ST 2020

IL PRIMO FESTIVAL CHE CONCILIA COVID E CULTURA

E OGGI È IL GIORNO DI BENIGNI E GARRONE

Serata ricca di ospiti, quella di venerdì 28 nell’Arena di Piazza della Prefettura, nella settima giornata dell’11esima edizione del Bari International Film Festival.

Iniziata con la consegna del Premio Nuovo Imaie per la migliore Attrice Rivelazione a Benedetta Porcaroli, per la sua interpretazione di “18 regali” di Francesco Amato.

Un film inizialmente complicato” – ha dichiarato la giovane attrice che ha acquisito notorietà internazionale con la sua interpretazione della serie televisiva “Baby” – “perché avevamo la necessità di comprendere alcune dinamiche a noi sconosciute legate alla famiglia che dovevamo raccontare. Dopodiché il regista ha chiesto a tutti noi attori di non risparmiarci, di forzare i nostri limiti. In questo, sono stata molto aiutata da Vittoria Puccini che si è dimostrata una splendida compagna di lavoro; una volta che siamo entrati in sintonia è stato tutto molto facile”.

Dopo la consegna del riconoscimento all’attrice da parte del critico Marco Spagnoli, è stata la volta di Nicola Maccanico, al quale il direttore del Bif&st Felice Laudadio ha conferito il Premio Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence. L’Executive Vice President Programming di Sky Italia e Amministratore Delegato di Vision Distribution ha così commentato: “Accostare il mio nome a quello di Federico Fellini è certamente un onore ma è ancora più bello poter celebrare stasera il coraggio di un direttore e di una città che hanno dimostrato come si possano conciliare Covid e cultura. La ripartenza inizia da qui e penso sia importante essere presenti fisicamente per testimoniarlo”.

Era presente anche il terzo dei premiati della serata, l’attore Marco D’Amore cui il Bif&st 2020 ha attribuito, consegnatogli da David Grieco, il Premio Ettore Scola al Miglior Regista per la sezione “Opere prime e seconde” per “L’immortale” “Non sono abituato a ricevere premi” – aveva dichiarato ai giornalisti, nel pomeriggio, il regista e interprete della serie “Gomorra” – e la mia prima reazione all’annuncio è stata di assoluta sorpresa. Un premio nel nome di Ettore Scola, poi… Sono stato molto onorato di conoscerlo, proprio qui a Bari anni fa, e ritengo che più di chiunque altro egli abbia saputo raccontare l’Italia del secolo scorso con un cinismo e una intelligenza che nessuno riuscirà più ad eguagliare”.

Comunque” – ha aggiunto – “io non mi ritengo un regista ma solo una persona che vuole raccontare delle cose e che, per questo, è pronto a utilizzare tutti i mezzi necessari, mettendomi al servizio dei temi che mi interessano. Tornando al premio, penso che debba essere condiviso con tutte quelle persone che hanno lavorato per me e con me, sopperendo ai miei tanti limiti e alle mie mancanze”.

Il Premio Mario Monicelli per il Miglior Regista è stato conferito a Marco Bellocchio che, impossibilitato ad essere presente a Bari, si è collegato in video per salutare il pubblico del Bif&st e per rispondere alle domande di Enrico Magrelli.

Ultimamente mi ero un po’ allontanato da ‘Il traditore’ ma, a quanto pare, adesso riemerge con questo premio che mi onora. Sono contento che provenga da un Festival così importante come il Bif&st, incoraggiandomi a fare altre cose. Spero, in futuro, di essere all’altezza di un film che è nato con fatica ma che poi è stato realizzato con una energia che evidentemente è arrivata al pubblico”.

Dopo aver raccontato al pubblico alcuni aneddoti legati alla lavorazione di “Il traditore”, il grande regista ha anticipato i suoi progetti futuri. “Sto lavorando, in questo momento, a un progetto molto personale legato alla mia famiglia e alla mia cittadina natale, Bobbio, un documentario che si intitolerà ‘Marx può aspettare’ e che spero di poter congedare presto. Seguiranno le riprese della serie ‘Esterno notte’ sulla strage di Via Fani, una sorta di ‘controcampo’ al mio film ‘Buongiorno, notte’. La serialità è una assoluta novità per me ma mi sto facendo assistere, nella stesura della sceneggiatura, da scrittori che ne conoscono bene le dinamiche”.

Concluso il collegamento, Enrico Magrelli è rimasto sul palco per accogliere l’ultima ospite della serata, la regista Ina Weisse che ha accompagnato la presenza al Bif&est dell’anteprima internazionale del suo “L’audizione”. “Il racconto di una donna che lotta con se stessa, che cade e si rialza. Ma ho voluto qui trattare anche il tema dell’educazione dei bambini, che sono l’anello più debole della catena della nostra società come pure la difficoltà dei rapporti familiari”.

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