Piligrimai (recensione di Anna Piccini)

Piligrimai (recensione di Anna Piccini)

(credits e sinossi cinematografo.it)

Piligrimai (Pilgrims)

LITUANIA – 2021

 

Sinossi: Paulius di 31 anni e Indrè di 23 anni arrivano a Jurbarkas, dove tre anni prima Matas, fratello di Paulius e fidanzato di Indrės, è stato rapito, violentato e brutalmente assassinato. Visitano i luoghi collegati: il seminterrato dove Matas è stato tenuto e torturato, il luogo in cui è stato rapito e il bosco che il ragazzo era riuscito a raggiungere mentre tentava senza successo di fuggire. Durante queste visite incontrano testimoni oculari e amici del rapitore in carcere con l’ergastolo. Da uno di questi amici acquistano un’auto, nel bagagliaio della quale Matas è stato trasportato durante in rapimento. La gente del posto comincia a preoccuparsi. Cominciano a indovinare i motivi dietro le azioni di questi due estranei.

  • Regia: 

Laurynas Bareisa

  • Attori: 

Gabija Bargailaite

– Indre,

Giedrius Kiela

– Paulius,

Jolanta Dapkunaite

– Jolanta,

Paulius Markevicius

– Martynas,

Indre Patkauskaite

– Ieva,

Julius Zalakevicius

– Jurgis

Pilgrims

  • Durata:92′
  • Colore:C
  • Genere:DRAMMATICO, THRILLER
  • Produzione:KLEMENTINA REMEIKAITE PER AFTERSCHOOL

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NOTE

– IN CONCORSO ALLA 78. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2021), NELLA SEZIONE ‘ORIZZONTI’.

 

 

 

Recensione di Anna Piccini: Quando un film di genere thriller fornisce allo spettatore indizi concreti, lo spettatore si aspetta che le aspettative vengano soddisfatte. Nel film uno degli abitanti del posto dice chiaramente al fratello dell’ucciso che sta svolgendo proprie indagini sull’accaduto: “il colpevole è stato arrestato, ha confessato ed è stato condannato all’ergastolo. Il caso è chiuso, non ci sono altre domande da fare, né persone altre persone su cui vendicarsi”. Si scopre poi che non tutti i testimoni sono stati ascoltati e che l’assassino è stato prontamente strozzato in carcere dai compagni di cella. Si induce, quindi, nello spettatore il sospetto che qualcuno volesse impedire all’assassino di fare ulteriori rilevazioni, e che ci sia qualcosa da nascondere. Quando, infine, si vede il luogo dove il cadavere è stato ritrovato, sotto un ponte, nei pressi di una diga, e si capisce chiaramente che non era accessibile all’auto dentro il cofano della quale il morituro era rinchiuso, lo spettatore è portato a pensare che i suoi sospetti sono confermati e che quindi a breve arriverà un colpo di scena. E, invece? L’impressione è quindi che il film risulti incompiuto. Lo stesso regista in effetti ha confessato di aver scritto diverse versioni del finale, prima di arrivare a quello che è compreso nel film. Peccato che quella che alla fine ha scelto appaia francamente deludente.

 

Valutazione sintetica: 6.5