Illusions perdues (Recensione di Assunta Masullo)

Illusions perdues (Recensione di Assunta Masullo)

(sinossi e credits da cinematografo.it)

 

FRANCIA – 2021

 

Sinossi: Francia, XIX secolo. Lucien è un giovane poeta sconosciuto dalle grandi speranze, che decide di lasciare la tipografia di famiglia e la sua cittadina natale per andare a tentare la fortuna a Parigi, insieme alla sua protettrice. Abbandonato ben presto a sé stesso nella città favolosa, il ragazzo scopre i retroscena di un mondo influenzato dalla legge del profitto e della finzione, dove tutto si compra e si vende: la letteratura, la stampa, la politica, i sentimenti, la reputazione e finanche l’anima. Lucien amerà, soffrirà e sopravviverà alle sue illusioni…

  • Regia: 

Xavier Giannoli

  • Attori: 

Banjamin Voisin

– Lucien De Rubempré,

Cécile de France

– Louise,

Gérard Depardieu

– Dauriat,

Xavier Dolan

– Raoul Nathan,

Vincent Lacoste

– Étienne Lousteau,

Jeanne Balibar

,

Louis-Do de Lencquesaing

,

Jean-François Stévenin

,

André Marcon

,

Salomé Dewaels

,

Marie Cornillon

Lost Illusions

  • Durata:144′
  • Colore:C
  • Genere:DRAMMATICO
  • Tratto da:romanzo “Le illusioni perdute” di Honoré de Balzac
  • Produzione:OLIVIER DELBOSC, SIDONIE DUMAS PER CURIOSA FILMS E GAUMONT

NOTE

– IN CONCORSO ALLA 78. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2021).

– COPRODOTTO DA CÉDRIC ILAND E BASTIEN SIRODOT.

 

Recensione di Assunta Masullo: Non si può dire che non faccia comodo… avere uno come Honoré de Balzac ad inventare la storia che vuoi raccontare. Ed infatti quello che ci racconta il film è la parte centrale del romanzo omonimo di Balzac, trasposto per il grande schermo dallo stesso regista, a quattro mani con Jacques Fieschi. Una scelta sicuramente azzeccata. Il film è sontuoso, di strepitosa confezione e di eccellenti interpretazioni. Dialoghi affilatissimi, battute sapide e fulminanti. E, soprattutto, di una sorprendente attualità, dall’affermazione del capitalismo selvaggio, alla costruzione di fake news come armi, all’uso strumentale e prezzolato della critica. Ce n’è per tutti. Uno spettacolo da non perdere.

  

 

Valutazione Sintetica: 7.5/8