La rivincita (RECENSIONE DI CATELLO MASULLO)

 

La rivincita (RECENSIONE DI CATELLO MASULLO)

ITALIA – 2019

L’esproprio di un terreno in cambio di un risarcimento irrisorio. Il sogno di poter avere un figlio. Iniziano così le rocambolesche disavventure economiche e familiari di due fratelli, Vincenzo e Sabino, e delle loro mogli, Maja e Angela. Non avendo altra scelta a disposizione, i due fratelli finiscono in mano al malaffare. Per poter sanare i debiti i e assecondare il desiderio di maternità della moglie Maja, Vincenzo si infila in un strada a cui nessuno, in un paese normale, dovrebbe avere accesso. Anche Sabino e sua moglie sono in grande difficoltà con un figlio da crescere. Ma la forza del loro legame familiare li spinge a non arrendersi e ad andare avanti in una lotta per la sopravvivenza, sapendo che esiste sempre la rivincita contro la “porca miseria”…

  • Regia: 

Leo Muscato

  • Attori: 

Michele Venitucci

– Sabino,

Michele Cipriani

– Vincenzo,

Deniz Ozdogan

– Maja,

Sara Putignano

– Angela,

Francesco De Vito

– Comandante Villa,

Franco Ferrante

– Pasquale,

Domenico Fortunato

– Natale

NOTE

– REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE LAZIO-FONDO REGIONALE PER IL CINEMA E L’AUDIOVISIVO, CON IL CONTRIBUTO DI REGIONE PUGLIA – UNIONE EUROPEA-POR PUGLIA 2014-2020, FONDAZIONE APULIA FILM COMMISSION.

– DISPONIBILE IN ESCLUSIVA SU RAIPLAY, DAL 4 GIUGNO 2020.

(RECENSIONE DI CATELLO MASULLO ): Esordio alla regia cinematografica di Leo Muscato, che proviene da una solidissima carriera di regista teatrale e lirico, con prestigiosissimi riconoscimenti : vincitore nel 2007 del premio della critica come miglior regista di prosa, nel 2012 il premio Abbiati come miglior regista lirico e nel 2016 l’International Opera Awards – Opera Star come migliore regista.  Finalmente un’opera prima italiana in cui le recitazioni sono superlative. Grazie alla applicazione del metodo inglese. Attori tutti di solida carriera teatrale, preparazione del film di tipo teatrale, con molte prove, studio collettivo approfondito dei personaggi, con rapporto creativo tra regista ed interpreti. La storia ha origine da un incontro tra il regista e l’autore del testo originario, Michele Santeramo, qui anche co-sceneggiatore, in collaborazione con il regista stesso. Il testo era stato già portato in teatro da Muscato nel 2013 e anche questa particolarità gli ha consentito una padronanza totale della storia, in tutti gli aspetti, nessuno escluso. I personaggi sono degli archetipi, delle metafore. Della condizione umana che e’ molto più diffusa nel nostro paese di quanto si possa immaginare. Di persone sempre sul baratro dell’abisso della povertà assoluta, in perenne lotta per la sopravvivenza, per ottenere le cose più elementari e basilari, ma ancorate a valori morali incrollabili che permettono loro di non cedere alle tentazioni della illegalità e della delinquenza.  Personaggi dotati di fortissima umanità, quando si e’ poveri, per restare umani occorre essere dotati di sentimenti inscalfibili. Un film solido, originale. Che parte lentamente e conquista l;attenzione dello spettatore a poco a poco, e non la molla più.

Curiosità : anche questo film, come Magari, esordio alla regia di Ginevra Elkan, fa parte del pacchetto di film che escono non in sala, a causa della perdurante chiusura causa pandemia, ma sulla piattaforma Ray play, in forma gratuita.

Valutazione sintetica : 7