Top Gun: Maverick (Recensione di Catello Masullo)

Top Gun: Maverick (Recensione di Catello Masullo)

(credits e sinossi da cinematografo.it)

USA – 2020

 

Sinossi: Ambientato 34 anni dopo i fatti del primo film, la pellicola vede il leggendario capitano Pete “Maverick” Mitchell, nuovo istruttore di volo della scuola di piloti “Top Gun”, fare da mentore e guida a Bradley, figlio dello scomparso compagno di volo Goose, che cerca di diventare un aviatore come il padre.

  • Regia: 

Joseph Kosinski

  • Attori: 

Tom Cruise

– Maverick,

Miles Teller

– Bradley “Rooster” Bradshaw,

Val Kilmer

– Tom “Iceman” Kazinsky,

Jennifer Connelly

,

Glen Powell

,

Lewis Pullman

,

Ed Harris

,

Jon Hamm

·         Sceneggiatura: Christopher McQuarrie, Peter CraigJustin MarksEric Warren Singer

  • Altri titoli:

Top Gun 2

  • Colore: C
  • Genere: AZIONE
  • Specifiche tecniche: (1:2.39), 4K, 6K
  • Produzione: JERRY BRUCKHEIMER, DAVID ELLISON PER JERRY BRUCKHEIMER FILMS, PARAMOUNT PICTURES, SKYDANCE MEDIA
  • Distribuzione: EAGLE PICTURES
  • Data uscita 25 Maggio 2022
  • NOTE

– SEQUEL DEL FILM ‘TOP GUN’ (1986) DIRETTO DA TONY SCOTT.

– PRESENTATO IN ANTEPRIMA MONDIALE AL 75. FESTIVAL DI CANNES (2022).

Recensione di Catello Masullo: Tom Cruise è una leggenda del cinema. Ce ne fosse voluta ancora una dimostrazione, questo “Top Gun: Maverick” è la più plastica. Tre nomination all’Oscar per migliore attore protagonista (“Nato il 4 luglio” nell’89, “Jerry Maguire” nel ’96, “Magnolia” nel ’99), 55 premi vinti e 82 nominations.  “Solo” 49 film in 41 anni di carriera (con la sua capacità, quasi senza uguali, di garantire il ritorno degli investimenti, ne avrebbe potuto fare più del doppio). Sceglie con cura i “suoi” film. Li prepara in maniera maniacale. Da più di un quarto di secolo se li produce anche (dal primo “Mission Impossibile” del ‘96 in poi). Non usa mai controfigure, anche nelle sequenze più spericolate (cene sono state, e come). A 60 anni (58 quando ha girato questo ultimo film) ha una forma fisica da far invidia ai ventenni (ricordo un sapido articolo di Paolo Villaggio, che è stato per molti giorni vicino di camera in Hotel di Cruise e lo compativa (simpaticamente), perché si sottoponeva ad allenamenti inconcepibili per Villaggio, di almeno 3 ore di nuoto al giorno…). Cruise si circonda dei migliori professionisti per le sue opere, come lo sceneggiatore, premio Oscar, Christopher McQuarrie, qui anche in veste di co-produttore, che aveva già scritto gli ultimi due film della fortunatissima saga “Mission Impossible”, nel 2015 e 2018, ha scritto i prossimi due, in uscita nel 2023 e 2024, e scritto anche il film in costruzione con Tom Cruise, “Space X Project”. Ed era stato sceneggiatore e/o produttore per precedenti film con Cruise, “Edge of Tomorrow” nel 2014 e “Operazione Valchiria” nel 2018. Lo stesso regista di questo “Top Gun: Maverick”, Joseph Kosinski, è di fiducia del protagonista, avendolo già diretto nel 2013 in “Oblivion”. A 34 anni di distanza dal primo “Top Gun” (1986), un film diventato un mito iconico per intere generazioni, era una bella sfida confrontarsi con quel modello. Non per Tom Cruise, ovviamente. Che continua a vincere tutte le sfide che pone a sé stesso, portando ogni volta l’asticella un po’ più in alto. Il film è pronto dal 2020. Messo in freezer per la serrata pandemica delle sale. Grazie ancora una volta alla ferrea volontà di Cruise, che ha dichiarato di fare film esclusivamente per il grande schermo. Come dargli torto. Provate a vedere questo film su un pc o una tv. Gli togliete il 50% della adrenalina, della spettacolarità. In definitiva, della emozione. In sala il film mantiene tutte le promesse. Nessun fan ne sarà deluso. Ed anche i ragazzi di oggi, che del ”Top Gun” dell’86 non sospettano nemmeno l’esistenza, ne saranno conquistati (non che i “vecchietti” come me non lo saranno ugualmente…). Non poteva essere altrimenti, un film che rasenta la perfezione tecnica in ogni comparto, attori meravigliosi, sceneggiatura di ferro, tensione sempre elevatissima (le due ore e passa volano, non vi verrà mai di guardare l’orologio…), ironia mescolata ad una giusta dose di amarezza per un antico, mai sopito, senso di colpa, sentimenti a piene mani (trova posto un bel ritorno di fiamma con una splendida Jennifer Connelly), atmosfere trascinanti, ma anche deliziosamente crepuscolari. Da non perdere.

Valutazione sintetica: 7.5