PIVIO, “DIARIO DI (UNA) RESISTENZA MUSICALE”. E vinile della colonna sonora del film Diabolik

CON UN LIBRO POLISENSORIALE PIVIO RACCONTA IL SUO VIAGGIO MUSICALE NEL LOCKDOWN. LUNGO 90 GIORNI, COME LA SMORFIA: “DIARIO DI (UNA) RESISTENZA MUSICALE”. IL MUSICISTA INCONTRA IL PUBBLICO A ROMA SABATO 11 DICEMBRE. Dal numero 1 (l’italia) raccontato nella Povera Patria di Franco Battiato (ma è proprio “Pollution”, si racconta, il primo folgorante album acquistato dal musicista genovese, ancora ragazzino) fino al 90 (la paura) e alla chiusura propiziatoria dei Pink Floyd in Fearless.

Con all’attivo molti album da solista, e ora anche protagonista del documentario Nothin’ at All (Italia, 2021 – 90′) firmato insieme a Matteo Malatesta, Pivio è autore con Aldo De Scalzi di molte colonne sonore di successo. Il 17 dicembre uscirà il vinile della colonna sonora del film Diabolik, con gadget e sorprese.


Sabato 11 dicembre ore 17.40 a Roma – Palazzo Faletti (via Panisperna 207) 

Presentazione e firma delle copie del libro 

DIARIO DI (UNA) RESISTENZA MUSICALE 

ovvero come sono stato salvato dalla musica e la smorfia

di Pivio (2021, Pegasus Edition)

 

Nato come divertissement quotidiano nella solitudine della pandemia e uscito un anno dopo, proprio mentre il paese riapre, il primo libro di Pivio – musicista poliedrico sempre pronto a nuovi esperimenti – non poteva che essere una pubblicazione polisensoriale. Grazie ai 200 QR code disseminati tra le pagine, il suo diario diventa un’avventura video-musicale interattiva lunga 90 giorni, come i numeri della Smorfia, ma anche un pamphlet appassionato in difesa della creatività e del diritto d’autore, in un mercato ormai dominato dalle grandi major del web. Le prossime presentazioni, finalmente dal vivo, si terranno il 24 maggio a Genova (Giardini Luzzati, ore 18) con l’introduzione di Guido Festinese, e il 28 maggio in occasione dell’Asti Film Festival, insieme alla proiezione del film Nothin’ At All di Matteo Malatesta dedicato (Italia, 2021), che documenta il ritorno del compositore all’attività concertistica nel 2019, dopo 35 anni di rarissime apparizione live, mai in assolo.

 

Tutto comincia dalla copertina. Non è uno scherzo ma la pura verità: le sedie rosse e vuote che campeggiano sulla cover sono quelle della Casa del Cinema di Roma che il 5 marzo 2020 ha ospitato la presentazione dell’album pre-apocalittico Fahrenheit 999 degli Scortilla, la band new wave fondata da Pivio 40 anni prima e sempre viva. Ultimo evento live del musicista prima del lockdown, ma anche ultimo in assoluto nella capitale. Da quella fatidica sera parte su FB la stesura del diario della resistenza. “Non avrei mai potuto pensare di perseverare con costanza giornaliera nella sua scrittura fino al fatidico giorno 90.” – ricorda l’autore – “Novanta giorni di quasi assoluta sospensione di una vita normale”. Eppure così è stato, mescolando giorno per giorno cose sciocche e cose serie, sogni, ricordi, storie e, soprattutto, canzoni.  Dal numero 1 (che per la Smorfia è l’italia) raccontato nella Povera Patria di Franco Battiato, alla paura che fa 90 con la profetica Fear Inoculum (‘paura di vaccinarsi’) dei Tool e la propiziatoria Fearless dei Pink Floyd. Tra citazioni e suggerimenti audiovisivi si alternano la Follia (22) di Vivaldi (e di Vangelis), e il sott’e’ncopp (69) pornografico di Tekashi 6ix9ine (rapper milionario in libertà vigilata), in cerca della “risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto” che è comunque 42 (dalla Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams). Al centro di tutto (ma pur sempre Ai confini della realtà, con elefanti e pesci blob) naturalmente c’è la musica, tutta o quasi: 55.

 

Pivio (Roberto Giacomo Pischiutta) è musicista e compositore più volte David di Donatello (anche quest’anno in cinquina) con molti altri premi all’attivo. Prossima uscita, l’atteso Diabolik dei Manetti Bros di cui firma la colonna sonora con Aldo De Scalzi. È presidente dell’Associazione Compositori Musica per Film (fondata insieme a Ennio Morricone) e membro del Consiglio di sorveglianza SIAE. Genovese, laureato in ingegneria, si trasferisce a Roma verso la fine degli anni ottanta, e insieme ad Aldo De Scalzi dà vita ad un lungo sodalizio artistico nel campo della musica da film. Ottenuta la notorietà internazionale con Hamam – Il bagno turco diretto da Ferzan Ozpetek, ha composto ad oggi oltre 150 colonne sonore sia per il cinema che per la televisione, collaborando con registi come Claudio Caligari, Giuliano Montaldo, Alessandro D’Alatri, Marco Risi, Cristina Comenicini, Enzo Monteleone o Alessandro Gassmann.

 

“Diario di (una) resistenza musicale ovvero come sono stato salvato dalla musica e la smorfia” 

di Pivio (2021, Pegasus Edition) Pagine: 201 ISBN: 978-88-7211-156-7 Prezzo: € 14,00 

 

www.pivioworks.com 

Ufficio stampa Marzia Spanu +39 335 6947068 info@marziaspanu.com

 

 

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Marzia Spanu

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