L’ACQUARIO FESTIVAL TULIPANI DI SERA NERA 2025 RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

L’ACQUARIO FESTIVAL TULIPANI DI SERA NERA 2025 RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

TITOLO L’ACQUARIO
DURATA 14’
DATA DI REALIZZAZIONE 2024
REGIA GIANLUCA ZONTA
GENERE COMMEDIA
PRODUZIONE CAPETOWN
PRODUTTORE INDIPENDENTE
NAZIONALITÀ PRODUTTORE ITALIANA
REGIONE CORTOMETRAGGIO EMILIA-ROMAGNA
OPERA PRIMA NO
LINGUA ORIGINALE ITALIANO
COLORE COLORI
SCENEGGIATURA ALESSANDRO SALENTINO, GIANLUCA ZONTA
SOGGETTO ALESSANDRO SALENTINO, GIANLUCA ZONTA
TEMATICA DEL CORTO SOCIETA’ E TECNOLOGIA
SINOSSI Vincenzo è al primo appuntamento con Sara, non sa bene cosa fare e chiede aiuto a Chat-AIT, un’applicazione basata

sull’intelligenza artificiale, che gli suggerisce le cose da dire.

Tra i due nasce una storia e decidono quindi di organizzare un appuntamento al buio per i rispettivi migliori amici, Marco e Alice, consigliando ad entrambi di usare Chat-AIT.

 

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Scritto, a quattro mani con Alessandro Salentino, e diretto da Gianluca Zonta, laureato in Informatica e in DAMS Cinema; ha frequentato il Master in Sceneggiatura “Carlo Mazzacurati”. Nel 2009 realizza la prima serie web italiana “COPS”. Nel 2015 è finalista al Premio Solinas con la sceneggiatura del film “Teresa, Luisa e la #NotteRosa”. Dirige numerosi cortometraggi tra i quali “Pizza Boy” (2019) presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione “Alice nella città” e vincitore di oltre 50 premi in festival italiani e internazionali; “Diritto di Voto” (2021) una storia di politica e fantascienza vincitore dei festival di Elche e Galacticat in Spagna e “L’Acquario” (2024) una storia che parla d’amore e intelligenza artificiale presentato in anteprima al festival Cortinametraggio dove vince il premio della giuria tecnica e il premio del pubblico, ha poi continuato a riscuotere meritati riconoscimenti. Affronta un tema di sempre più scottante attualità: l’invadenza della intelligenza artificiale in tutti i campi della nostra quotidianità, fino a condizionare perfino i nostri comportamenti e le nostre azioni. Con un sapiente uso dell’ironia, del sarcasmo e del paradosso (fino a rasentare il grottesco) il film critica gli eccessi dell’accettazione fideistica ed acritica dei risultati dell’applicazione delle Intelligenza Artificiale, proponendo anche utili anticorpi. Eccellenti interpretazioni e confezione.

 

VALUTAZIONE SINTETICA: 8