Maledetta primavera RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 / 25 OTTOBRE 2020

Sinossi e credits da cinematografo.it

Maledetta primavera RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

ITALIA, FRANCIA – 2020

Sinossi : È il 1989. Nina ha undici anni e una famiglia incasinata, il padre e la madre litigano sempre, Lorenzo suo fratello minore , quando si arrabbia, diventa un pericolo. Dal centro di Roma si ritrova catapultata in un quartiere di periferia, fatto di palazzoni, ragazzi sui motorini e prati bruciati. Anche la scuola è diversa, non ci sono le maestre ma le suore, non ha neanche un amico. Ma un incontro improvviso stravolge tutto, come una tempesta: ha tredici anni, abita nel palazzo di fronte, è mulatta e balla la lambada. Il suo nome è Sirley, viene dalla Guyana francese, in SudAmerica, e ha un sogno ambizioso: interpretare la Madonna nella processione di quartiere. Sirley è una creatura strana, con un passato difficile, piena di fascino e di mistero. Non le importa delle regole, non ha paura di nessuno, e l’unico modo che ha per interagire con le persone è quello di aggredirle o di sedurle. Nina ne è attratta e spaventata, eppure Sirley fa qualcosa che nessuno finora ha fatto davvero: le dà attenzione e a modo suo, la fa sentire speciale. La coinvolge in un mondo nuovo, e rapidamente quest’amicizia così anomala la assorbe totalmente.

  • Regia:

Elisa Amoroso

  • Attori:

Micaela Ramazzotti

Laura,

Giampaolo Morelli

Enzo,

Emma Fasano

Nina,

Manon Bresch

Sirley,

Federico Ielapi

Lorenzo,

Orietta Notari

Suor Caterina,

Clara Galante

Suor Maria,

Sara Franchetti

Nonna Adriana,

Massimo Cagnina

Cicala,

Eliana Miglio

Alba,

Fabrizia Sacchi

Madre di Sirley,

Claudio Bigagli

Prete,

Gianluigi Zamponi

Paolo,

Laura Rovetti

Segretaria,

Rosa Enginoli

Azzurra,

Greta Favino

Chiara,

Giulia Diberti

Francesca,

Francesca Giordano

Concetta,

Vincenzo Amoruso

Guardiano Giostre,

Lorenzo Giovanniello

Daniele Masci,

Michela Verginelli

Veronica,

Carmen De Luca

Rita,

Emma Testoni

Filomena,

Giuliana Mancini (II)

Quintina

  • Altri titoli:

Sirley

  • Colore: C
  • Genere: DRAMMATICO
  • Produzione: ANGELO E MATILDE BARBAGALLO PER BIBI FILM CON RAI CINEMA, IN COPRODUZIONE CON AGAT FILMS & CIE
  • Distribuzione: BIM
  • Data uscita 12 Novembre 2020

NOTE

– PRESENTATO ALLA XV FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2020) NELLA SEZIONE ‘RIFLESSI’.

– REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI: DIREZIONE GENERALE CINEMA-MIBACT, REGIONE LAZIO-FONDO REGIONALE PER IL CINEMA E L’AUDIOVISIVO AVVISO PUBBLICO ATTRAZIONE PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE (POR FESR LAZIO 2014‐2020); PROGETTO COFINANZIATO DALL’UNIONE EUROPEA; PRODOTTO GRAZIE AL CONTRIBUTO DI NUOVOIMAIE BANDO ART. 7 LUNGOMETRAGGI ANNO 2018

 

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO:

Opera di esordio al lungometraggio di finzione di Elisa Amoroso. Che si era distinta in precedenza per una grande capacità’ di racconto, con lo strumento del cinema del reale, di storie al femminile :  “Chiara Ferragni: Unposted”, ben quattro donne in “Bellissime”, altre cinque in ”Strane Straniere”, e la trasgender/meccanico Pino-Beatrice in “Fuoristrada”. Non meraviglia quindi che anche la sua opera prima di finzione sia un film al femminile. Con le due giovanissime e straordinarie protagoniste, Emma Fasano e Manon Bresch, a loro volta al loro esordio sul grande schermo. Determinante nella buona riuscita del film l’apporto creativo e di cura dei produttori Matilde ed Angelo Barbagallo, che hanno dimostrato grande fiuto per i giovani talenti e che sono stati di ispirazione per Elisa Amoroso per tradurre in cinema vicende che vengono dal passato personale della autrice. Film delicato, sentimentale di grande empatia e con grandi musiche di Riccardo Sinigallia. .

Curiosità : ho chiesto alla regista : “Elisa, trattandosi di un’opera prima mi piacerebbe che ci raccontassi come e’ andata la avventura produttiva. E’ sempre difficile per un regista esordiente trovare i fondi necessari. Ho visto che sono intervenuti per la produzione Angelo e Matilde  Barbagallo, che hanno sempre dimostrato grande fiuto per i giovani talenti e grande capacità di assistere creativamente i giovani registi. Ed anche come hai lavorato con le musiche di Riccardo Sinigallia, che mi sono sembrate totalmente in sintonia con il mood del film, con un eccellente risultato”. Questa la risposta di Elisa Amoroso : “Angelo e Matilde mi hanno obbligato a fare questo film. Io ero andata da loro con un’altra storia. Mi sono sentita con loro in una comunanza di intenti. Ho raccontato del trasloco e che mio padre , pazzo furioso, aveva deciso di scambiare il tavolo da pranzo con uno di bigliardo. E loro mi hanno detto : scrivi questa storia. L’incontro con i produttori e’ stato di ispirazione. Ne e’ venuto fuori anche un romanzo. Un lunghissimo trattamento da cui e’ venuta fuori la sceneggiatura. Anche con Sinigallia e’ stata una suggestione di Angelo. Gli avevo proposto altri musicisti, ma mi ha detto che era adatto Sinigallia, persona emotiva ed empatica. Abbiamo cominciato a parlare del tema del film, abbiamo capito che avevamo del feeling in comune. Ho anche tolto qualche pezzo”. Su questo ultimo aspetto ho allora ribattuto : “mettili sul dvd quelli che hai tolti, sono sicuro che sono di valore”. “Si, li metterò”, la rassicurazione della regista.  

VALUTAZIONE SINTETICA : 6.5/7