Convegno Internazionale su Letteratura, Arte, Cinema

Il Centro per Studi Mediterranei

&

Rivista Luci e Ombre
Trimestrale di Informazione Cinematografica e Culturale

 

presentano il

Convegno Internazionale su Letteratura, Arte,
Cinema, Politica e Filosofia Mediterranee

29 – 31 ottobre 2021

 

Per questo convegno abbiamo accettato proposte da studenti, professori ed esperti per esplorare la Cultura Mediterranea, la sua storia, la sua ubiquità, e il suo futuro, da vari aspetti e punti di vista.

 

 

Il programma è stato organizzato da
Antonio Carlo Vitti

29-31 ottobre 2021

 

PER VEDERE IL PROGRAMMA E IL LINK ZOOM, CLICCA QUI
LA PARTECIPAZIONE È GRATUITA!

Tra i vari relatori:Antonio Nicaso
Onore e Sangue:
la retorica dei mafiosi 

ANTONIO NICASO studia il fenomeno mafioso da quasi 40 anni. Ha pubblicato oltre 30 libri, alcuni dei quali sono stati tradotti in diverse lingue ed hanno ispirato serie televisive di successo, come Bad Blood, visibile su Netflix. Insegna storia sociale della criminalità organizzata e Mafia culture and the power of Rituals, Symbols and Myth alla Queen’s University e da oltre dieci anni è direttore associato della Scuola Italiana del Middlebury College. Assieme a Nicola Gratteri ha scritto la voce criminalità organizzata nell’Enciclopedia Treccani.

Lidia Undiemi
“Il legame tra crisi culturale e crisi materiale del lavoro
nel nuovo scenario internazionale”
 

Consulente tecnico in vertenze di lavoro concernenti l’outsourcing, le societarizzazioni e altri grandi eventi aziendali che impattano sulla stabilità occupazionale. Autrice di pubblicazioni scientifiche e libri divulgativi inerenti il tema del lavoro, dell’economia e della politica internazionale. L’ultima opera nel 2021 pubblicata è “La lotta di classe nel XXI secolo”, un’indagine a livello mondiale sullo sfruttamento del lavoro contemporaneo e sulla possibile reazione democratica. Sul tema del lavoro l’ultima pubblicazione scientifica è un saggio su Trasferimento di parte d’azienda, appalti e collegamenti societari: complessità della realtà e nuove sfide interpretative, rivista scientifica di diritto del lavoro, in Variazioni su Temi di Diritto del Lavoro, n. 1, 2017. Sul tema della politica europea ed internazionale da evidenziare il recente articolo su L’intricato rapporto tra l’UE e il MES: la nascita dell’Europa d’eccezione tra conflitti istituzionali e nuova governance economica, in KoreEuropa, n. 16, 2020.

Carmine Abate
“Dal mediterraneo al mondo grande:
scrivere e vivere per addizione”

presentato da Michelangelo La Luna 

CARMINE ABATE è la quintessenza dell’intellettuale Mediterraneo ed Europeo: nato in Italia in una comunità calabrese di antica origine albanese, ha trascorso lunghi anni in Germania e la sua scrittura è oggi l’espressione di una identità variegata e poliglotta, sintesi di molteplici influenze e ricchissima di echi che riverberano dal nucleo più profondo del continente. Espressione dunque di un’Europa che, malgrado le tensioni attuali o proprio in virtù di queste, è un’entità viva, policentrica, carica di storia ma attiva nel presente e proiettata verso il futuro.

 

Incontro con il regista:
Andrea D’Ambrosio

 

Presentazione del regista che parteciperà anche alla discussione dopo la visione di Nella terra delle tempeste e delle primule. Pier Paolo Pasolini e la sua terra. Durata del film 52 minuti.

Per capire veramente l’opera di Pasolini, bisogna partire dall’inizio. Dai luoghi dell’infanzia e l’adolescenza del poeta. Casarsa, Versuta, Friuli. Questo film è un viaggio nella civiltà rurale e contadina che ha formato lo scrittore. Un collage di interviste ad allievi e amici di quell’importante periodo storico. Nico Naldini racconta della vicinanza e avventure con il cugino nella campagna friulana. Giuseppe. Zigaina la formazione pittorica del poeta. Ovidio Colussi racconta di come e perché è nata l’Academiuta de lenga friulana. Don Dante Spagnol racconta Pasolini come insegnante. Poi Guglielmo Susanna, Maria Querin, gli studenti della scuola di Valvasone, l’avvocato Brusin. Fino a Ernesta Bazzana, che lo accolse durante i bombardamenti nella sua casa di Versuta, e alle testimonianze di don Redento Bello e Federico Tacoli che raccontano della morte del fratello Guido a Porzus. Storie che rendono il film un prezioso documento.