L’ACQUA, L’INSEGNA LA SETE – Storia di Classe di VALERIO JALONGO

Esce in sala il 22-23 e 24 novembre
L’ACQUA, L’INSEGNA LA SETE – Storia di Classe
di VALERIO JALONGO

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Dopo il successo di “Il senso della bellezza”, Valerio Jalongo porta in sala– il 22, 23 e 24 novembre -il suo ultimo film documentario“ L’acqua, l’insegna la sete – Storia di classe” distribuito da Desir.

Realizzato in 5 anni di riprese nel corso di 15 anni, è stato presentato in concorso al 50° Festival Visions du Réel, al 42° Cinemed di Montpellier, al 18° Berlin Festival Zeichen der Nacht, al 18° Guangzhou Documentary Film Festival. Ha ottenuto la nomination come miglior film al 56° Solothurner Filmtage, ed è stato premiato come Miglior film Giuria giovani a Visioni dal Mondo, Miglior Film e Miglior Sceneggiatura alla 22esima edizione di Inventa un Film.

Lopez, un professore in pensione, ritrova in un vecchio giornale di classe “L’acqua, l’insegna la sete”, una struggente poesia di Emily Dickinson che in pochi versi rivela come la vita ci insegni il valore delle cose. Lopez ha conservato tutto di quella classe (la 1ª E dell’istituto Roberto Rossellini di Roma): compiti, temi, e il video diario girato insieme ai ragazzi quindici anni prima. Tanto lavoro e buona volontà, eppure molti ragazzi di quella classe avevano abbandonato prima del tempo, non avevano mai preso un diploma. Un’amara sconfitta per la scuola e per chi ci si era dedicato con passione.

Sull’onda di quella poesia e dei suoi ricordi, il prof. Lopez sente il bisogno di sapere cosa è rimasto di quegli anni passati insieme, e parte così alla ricerca dei suoi alunni, che oggi sono ormai dei “vecchi” trentenni. Porta loro in dono i temi che ha conservato. Rileggendoli insieme, riaffiorano confessioni, storie, momenti di scuola… nel corso degli anni non tutto è andato per il verso giusto: ci sono stati momenti drammatici, sconfitte, delusioni. Il prof scopre che nessuno dei ragazzi fa il mestiere per il quale la scuola lo aveva preparato. Ma scopre che ognuno di loro è cresciuto in una direzione diversa e imprevedibile, trovando in se stesso le risorse per reinventarsi: Yari, Jessica, Lorenzo, Gianluca, Corinna, Alessio… A poco a poco emerge un ritratto intimo sul destino di ognuno, e la storia di una classe fra tante, che a volte sembra inseguire i versi di una poesia.

«Le immagini di questa straordinaria vicenda – racconta il professor Lopez -, insieme ai loro compiti e scritti conservati gelosamente, non potevano rimanere nel cassetto dei ricordi. Perché la scuola non è vera scuola se non ha porte e finestre aperte alla vita. Così anche quindici anni dopo, quegli anni e quelle immagini sono tornati presenti all’appello, si sono riannodati alla vita. Così, con fatica, sofferenza e passione, grazie a molti di quei ragazzi della 1ª E ritrovati giovani uomini e donne, alle prese con le sfide del presente e alla tenacia e alla creatività di Valerio, si è prodotta l’ultima straordinaria metamorfosi narrativa e poetica di quel vecchio progetto didattico, di quella loro e nostra “storia di classe”».

«Facendo questo film – racconta il regista Valerio Jalongo – ho capito cose che non mi erano affatto chiare come professore: ho capito che a volte anche i professori migliori sono coinvolti in promesse che la scuola non riesce a mantenere. Come Lopez e molti suoi colleghi, promettevamo ai nostri studenti che se si fossero impegnati, se si fossero dimostrati meritevoli avrebbero avuto un lavoro sicuro, certezze, riconoscimenti… non immaginavamo che il mondo stava preparando per loro un futuro completamente diverso. Ma soprattutto, non immaginavamo che quei nostri ragazzi sarebbero stati capaci di sorprenderci, completamente».

Diretto da Valerio Jalongo; scritto da Linda Ferri e Valerio Jalongo in collaborazione con Gianclaudio Lopez; fotografia di Massimo Franchi; montaggio di Mirco Garrone e Lizi Gelber; musiche originali di Mario Tronco.

“L’acqua, l’insegna la sete – Storia di classe” è una coproduzione svizzera-italiana AURA Film, RSI Radiotelevisione svizzera, AMEUROPA International con RAI Cinema; prodotto da Enzo Porcelli per Aura Film, Silvana Bezzola Rigolini per RSI Radiotelevisione svizzera, con il sostegno dell’Ufficio Federale della Cultura, Repubblica e Cantone Ticino, FilmPlus della Svizzera italiana, Suissimage e di MIC, Direzione Cinema e Regione Lazio.