J’ADOR (Recensione di Catello Masullo )

 

J’ADOR (Recensione di Catello Masullo )

Sinossi e credits da https://www.fondazionecsc.it/anche-questanno-centro-sperimentale-di-cinematografia-e-csc-production-sono-presenti-alla-settimana-internazionale-della-critica-prestigiosa-sezione-collaterale-della-mostra-di-venezia-la-sic-ha-s/

J’ADOR
A film by Simone Bozzelli

Italy 2020 – Fiction – Digital 2K – 1:66.1- 5.1 – O.V. Ita – Eng. Subt. – 16’00”

Produced by Centro Sperimentale di Cinematografia Production

cast CLAUDIO SEGALUSCIO, FEDERICO MAJORANA

story and screenplay TOMMASO FAVAGROSSA, SIMONE BOZZELLI cinematography CALLUM BEGLEY

editing CHRISTIAN MARSIGLIA

production design DAVIDE ALBERTO GRAMEGNA, ANGELICA MORELLI

costume design GIUSEPPE AMADIO

music LILLO MORREALE

sound TERESA SCARCIA

boom operators FRANCESCO MURARO, BEATRICE MELE

sound editing FRANCESCO MAURO

mix GIULIO CONVERSI

line producers CAMILLA GAZZOLA, ISABELLA GOMATO

 

Sinossi : Roma. Claudio ha quindici anni e qualcuno gli sta scrivendo in fronte “J’ador” perché profuma come una femminuccia. È Lauro, il leader diciottenne di un gruppo di ragazzi che dicono di essere fascisti e fanno un sacco di cose per un partito di estrema destra. Claudio vuole andare con loro alla “cena” in sezione, ma alla cena si va solo se si fa parte del gruppo, e le femminucce non ci entrano. Se vuole ottenere ciò che desidera, in un pomeriggio, Claudio deve perdere il suo profumo da ragazzino e imparare ad odorare come un uomo.

(RECENSIONE DI CATELLO MASULLO ): Anche quest’anno Centro Sperimentale di Cinematografia e CSC Production sono presenti alla Settimana Internazionale della Critica, prestigiosa sezione collaterale della Mostra di Venezia. La SIC ha selezionato il corto “J’ador” di Simone Bozzelli, esercitazione di secondo anno. Bozzelli era già stato selezionato lo scorso anno nella stessa sezione con il suo corto precedente, “Amateur”. “J’ador” racconta un vero e proprio rito di iniziazione, lungo il corso di una giornata di un adolescente che deve smettere di essere un “ragazzino” per poter entrare in un gruppo di ragazzi più grandi che si dichiarano di estrema destra.  Il corto e’ girato con una gia’ matura padronanza del mezzo espressivo. Con una buona direzione dei giovani attori, che risultano credibili. Sentiremo ancora parlare di Simone Bozzelli.

Valutazione sintetica : 7