A scuola (Recensione di Catello Masullo)

 

(sinossi e credits da cinematografo.it)

 

ITALIA – 2003

 

Sinossi: Come e più che in altre scuole d’Italia, la scuola media ‘Nino Cortese di Napoli è territorio di scontro generazionale non solo fra alunni e professori, ma anche fra due modi diversi di pensare: il dialetto, la famiglia e le regole della strada da una parte, l’italiano, le leggi e l’educazione dall’altra.

  • Regia: 

Leonardo Di Costanzo

  • Altri titoli:

At School

  • Durata: 60′
  • Colore: C
  • Genere: DOCUMENTARIO
  • Specifiche tecniche: BETA DIGITAL (16/9)
  • Produzione: RICHARD COPANS PER LES FILMS D’ICI E CARLO CRESTO-DINA PER FANDANGO, INA, LA SEPT ARTE
  • Distribuzione: MINIMUM FAX

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  • NOTE

– PRESENTATO IN CONCORSO ALLA 60MA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA (2003) NELLA SEZIONE “NUOVI TERRITORI”.

 

Dalle note di regia: “In realtà l’evasione scolastica è un fenomeno molto rilevante. Proprio per arginarlo e combatterlo, la preside e gli insegnanti hanno deciso di non ricorrere più alle sospensioni, come misura disciplinare, che associate alle assenze continue, si traducono spesso, in abbandono di fatto. La decisione della preside mi è sembrata rilevatrice di una concezione del ruolo della scuola pubblica nella sua costruzione della società futura: essendo il mezzo principale di inclusione sociale non può escludere da essa i casi più difficili (neanche per affidarli a strutture parallele di recupero), perché verrebbe meno a una delle sue funzioni essenziali”.

Recensione di Catello Masullo: Questo breve documentario del 2003 è stato già all’epoca un mirabile esempio di quello che sarebbe poi stato riconosciuto come l’inconfondibile “Di Costanzo touch”. Occhio vigile, sguardo originale. La pazienza e l’arte di aspettare l’attimo che sorprende, che folgora. Una camera che viene percepita come invisibile (chissà quanto tempo e quanto girato è servito per ottenere questo effetto trasparenza). Il film presenta situazioni spassose. Con insegnanti che hanno dell’eroico. Ed una condizione sociale ed antropologica angosciante ed agghiacciante.  Da non perdere.  

Valutazione sintetica: 8