Diversi esponenti del cinema italiano hanno firmato una lettera aperta indirizzata al Ministro della Cultura Alessandro Giuli e ai Sottosegretari Lucia Borgonzoni e Gianmarco Mazzi in cui denunciano la crisi del settore, peggiorata negli ultimi due anni a causa della riforma del tax credit che ha colpito soprattutto le produzioni indipendenti.
La lettera, che chiede al Ministro di incontrare i rappresentanti di attori, registi e tecnici per ascoltare le loro richieste, arriva in risposta alle dichiarazioni del Ministro Giuli degli scorsi giorni, fatte dopo le critiche ricevute da Elio Germano e Pupi Avati all’ultima edizione dei David di Donatello. Mentre Avati ha definito l’idea del “Cinema Revolution” – che permette di vedere tutti i film italiani a tre euro durante l’estate – “carina” ma non sufficiente, e auspicato un incontro tra la segretaria del PD Elly Schlein e la premier Giorgia Meloni sul tema, Germano ha accusato il Ministero di essere direttamente responsabile della situazione: “Il cinema è davvero in crisi e riteniamo che il Ministero della Cultura abbia una grossa responsabilità in questo. Sentirci dire che tutto va bene, e per di più in un modo così bizzarro, è stato per me molto fastidioso. Piuttosto che piazzare i loro uomini come fanno i clan nei posti chiave, si preoccupassero davvero di fare il bene della nostra comunità mettendo le persone competenti nei posti giusti e incontrando i rappresentanti di categoria per risolvere davvero i problemi”.
“C’è una minoranza rumorosa che si impadronisce perfino dei più alti luoghi delle istituzioni italiane, il Quirinale, per cianciare in solitudine: mi riferisco a Elio Germano” ha replicato Giuli, sostenendo di aver “fatto del Mic il ministero del popolo della Cultura, facendo uscire la cultura dalle stanze polverose dei salotti”, e di stare “governando la cultura veramente da patrioti”. Ha poi aggiunto che la riforma del tax credit è stata “il frutto di una denuncia dei protagonisti dell’industria culturale del cinema che hanno detto: intervenite, basta con rendite e privilegi”.
Di seguito la lettera completa e la lista dei firmatari.
Al Ministro della Cultura, On. Alessandro Giuli,
Ai Sottosegretari Lucia Borgonzoni e Gianmarco Mazzi.
La situazione lavorativa e produttiva del cinema italiano è indubbiamente in crisi. Negli ultimi due anni il quadro di complessiva incertezza normativa e i ritardi, generati in primis dall’operato del Governo nella gestione della riforma del Tax credit, hanno causato una crisi di sistema che ha colpito molte produzioni, soprattutto le più piccole e indipendenti, e ha lasciato senza lavoro centinaia di lavoratrici e lavoratori, a cui manca anche un sostegno al reddito per il 2025 e un sussidio di recupero salariale e contributivo per il 2024.
Una crisi che rischia inoltre di togliere creatività, autonomia e innovazione a tutto il settore, privandolo della possibilità di competere culturalmente ed economicamente a livello internazionale.
L’auspicata prossima pubblicazione della versione definitiva del decreto correttivo Tax credit è una prima risposta, ma incompleta e insufficiente.
Riteniamo che sia necessario attivare iniziative ben più ampie e rilevanti, come ad esempio ha chiesto Pupi Avati durante la cerimonia dei David di Donatello.
La cultura e la democrazia italiana non possono essere piegate ad interessi di parte, ma vanno tutelate e arricchite con rispetto delle competenze, delle professionalità, delle regole costituzionali e dei diritti di tutti e tutte.
Chiediamo che il Ministero incontri quanto prima le associazioni che uniscono e rappresentano attori, autori e tecnici ascoltando le richieste urgenti che da mesi promuovono.
E chiediamo che si fermino invece le polemiche pretestuose e gli attacchi inaccettabili a chi democraticamente ha mosso critiche all’operato del Ministero, come il nostro collega Elio Germano e la nostra collega Geppi Cucciari, ai quali va tutta la nostra solidarietà.
Cordiali saluti.
(seguono firme in ordine alfabetico)
Francesco Acquaroli,
Gianni Amelio,
Elisa Amoruso,
Francesca Archibugi,
Luca Argentero,
Giuseppe Battiston,
Marco Bellocchio,
Sonia Bergamasco,
Paolo Borraccetti,
Sara Bosi,
Margherita Buy,
Paolo Calabresi,
Roberto Citran,
Francesca Comencini,
Cristina Comencini,
Paola Cortellesi,
Saverio Costanzo,
Ivan Cotroneo,
Damiano D’Innocenzo,
Fabio D’Innocenzo,
Antonietta De Lillo,
Francesca De Martini,
Maura Delpero,
Francesco Di Leva,
Pia Engleberth,
Pierfrancesco Favino,
Margherita Ferri,
Anna Ferzetti,
Beppe Fiorello,
Anna Foglietta,
Michelangelo Frammartino,
Matteo Garrone,
Paolo Genovese,
Adriano Giannini,
Fabrizio Gifuni,
Daniela Giordano,
Claudio Giovannesi,
Valeria Golino,
Nicole Grimaudo,
Lino Guanciale,
Edoardo Leo,
Stefano Lodovichi,
Milena Mancini,
Pietro Marcello,
Vinicio Marchioni,
Mario Martone,
Valerio Mastandrea,
Riccardo Milani,
Roberto Minervini,
Luca Miniero,
Gabriel Montesi,
Nanni Moretti,
Valerio Morigi,
Susanna Nicchiarelli,
Filippo Nigro,
Jacopo Olmo Antinori,
Ferzan Ozpetek,
Andrea Pennacchi,
Marco Pettenello,
Paolo Pierobon,
Alessandro Preziosi,
Vittoria Puccini,
Edoardo Purgatori,
Paola Randi,
Maddalena Ravagli,
Rolando Ravello,
Anne Riitta Ciccone,
Michele Riondino,
Alba Rohrwacher,
Gianfranco Rosi,
Stefano Rulli,
Gabriele Salvatores,
Claudio Santamaria,
Lunetta Savino,
Vanessa Scalera,
Riccardo Scamarcio,
Andrea Segre,
Pietro Sermonti,
Toni Servillo,
Carla Signoris,
Marco Simon Puccioni,
Valeria Solarino,
Paolo Sorrentino,
Simone Spada,
Giuseppe Tornatore,
Cinzia TH Torrini,
Massimo Torre,
Jasmine Trinca,
Romana Maggiora Vergano,
Giovanni Veronesi,
Paolo Virzì,
Giselda Volodi,
Monica Zapelli,
Luca Zingaretti.