ENEA, RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA

ENEA, RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA

(credits e sinossi da: https://www.labiennale.org/it/cinema/2023/fuori-concorso/vivants)

ENEA

Venezia 80 Concorso

 

Regia: Pietro Castellitto
Produzione: The Apartment Pictures (Lorenzo Mieli), Vision Distribution

(Massimiliano Orfei), Frenesy Film Company (Luca Guadagnino),

Giovane Film

Durata: 117’
Lingua: Italiano
Paesi: Italia
Interpreti: Pietro Castellitto, Giorgio Quarzo Guarascio, Benedetta Porcaroli,

Chiara Noschese, Giorgio Montanini, Adamo Dionisi,

Matteo Branciamore, Cesare Castellitto e con Sergio Castellitto

Sceneggiatura: Pietro Castellitto
Fotografia: Radek Ladczuk
Montaggio: Gianluca Scarpa
Scenografia: Massimiliano Nocente
Costumi: Andrea Cavalletto
Musica: Niccolò Contessa
Suono: Alessandro Palmerini
Effetti visivi: Stefano Leoni (Effetti Digitali Italiani)

 

SINOSSI

Enea rincorre il mito che porta nel nome: lo fa per sentirsi vivo in un’epoca morta e decadente. Lo fa assieme a Valentino, aviatore appena battezzato. I due, oltre allo spaccio e alle feste, condividono la giovinezza. Amici da sempre, vittime e artefici di un mondo corrotto, ma mossi da una vitalità incorruttibile. Oltre i confini delle regole, dall’altra parte della morale, c’è un mare pieno di umanità e simboli da scoprire. Enea e Valentino ci voleranno sopra fino alle più estreme conseguenze. Tuttavia, droga e malavita sono l’ombra invisibile di una storia che parla d’altro: un padre malinconico, un fratello che litiga a scuola, una madre sconfitta dall’amore e una ragazza bellissima, un lieto fine e una lieta morte, una palma che cade su un mondo di vetro. È in mezzo alle crepe della quotidianità che l’avventura di Enea e Valentino lentamente si assolve. Un’avventura che agli altri apparirà criminale, ma che per loro è, e sarà, prima di tutto, un’avventura d’amicizia e d’amore.

COMMENTO DEL REGISTA

Enea è un gangster movie senza la parte gangster. Una storia di genere senza il genere. La componente criminale del film viaggia silenziosa su un binario nascosto, e sopraggiunge improvvisa nelle fessure dei rapporti quotidiani, sconvolgendo i protagonisti ignari. L’idea era quella di creare una narrazione in cui il punto di vista dello spettatore combaciasse con quello di chi subisce il narcotraffico: all’improvviso si può vincere e all’improvviso si può morire, e nessuno saprà mai il perché. I protagonisti sono mossi dal mistero della giovinezza. Non fanno quello che fanno né per i soldi né per il potere, ma forse per vitalità, per testare il cuore, per capire fino a che punto ci si possa sentire vivi oggi, all’alba di questo nuovo millennio, saturo di guerre raccontate e di attentati soltanto visti.

PRODUZIONE/DISTRIBUZIONE

PRODUZIONE 1: Lorenzo Mieli – The Apartment Pictures
Via Nicotera, 29
00195 – Roma, Italia
Tel. +39 0608240212
infota@theapartment.it

PRODUZIONE 2: Massimiliano Orfei – Vision Distribution
Via Po, 12
00198 – Roma, Italia
Tel. +39 0699585100
info@visiondistribution.it

PRODUZIONE 3: Luca Guadagnino – Frenesy Film Company
Via Bianca Maria, 28
20129 – Milano, Italia
Tel. +39 3914367782
g.albanesi@frenesyfilm.com

ALTRE COPRODUZIONI: Giovane Film
Via Trastevere, 141
00153 – Roma, Italia
giovanefilm@gmail.com

DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE: Catia Rossi – Vision Distribution
Via Po, 12
00198 – Roma, Italia
Tel. +39 06 995851
Mob. +39 3465125862
catia.rossi@visiondistribution.it

DISTRIBUZIONE ITALIANA: Laura Mirabella – Vision Distribution
Via Po, 12
00198 – Roma, Italia
Tel. +39 0699585100
laura.mirabella@visiondistribution.it

UFFICIO STAMPA: Claudia Tomassini, Paola Schettino Nobile – Claudia Tomassini and Associates
Saarbrucker Str. 24, Haus B, 2.OG
10405 – Berlin, Germany
Tel. +49 3044340606
Mob. +49 1732055794
press@claudiatomassini.com
paola@claudiatomassini.com

UFFICIO STAMPA ITALIANA: Marinella Di Rosa – Vision Distribution
Tel. +39 3357612295
marinella.dirosa@visiondistribution.it

 

Recensione di Rossella Pozza: Pietro Castellitto è alla sua opera seconda, per la quale ha coinvolto come attori anche il padre Sergio ed il fratello minore Cesare. Quando ha chiamato il padre Sergio all’una di notte per proporgli la parte, si è sentito rispondere: “vaffanculo, sto dormendo!”, secondo Pietro Castellitto era un si. E così è stato. E si tratta del centesimo film da attore di Sergio Castellitto. Un numero da cabala, da segno del destino. Pietro Castellitto conferma talento cinematografico cromosomico, originalità, padronanza del mezzo espressivo, notevole capacità nella direzione degli attori, compreso sé stesso. Per contro il film dà l’impressione di restare in superficie su più di un tema, senza la capacità o la volontà di approfondirli, e a tratti una certa discontinuità, quindi procedendo a salti. In ogni caso interessante.

Valutazione sintetica: 7