Agente speciale 117 al servizio della Repubblica – Allarme rosso in Africa nera (Recensione di Assunta Masullo)

Agente speciale 117 al servizio della Repubblica – Allarme rosso in Africa nera (Recensione di Assunta Masullo)

(sinossi e credits da cinematografo.it e Wikipedia)

Agente speciale 117 al servizio della Repubblica – Allarme rosso in Africa nera

OSS 117: Alerte rouge en Afrique noire

FRANCIA – 2021

 

Sinossi : Agente Speciale 117, è tornato. Per questa nuova missione – più delicata, più pericolosa e più torrida che mai – è costretto a fare squadra con un nuovo giovane collega, il promettente Agente Speciale 1001.

  • Regia: 

Nicolas Bedos

  • Attori: 

Jean Dujardin

– Hubert Bonisseur de la Bath / Agente Speciale 117,

Pierre Niney

,

Melodie Casta

– Jessica,

Natacha Lindinger

,

Fatou N’Diaye

,

Wladimir Yordanoff

,

Pol White

,

Ricky Starboard

NOTE

– ANTEPRIMA IN ARENA DAL 12 AGOSTO 2021.

 

Recensione di Assunta Masullo: Forse non è noto ai più, ma sei anni prima del primo dei film del celeberrimo agente segreto  007, e cioè nel 1956, sul grande schermo già imperversava un altro agente segreto, però di nazionalità francese, con una sigla che pure finiva con il numero 7, ma al posto del doppio zero iniziale (che nella saga ideata dalla penna felice di Ian Fleming caratterizzava le spie inglesi con “licenza di uccidere”), aveva un doppio uno, era l’agente speciale 117, portato al cinema dal film “O.S.S. 117 non è morto”, di Vojen Sacha, al quale seguirono “A 117 colpo grosso a Los Angeles”, di Aram Katcher, del 1963, ed ancora tre film di seguito, tutti per la regia di André Hunebelle: “OSS 117: SEGRETISSIMO, sempre nel 1963, “OSS 117 MINACCIA BANGKOK”, del 1964,  e ”OSS 117 FURIA A BAHIA” del 1965. Una saga che deve aver avuto discreto successo se in rapida ed immediata successione si registrano anche, nel 1966, “OSS 117 A TOKYO SI MUORE”, di Michel Boisrond, per approdare ad una produzione italiana del 1968, “NIENTE ROSE PER OSS 117”, di Jean Pierre Desagnat e Renzo Cerrato. Nel 2006, 38 anni dopo, Michel Hazanavicius decise di far rivivere 117 affidando il ruolo dell’improbabile spione a Jean Dujardin, con “Agente Speciale 117 al servizio della Repubblica – Missione Cairo “, con un seguito nel 2009, “Agente Speciale 117 al servizio della Repubblica – Missione Rio”, stesso regista, stesso attore. Sulla scia del grande successo di “La Belle Époque”, il regista di questo ultimo, Nicolas Bedos, ottiene un budget davvero importante, di 19 milioni di euro, per una nuova puntata della saga, questo “Agente Speciale 117 al servizio della Repubblica – Allarme rosso in Africa nera”, mantenendo il ruolo dell’eroe all’inamovibile e simpaticissimo Jean Dujardin. Il film è ironico, deliziosamente sopra le righe e surreale, con una riuscita parodia degli stereotipi sui film di spionaggio, seri e semi-seri, 007 e 117 in testa, naturalmente.

Valutazione Sintetica: 7/7.5