Il bambino nascosto (Recensione di Catello Masullo)

Il bambino nascosto (Recensione di Catello Masullo)

(credits e sinossi da cinematografo.it)

 

ITALIA – 2021

 

Sinossi: Gabriele Santoro vive in un quartiere popolare di Napoli ed è titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio San Pietro a Majella. Una mattina, mentre sta radendosi la barba, il postino suona al citofono per avvertirlo che c’è un pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, corre a lavarsi la faccia. In quel breve lasso di tempo, un bambino di dieci anni si insinua nel suo appartamento e vi si nasconde. “Il maestro”- così lo chiamano nel quartiere – se ne accorgerà solo a tarda sera. Quando accade, riconoscerà nell’intruso, Ciro, un bambino che abita con i genitori e con i fratelli nell’attico del suo stesso palazzo. Interrogato sul perché della sua fuga Ciro non parla. Nonostante questo, il maestro, d’istinto, decide di nasconderlo in casa, ingaggiando una singolare, e tenace, sfida ai nemici di Ciro. Scoprirà presto che il bambino è figlio di un camorrista e che, come accade a chi ha dovuto negare presto la propria infanzia, Ciro ignora l’alfabeto dei sentimenti. Silenzioso, colto, solitario, il maestro di pianoforte è uomo di passioni nascoste, segrete. Toccherà a lui lo svezzamento affettivo di questo bambino che si è sottratto a un destino già scritto. Una partita rischiosa in cui, dopo una iniziale esitazione, Gabriele Santoro si getta senza freni.

  • Regia: 

Roberto Andò

  • Attori: 

Silvio Orlando

– Gabriele Santoro,

Giuseppe Pirozzi

– Ciro Acerno,

Lino Musella

– Diego,

Imma Villa

– Angela Acerno,

Sasà Striano (Salvatore Striano)

– Carmine Acerno,

Tonino Taiuti

– Nunzio,

Martina Lampugnani

– Allieva Luisa,

Alfonso Postiglione

– Alfonso De Vivo,

Claudio Di Palma

– Antonio Alajmo,

Sergio Basili

– Vincenzo Mezzera,

Enzo Casertano

– DAlterio,

Francesco Di Leva

– Biagio,

Gianfelice Imparato

– Renato Santoro,

Roberto Herlitzka

– Massimo Santoro

NOTE

– FILM DI CHIUSURA, FUORI CONCORSO, ALLA 78. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2021).

– REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI CAMPANIA FILM COMMISSION.

 

Recensione di Catello Masullo: La 78esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia finisce come era iniziata: alla grande. Il film di chiusura, fuori concorso, è “Il Bambino Nascosto”, di Roberto Andò, tratto dal suo romanzo omonimo, trasposto per il grande schermo dallo stesso autore, a quattro mani con Franco Marcoaldi. Andò conferma tutta la sua maestria, che migliora di film in film. Ci regala un’opera sensibile, coraggiosa, colta, fuori dell’ordinario. Che affronta temi alti come il senso di responsabilità civile, il senso di umanità e di pietas come elementi essenziali per una vita che valga la pena di essere vissuta. Significativa allo specifico proposito una frase che il grande Roberto Herlitzka rivolge al protagonista, Silvio Orlando, suo figlio nelle finzione cinematografica: “Forse la cosa ti scandalizzerà, ma oggi, se dovessi scegliere tra la legge e l’amore, sceglierei l’amore”. Storia di sentimenti forti, di ideali superiori, che travalicano ogni calcolo di opportunità. Avvincente, emozionante, con confezione e interpretazioni di assoluta eccellenza. Da non perdere.

Curiosità: anche a questa Mostra, come avviene sempre più spesso negli ultimi anni, si impongono film di ambientazione e confezione napoletana, con il meglio della scuola attoriale partenopea, che tiene fede alle sue nobili tradizioni. È stata la volta, oltre a questo di Andò, del film di Paolo Sorrentino “E’ stata la mano di Dio” e del film di Mario Martone “Qui Rido Io”. Tre tra i migliori film della Mostra e tra i migliori in assoluto che vengono offerti al pubblico mondiale.

 

Valutazione Sintetica: 7.5/8