Spin Time – Che fatica la democrazia! (recensione di Anna Piccini)

Spin Time – Che fatica la democrazia! (recensione di Anna Piccini)

(credits e sinossi cinematografo.it)

ITALIA – 2021

 

Sinossi: Il protagonista del racconto è un palazzo occupato di 17mila metri quadri, famoso per l’intervento dell’elemosiniere del Papa, in cui è in atto un esperimento politico e sociale. Ci sono delle votazioni che vengono continuamente rimandate e c’è uno spettacolo con regole e finalità del tutto particolari. Questi due plot interagiscono fra loro in modo inaspettato, anche per chi ha pensato il film, e consentono di conoscere una realtà di cui mai avremmo immaginato l’esistenza, che sembra insieme lontana e tanto familiare.

  • Regia: 

Sabina Guzzanti

NOTE

– PRESENTATO ALLA 18. EDIZIONE DELLE ‘GIORNATE DEGLI AUTORI’, SEZIONE NOTTI VENEZIANE (VENEZIA, 2021).

– PRODUTTORE ESECUTIVO: SALVATORE PECORARO.

Recensione di Anna Piccini: Sabina Guzzanti, dopo “Viva Zapatero!” del 2004 e “La Trattativa” del 2014, torna alla direzione di un documentario con questo “Spin Time – Che fatica la democrazia!”, ancora un punto esclamativo nel titolo, ancora un punto esclamativo nel modo di raccontare. Impegnato, militante, con una idea precisa della missione. In questo ultimo film, più che in quelli precedenti, usa bene al suo arco la migliore delle sue frecce, la abilità da irresistibile attrice satirica. In uno spettacolo teatrale montato nell’edificio oggetto del racconto. Che forse ha sorpreso la stessa regista prima dello spettatore. Il potere della cultura di incidere sulla realtà. Di assoluto interesse. 

 

 

Valutazione sintetica: 7