Babycall, recensione di Riccardo Rosati

Babycall

 

Un babycall è un minuscolo telefono senza fili che in questo caso è rivelatore di strane voci provenienti dal mondo dei morti; come se ne accorge presto Anna, dopo averlo acquistato ed essersi rifugiata in un anonimo condominio nella città di Oslo. La donna protegge il figlio Anders dagli artigli dell’inconoscibile predominio del male che entra prepotentemente nelle loro vite.

La CG Home Video propone al pubblico italiano questo esempio di horror scandinavo. Un film che lascia trasparire benissimo la “freddezza”, e ci riferiamo non solo a quella ambientale, di queste società. Ottima la qualità video, dove si percepiscono bene i colori grigi, quasi lunari, di questi luoghi. Sarebbe stato interessante, oltre che al trailer presente nel DVD, magari avere qualche extra in più. Tuttavia, un buon prodotto, anche se non un capolavoro, consigliabile agli amanti del genere.

Riccardo Rosati