“Il festival di Thomas Rifkin”, Da Giuseppe Teano

Toc❗Toc❗Da Giuseppe Teano❗😀 Oggi nuvoloso a Roma❗Un pomeriggio da liturgia laica del cinema❗In sala❗Ed evitando definitivamente il “palloso” “Nomadland” Andare dal mio splendido amico ultraottantenne❗In barba al mi tu❗🤣 Al suo 48° film, il film post scandalo Mia Farrow❗Avvisate la signora che un tribunale ha concluso tutto 30 anni fa❗Arrivare alla sala rigorosamente in mezzo pubblico o bici❗Pagare un biglietto. Pagare è fondamentale❗Sedersi, occhieggiando i vicini intorno. Indifferente al virus, come sempre sono stato❗Immaginate adesso la mia iattanza, dopo le due bombe Pfizer 1&2 che mi hanno inoculato ❗🤣 Poi il buio in sala, il cellulare non silenziato, ma proprio spento❗Ed eccomi nell’agognato ventre materno ❗In modalità prenatale❗I titoli di testa di Allen, sempre uguali e rassicuranti, lo stesso carattere di sempre il “font” Windsor ❗Le musiche anni ’30, per risparmiare sui diritti d’autore. Le luci e i colori caldi e sensuali di Storaro ❗È “Il festival di Thomas Rifkin”❗Al cinema. In sala❗😀