CENTO DOMENICHE, (Recensione di Catello Masullo)

  • CENTO DOMENICHE, (Recensione di Catello Masullo)

(credits e sinossi da cinematografo.it)

 

 

  • CENTO DOMENICHE

ITALIA 2023

Sinossi: Antonio, ex operaio di un cantiere nautico, conduce una vita mite e tranquilla: gioca a bocce con gli amici, si prende cura della madre anziana, ha una ex moglie con cui è in ottimi rapporti ed Emilia, la sua unica e amatissima figlia. Quando Emilia un giorno gli annuncia che ha deciso di sposarsi, Antonio è colmo di gioia, può finalmente coronare il suo sogno regalandole il ricevimento che insieme hanno sempre sognato potendo contare sui risparmi di una vita. La banca di cui è da sempre cliente sembra però nascondere qualcosa, i dipendenti sono all’improvviso sfuggenti e il direttore cambia inspiegabilmente di continuo. L’impresa di pagare il matrimonio di sua figlia si rivelerà sempre più ardua e Antonio scoprirà, suo malgrado, che chi custodisce i nostri tesori non sempre custodisce anche i nostri sogni.

Regia: Antonio Albanese

Attori: Antonio Albanese – Antonio, Liliana Bottone – Emilia, Sandra CeccarelliMaurizio DonadoniGiulia Lazzarini – madre di Antonio, Bebo StortiElio De CapitaniDonatella Bartoli – Egle

Sceneggiatura: Antonio AlbanesePiero Guerrera

Fotografia: Roberto Forza

Musiche: Giovanni Sollima

Montaggio: Davide Miele

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: CARLO DEGLI ESPOSTI, NICOLA SERRA PER PALOMAR, VISION DISTRIBUTION

Distribuzione: VISION DISTRIBUTION

Data uscita: 2023-11-23

TRAILER

NOTE

– XVIII FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2023) SEZIONE GRAND PUBLIC

Recensione di Catello Masullo: Antonio Albanese è attore superlativo, ma non solo. Ogni volta che si è messo anche dietro la macchina da presa, oltre che davanti, ha sempre ottenuto eccellenti risultati. Ma con questo film si è superato. Si tratta forse del suo film più sentito, più impegnato, più accorato. Un film coraggioso, necessario, su un argomento di scottante attualità e dall’impatto sociale devastante su vasti strati di popolazione, i milioni di persone che tirano avanti la carretta del nostro paese, che si fidano delle loro banche e che firmano in buona fede quello che gli sottopongono (della serie ognuno deve fare il suo mestiere). Interpretazioni di livello, su tutte, al solito, quella dello stesso Albanese.  Da non perdere.

Curiosità, ho chiesto al regista: “Antonio, forse non c’eri alla proiezione stampa, ma c’è stato un applauso a scena aperta, cosa rara, quando gridi al nuovo malcapitato direttore della banca: “siete anche voi complici, siete dei criminali e dei vigliacchi!”. Segno che hai colto un nerbo scoperto nel pubblico, tu che sei campione assoluto di linguaggio del corpo, hai sentito in questa scena che ti dovevi affidare di più al linguaggio verbale per raggiungere la massima efficacia?”. Questa la risposta di Antonio Albanese: “no, la combinazione corpo e parola c’è sempre. È stata una scena moto dolorosa. Interpretavo un uomo sudi giri. Non è un dialogo sereno. C’è un pizzico di vero. È stata una scena faticosa. volevo rispettare quel dolore. Per questo dovevo trovare la verità, con il corpo, la tensione, la voce. è una frase potente. Come l’altra che io amo, quando alla sua amante dice: “finiremo tutti in fondo ad un fondo”. Frase tragicamente comica. In una situazione di competizione con lei ed il marito di lei. Questo film lo abbiamo realizzato grazie alla produzione, ma anche agli attori ed alle attrici che hanno umanamente accettato questa sfida. questa giovane donna al suo primo film, ma tutti. Ci siamo ritrovati più volte a parlarne. Ho chiesto la estrema verità. Sono felicissimo di aver lavorato con attori così bravi”.

 

 

Valutazione sintetica: 7.5/8