ROMA XIV (2019) : Il meglio deve ancora venire   (Recensione di Rossella Pozza)

ROMA XIV (2019) : Il meglio deve ancora venire   (Recensione di Rossella Pozza)

(credits e sinossi da cinematografo.it)

Il meglio deve ancora venire

Le meilleur reste à venir

FRANCIA – 2019

 

  • Regia: 

Alexandre de La Patellière, Matthieu Delaporte

  • Attori: 

Martina Garcia

– Lucia,

Fabrice Luchini

– Arthur,

Thierry Godard

– Actor,

Patrick Bruel

– César,

Zineb Triki

– Actress,

Lilou Fogli

– Actress,

Pascale Arbillot

– Actress

NOTE

– PRESENTATO ALLA XIV EDIZIONE DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2019) | SELEZIONE UFFICIALE

Recensione di Rossella Pozza:

Un altro grande film francese alla 14esima Festa di Roma. Una commedia degli equivoci progettata nei più minimi dettagli da due scrittori/registi di provata perizia, i francesi Alexandre de la Patellière e Matthieu Delaporte, che avevano già ottenuto un successo planetario con “Cena tra amici”del 2012.  Il film viaggia su binari classici, con dialoghi e gag sopraffini. Che sono valorizzati da due mattatori come Fabrice Luchini e Patrick Bruel, che valgono da soli il prezzo del biglietto. La grande originalità del film consiste nel fatto che mai il tema sensibile della malattia e della morte sono stati trattati con il tono della commedia più divertente e comica. Il terreno era scivoloso. Ma i due autori riescono a mantenere un miracoloso equilibrio. Che porta alla totale riuscita del film, che fa ridere e fa commuovere, diverte ed appassiona, interessa e fa riflettere. Da non perdere.

Curiosità. Catello  Masullo ha chiesto ai registi: “Quando i registi sono due c’e’ sempre la curiosità del cronista sul come si lavora in  due. Vi dividete i compiti, siete intercambiabili? “. Questa la risposta di Matthieu Delaporte : “non ci dividiamo i compiti,  cominciamo a lavorare ognuno per conto suo . Sono anni che lavoriamo assieme. Passiamo ore a riflettere su come gireremo. Mesi. Abbiamo cominciato a chiederci come lo specifichiamo. Miliardi di domande durante la scrittura e durante la preparazione. Quando siamo sul set siamo già pronti. Sul set non abbiamo ruoli fissi. Lavoriamo molto a monte per non avere esitazioni sul set. Il vantaggio di essere due e che ci completiamo”.  E’ poi intervenuto anche l’altro regista Alexandre de La Patellière : “il nostro primo mestiere e’ scrivere. Siamo soprattutto sceneggiatori, passiamo molto tempo a scrivere, pensiamo sempre che le cose siano un po’ ingessate. Abbiamo voglia di fare entrare la vita sul set. Ci sono due uomini che sono molto intimi. Il fatto di essere in due … passiamo la vita a convincerci l’un l’altro e arriviamo pronti sul set. In effetti in due siamo un po’ un disturbo per gli attori, che a volte si trovano in difficoltà quando vedono che siamo in due. Non c’e’ la divisione di compiti, ma lavoriamo come se fossimo un gruppo,  nel quale si inseriscono anche gli attori”.

Valutazione sintetica : 7.5/8