La vita che verrà – Herself RECENSIONE DI ANNA PICCINI

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 15 / 25 OTTOBRE 2020

(Sinossi e credits da cinematografo.it)

Alice nella città

La vita che verrà – Herself RECENSIONE DI ANNA PICCINI

Herself

IRLANDA, GRAN BRETAGNA – 2020

Sinossi : Dopo tanto tempo, Sandra trova finalmente il coraggio di fuggire con le sue due figlie da un marito violento. In lotta contro una società che sembra non poterla proteggere e con l’obiettivo di creare un ambiente accogliente per le bambine, decide di costruire da sola una casa tutta per loro. Non tutto andrà bene ma durante l’impresa troverà la forza di ricostruire la sua vita e riscoprirà se stessa, anche grazie all’appoggio di un gruppo di persone disposte ad aiutarla e a darle sostegno.  Per Sandra e le sue figlie la nuova vita che verrà per fortuna non sarà mai più come quella di prima.

  • Regia:

Phyllida Lloyd

  • Attori:

Clare Dunne

Sandra,

Harriet Walter

Peggy,

Conleth Hill

Aido,

Cathy Belton

Jo,

Sean Duggan

Ciaran Crowley,

Rebecca O’Mara

Grainne,

Molly McCann

Molly Kelly

  • Durata: 97′
  • Colore: C
  • Genere: DRAMMATICO
  • Produzione: RORY GILMARTIN, ED GUINEY, SHARON HORGAN,
  • Distribuzione: BIM DISTRIBUZIONE
  • Data uscita 25 Novembre 2020

– IN CONCORSO ALLA XVIII EDIZIONE DI ‘ALICE NELLA CITTÀ’ (2020), SEZIONE AUTONOMA E PARALLELA DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA (IN COPRODUZIONE).

RECENSIONE DI ANNA PICCINI

Alice nella Citta’, sezione parallela ed autonoma, associata alla Festa di Roma, ma con maggiore anzianità rispetto alla sessa, essendo partita prima, continua a stupire per la qualità, varietà ed interesse della selezione da parte degli indomiti e sempre più bravi Gianluca Giannelli e Fabia Bettini. Non fa eccezione questo “Herself”. Di scuola britannica, e quindi ai vertici mondiali. Con una regista d’eccezione, come Phyllida Lloyd, di solida provenienza e tradizione teatrale, che pero’ ha diretto per il grande schermo successi mondiali come “Mamma Mia!”, nel 2008 e “The Iron Lady”, nel 2011. Un attrice protagonista, Clare Dunne, autrice anche del soggetto e della sceneggiatura, che buca lo schermo (era stata diretta in teatro dalla Lloyd in ruoli shakespeariani negli ultimi 5 anni). Un film su un tema tostissimo, come quello della violenza domestica sulle donne e sulla inadeguatezza delle istituzioni a dare un sostegno efficace alle donne che cercano scampo dai loro aguzzini. Un film che da speranza e che speriamo induca chi di dovere a fare di più. Da non perdere.    

VALUTAZIONE SINTETICA : 8