IL SAPORE DELLA FELICITÀ (Recensione di Catello Masullo)

  • IL SAPORE DELLA FELICITÀ (Recensione di Catello Masullo)

(credits e sinossi da cinematografo.it)

 

 

  • IL SAPORE DELLA FELICITÀ

Umami

FRANCIA, GIAPPONE 2022

Sinossi: Dopo aver sfiorato la morte, lo chef migliore di Francia si lancia alla ricerca del sapore massimo che ha confuso la sua vita dal momento in cui fu battuto, da giovane, da una scodella di noodles di un cuoco giapponese.

Regia: Slony Sow

Attori: Gérard Depardieu – Gabriel Carvin, Sandrine Bonnaire – Louise Carvin, Pierre Richard – Rufus, Rod Paradot – Nino Carvin, Bastien Bouillon – Jean Carvin, Kyozo Nagatsuka – Tetsuichi Morita, Eriko Takeda – Fumi Morita, Kyôko Koizumi – Taya, You – Noriko

Sceneggiatura: Slony Sow

Fotografia: Denis Luigi

Musiche: Frédéric HolyszewskiSugizo

Montaggio: Slony Sow

Scenografia: Slony Sow

Durata: 92

Colore: C

Genere: COMMEDIA DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 2.35:1

Produzione: LUCAS OLIVER-FROST, SLONY SOW, JEAN-MAURICE BELAYCHE, EVELYNE INUZUKA

Distribuzione: WANTED CINEMA

Data uscita: 2023-08-31

Recensione di Catello Masullo: Il titolo originale del film è “Umami”, si tratta del nome giapponese dato ad un sapore misterioso che non è compreso tra i quattro sapori classici, l’aspro, l’amaro, il dolce e il salato. L’umami fu codificato la prima volta nel 1908 dal giapponese Kikunae Ikeda come un quinto sapore mai prima descritto. Il film parte proprio da questo sapore, che ha costituito l’unica, bruciante sconfitta dello chef tristellato Depardieu, 40 anni prima, ad una gara di cucina, da parte di uno sconosciuto cuoco giapponese che aveva usato quel sapore per degli spaghetti in brodo. Quella sconfitta, apparentemente dimenticata, è in effetti la causa recondita del malessere, della insoddisfazione permanente nella vita, pur densa di successi, del protagonista. E che lo porta, dopo un malore che lo ha portato molto vicino alla morte, ad andare in Giappone alla ricerca di quel cuoco che lo aveva sconfitto. È curioso notare che si tratta del viaggio inverso rispetto a quello dell’opera prima di Slony Sow , “Parisiennes”, del 2015. In quel film una giovane scrittrice (interpretata da Eriko Takeda) viaggiava dal Giappone alla Francia. La stessa attrice è presente in questo ultimo film, “Il Sapore della Felicità”, nel ruolo della nipote del cuoco Giapponese, ed era stata interprete, assieme allo stesso Depardieu,  in un cortometraggio di Sow, del 2011, “Genouille d’Hiver”. “Il Sapore della Felicità” è un vero film d’autore, in cui Slony Sow  ricopre i molteplici ruoli di regista, sceneggiatore, montatore, scenografo e produttore. Un film delizioso, denso di sentimenti, sentori e poesia. Con momenti da antologia del cinema, come quello delle caramelle fatte da una nana, straordinario. Un film che può avere vari livelli di lettura e che tratta temi alti e delicati come il revenge porn, la depressione, il ruolo della rete e dei social nella vita quotidiana, il ruolo degli influencer. Un film che è soprattutto un esempio meraviglioso di “cinema cinema”, un trionfo di sapori, di ricette  e di filosofia per vivere bene ed a lungo (anche grazie ai buoni film). Assolutamente imperdibile.

Valutazione sintetica: 9