L’amico Siriano (Recensione di Rossella Pozza)

L’amico Siriano (Recensione di Rossella Pozza)

Regia: Federico Annibale e Federico de Sivo

Produzione: Michelangelo film (Massimo Spano) e Kokè Lab

Sinossi: il racconto, doloroso e dolce, della storia di Mohammed Al Hussini, apolide, bloccato ad Atene da più di cinque anni. Ma anche di un’amicizia e di un incontro.

 

Recensione di Rossella Pozza:

Opera di esordio alla regia di Federico Annibale e Federico de Sivo. Scelgono di documentare una storia vera, quella della amicizia, di lunga data, tra il co-regista Federico Annibale e Mohammed Al Hussini, l’amico siriano del titolo. Quest’ultimo è congelato da 5 anni in una situazione kafkiana da immigrato (semi)clandestino in Grecia. Il film si apre con una significativa frase pronunciata in un dibattito al parlamento Europeo: “I migranti sono persone: chi mettete al primo posto, le persone o i confini?”. Che racchiude il significato ultimo della vicenda umana. Che ha dell’incredibile. E che pure è vicenda tanto comune e ricorrente nella assurdità del mondo che viviamo. La giornalista tedesca Franziska Grillmeier ci illumina su quello che succede ai questi derelitti: “Dalla Siria, passando per l’isola di Lesbo, i profughi arrivano ad Atene e dopo un anno il loro processo di asilo finisce. E l’Unhcr non dà più loro i soldi. Ma nella situazione in cui è la Grecia oggi è impossibile trovare lavoro. E così spesso finisci in strada. Con la preoccupazione di finire presi dalla polizia da un momento all’altro e venire rimandati indietro”. E la situazione dell’amico siriano è tra quelle peggiori, perché, informa ancora la Grillmeier: “Sono quelli che finiscono nelle crepe dei servizi sociali e delle Ong, che si concentrano sulle famiglie o sulle donne sole. Agli uomini soli non pensa nessuno e non hanno modo di uscire da questa situazione”. Un film doloroso. Che ci insegna come la pandemia che ci ha così duramente colpiti, ha effetti devastanti su alcuni esseri umani molto più gravi che su altri. Il film è sospeso, come la storia di Al Hussini, di cui si sono perse le tracce.

Valutazione Sintetica: 7