My Favorite Things: la vita degli artisti ai tempi del Coronavirus

My Favorite Things: la vita degli artisti ai tempi del Coronavirus

È Iniziato il percorso festivaliero di My Favorite Things, diretto da Daniele Tullio.

Con otto mesi di lavorazione e riprese effettuate durante il periodo del lockdown dovuto all’emergenza sanitaria da Covid-19, My Favorite Things ha l’obiettivo di raccontare le condizioni di vita durante la quarantena di chi l’arte la esercita come professione, e che ha quindi visto fermare ogni forma di attività in campo artistico e culturale e, di conseguenza, il proprio lavoro. Il documentario narra la capacità di reagire, le difficoltà, le speranze, i desideri di persone che non si rassegnano. Donne e uomini, artisti comuni, speciali a proprio modo.

 

Realizzato con riprese in parte dal vivo e in parte a distanza attraverso il contributo della prima Web-serie girata ai tempi del Coronavirus, The ZoomRoom, scritta e diretta da Ettore Belmondo, My Favorite Things racconta la pandemia attraverso smartphone, videocamere, strumenti di registrazione video improvvisati.

 

My Favorite Things, inoltre, è stato supportato per la produzione esecutiva e la registrazione sonora dall’associazione La Voce in Maschera, nell’intento di documentare il realismo esecutivo ridotto all’essenzialità nella sua originalità acustica. Infatti, la sfida dello staff audio è stata quella di valorizzare l’ambiente performativo en pleine air, supportando una post-produzione audio che potesse rispettare il più possibile il “documento storico”.

 

My favorite things è un documentario intimo e universale al tempo stesso, un racconto in cui sia gli artisti che il popolo possono rispecchiarsi. L’Hastag #iorestoacasa non ha movimentato solamente i professionisti del settore, ma anche tutti coloro che hanno voluto sfruttare questo momento per trovare una creatività fuori dall’ordinario. Ciò che appare innovativo e straordinario per la maggior parte della popolazione è invece occasione di sconforto e denuncia da parte di chi l’arte la esercita per professione” – afferma il regista Daniele Tullio, che per l’occasione si è soffermato non tanto sugli artisti famosi, i grandi nomi, che sono una minoranza all’interno del sistema dell’arte, quanto invece sui lavoratori comuni già in difficoltà, spesso costretti a lavorare a progetto, sotto tirocinio con contratti brevissimi e, il più delle volte, a chiamata o in nero – “Il mondo dell’arte è quello che per primo ha risentito della quarantena forzata: Live negli stadi, cinema, Enti Lirici, Festival, Accademie, scuole di Musica ad oggi sono tutti bloccati. Di conseguenza, quasi quattrocentomila lavoratori non vedono più un futuro, lo sforzo ad oggi è quello di restare in piedi più di altri, di non diventare ‘Invisibili’, all’interno di questa continua instabilità economica e sociale”.

 

Il progetto mira a restituire il senso “positivo” della cultura e, grazie alla sinergia degli enti coinvolti, si apre fin da subito al panorama internazionale partecipando a diversi festival, tra i quali LiftOff Global Network FirstTime Filmaker Session (Londra) Standalone Film Festival (Los Angeles) American Golden Picture International Film Festival (Jacksonville USA) e Varese International Film Festival, arrivando in Finale alla selezione del Kosice International Film Festival (Slovacchia) e del Trailer FilmFest (Milano); vincendo il premio come miglior Trailer al Praga International Film Festival e quello per il miglior documentario al Virgin Spring Cinefest (Kolkata, India).

 

Valentina Venturi ne ha scritto su Il Messaggero: “In quasi un’ora di immagini e montaggio serrato, si rivivono da spettatori le emozioni e le sensazioni che tutti abbiamo provato sulla nostra pelle.

 

 

Biografia del regista

 

Daniele Tullio

Classe 1988, Filmmaker e Operatore Video. Realizza cortometraggi, reportage, videoclip musicali e video corporate aziendali. Il cortometraggio Il Silenzio di Jill è vincitore del REFF di Catanzaro come miglior Pilot per Web Serie. Collabora nella realizzazione di numerosi video per artisti come Ultimo, Giuseppe Natale, Marco Sentieri, Ornella Muti, Enti pubblici e privati come il Parco Regionale dei Castelli Romani, Conservatori e Università. Ha collaborato con Tele Grenoble (Francia),  Rossija 1 (tv nazionale russa),  Tg2 e Mediaset. Organizzatore del Festival del Cinema di Monte Compatri in 4 Edizioni si occupa della divulgazione di prodotti cinematografici finalizzati a vasto pubblico. Ha partecipato alla realizzazione di Think Big! presentato durante la XVI Edizione della “Giornata degli Autori” di Venezia.

 

 

Scheda del film

 

Regia, fotografia e montaggio: Daniele Tullio

 

Cast: Simone D’Acuti, Gabriele Spampinato, Benedetta Reda, Livia Massimi, Alessia Di Fusco, Davide Di Meglio, Emanuela Luongo, Orietta Ciaffei, Mario Battisti, Michele Scifo, Francesca Nobili, Ettore Belmondo, Alberto Mazzaro, Luigi Martini, Agnese Brighittini, Francesco Cammarata, Daniela Vinciguerra e Tiziano Ferracci.

 

Soggetto: Daniele Tullio – Laura Paracuollo

 

Musiche: Gabriele Spampinato

 

Direttore di produzione: Benedetta Reda

 

Aiuto Regia: Laura Paracuollo

 

Postproduzione suono: Alessandro Colapicchioni – Vincenzo Ricci

 

Illustratrice e Concept Artist: Michela Ceccarelli

 

Maschere in cuoio: Alberto Ferraro

 

Produzione: Associazione PhotoClub Controluce, in produzione associata La Voce in Maschera, in collaborazione con The ZoomRoom, Iustumó

 

Durata: 58 minuti

 

Formato: colore