“DENISE” LA FIGLIA CHE NON SMETTEREMO DI CERCARE

UNA PRODUZIONE PALOMAR DOC

“DENISE”

LA FIGLIA CHE NON SMETTEREMO DI CERCARE

Per il ciclo “Nove Racconta” la serie in 4 puntate sulla scomparsa di Denise Pipitone

DA SABATO 12 MARZO ALLE 21:25 SUL NOVE

GIÀ DISPONIBILE IN ANTEPRIMA SU DISCOVERY+

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Il ciclo d’attualità Nove Racconta – reportage e inchieste del canale Nove sui casi di cronaca più rilevanti degli ultimi trent’anni – si impreziosisce di un’opera importante che ricostruisce la vicenda familiare e giudiziaria di uno dei casi di scomparsa di minore più noti e “sentiti” del nostro Paese. “DENISE” è la docu-serie in quattro puntate, prodotta da Palomar DOC per Discovery, diretta da Vittorio Moroni, scritta con Simona Dolce, incentrata sulla storia di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo, in prima tv sul Nove da sabato 12 marzo alle 21:25 e già disponibile in anteprima sulla piattaforma streaming discovery+.

Grazie a un poderoso lavoro di ricerca negli archivi locali, nazionali e internazionali, a materiali inediti ricavati dalle oltre 500mila pagine degli atti processuali ed emersi dagli archivi familiari, la serie di Vittorio Moroni svela l’intreccio tra crime e saga familiare di una storia che “è abitata da personaggi e conflitti talmente potenti da ricordare una tragedia greca, una tragedia greca che si celebra in una sorta di Truman show”, ha raccontato Moroni. La serie può contare, tra le altre, anche sulle interviste esclusive a Kevin Pipitone (fratello della piccola Denise), alla nonna Francesca, ai due padri Toni Pipitone e Piero Pulizzi.

“Mi sono avvicinato a questa storia con il timore di poter essere assordato dal fracasso roboante che la vicenda è ancora in grado di provocare… e mi sono convinto che narrare ancora una volta questa storia fosse importante, a condizione di ricavare uno spazio che ospitasse la moltitudine dei punti di vista antagonisti e che mi permettesse di restituire il riverbero interiore che questi avvenimenti e questi anni hanno generato nell’animo delle persone coinvolte” – ha dichiarato Moroni.

Mazara del Vallo, provincia di Trapani, 1° settembre 2004. In una mattina assolata di fine estate una bambina di quasi 4 anni gioca in strada col cuginetto mentre la nonna prepara il pranzo. Un gomitolo di strade poco trafficate e sicure, dove i bambini sono da sempre abituati a giocare all’aperto. Ma quella mattina accade l’impensabile. Un istante e Denise non c’è più. Dov’è finita? Com’è possibile che una bambina scompaia in pieno giorno e che nessuno veda nulla? E se qualcuno ha visto, perché tace da quasi 20 anni? E soprattutto, dov’è Denise? È viva o è morta?

La complessità del caso emerge fin da subito, quando la mamma Piera Maggio confessa che il padre biologico della piccola non è il marito ma il suo amante, che a sua volta ha una moglie e due figlie (allora) adolescenti. Due nuclei familiari che si fronteggiano tra segreti e gelosiefalsi avvistamenti in tutto il mondo, test del Dna, processi giudiziari e mediaticiindagini parallele, smentite, depistaggiintercettazioni e medium: questi gli elementi che hanno trasformato la dolorosa vicenda del rapimento di Denise in un mistero irrisolto che va avanti fino a oggi.

La serie Denise mostra anche il carosello mediatico che per quasi 20 anni, attraverso le tv, i giornali, i social italiani e stranieri, ha messo a nudo di fronte al grande pubblico i legami, i conflitti e i sentimenti intimi dei protagonisti, mamma Piera in primis. In un duello continuo, tra contraddizioni e chiaroscuri, per la ricerca di ciò che tutti vogliono trovare: la verità sul destino di Denise.

Ci siamo lanciati in questa ambiziosa avventura – dice il producer Antonio Badalamenti – certi che si potesse offrire al pubblico un punto di vista diverso da quello proposto per vent’anni dal cancan mediatico, esplorando in profondità un dramma che ha suscitato emozioni in un’intera nazione. Ci ha guidati la visione di un regista come Vittorio Moroni, co-autore assieme a Simona Dolce (già autrice di un libro di ambientazione siciliana “La battaglia delle bambine”), e con la complicità di Andrea Romeo, creative producer di Palomar DOC, reduce dal successo della serie Sanpa, e grazie alla preziosa esperienza del producer Marco Cingoli.” Il poderoso lavoro d’archivio è coordinato da Guglielmo Parisani e le musiche sono firmate da Mario Mariani. Una squadra imponente che ha lavorato negli ultimi dodici mesi coinvolgendo numerosi talenti dal direttore della fotografia Nunzio Gringeri – ai montatori Corrado Iuvara e Alessandra Carchedi, sotto la guida della Line Producer Chiara Budano.

 

Fondata da Carlo Degli Esposti nel 1986, Palomar è una delle società di produzione cinematografica e televisiva più affermate in Italia. Produce serie televisive, film e documentari, oltre a notiziari e programmi di intrattenimento, tra cui Piranhas, vincitore dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino 2019, e Hidden Away di Giorgio Diritti, vincitore dell’Orso d’Argento per il miglior attore alla Berlinale 2020. Nel 2019, Palomar ha stretto una partnership con il conglomerato mediatico francese Mediawan Group, e nel 2020 ha lanciato un’unità interamente dedicata ai documentari: Palomar DOC, guidata da Andrea Romeo come produttore creativo. Palomar DOC sviluppa e produce documentari seriali e one-off per la distribuzione in sala e su piattaforma.

 

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Beatrice Mariani beatrice_mariani@discovery.com Cell: +39 347 5072000

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