Republic of Silence (Recensione di Assunta Masullo)

Republic of Silence (Recensione di Assunta Masullo)

(sinossi e credits da cinematografo.it)

Republic of Silence

GERMANIA, FRANCIA, SIRIA, QATAR – 2021

 

Sinossi: È cresciuta nelle terre dei dittatori e della sorveglianza, dove le immagini vengono censurate, le foto bruciate, i pensieri sono discreti e la bocca chiusa. Quarant’anni dopo e ormai esiliata in Germania, la documentarista Diana El Jeiroudi recupera le immagini e i suoni della terra siriana e della sua gente, metà della quale è sparsa in tutto il mondo. In questo film carico di emozioni, realizzato con cura, la regista presenta un resoconto in prima persona di come è arrivata a Berlino, di come è cresciuta interiorizzando un mondo fatto di silenzio e oppressione, di come ha imparato a negoziare la sua esistenza e il suo benessere di fronte a un nemico mutante, come ha testimoniato e si è fatta coinvolgere, come si è ribellata e si è affermata. E come il cinema le ha salvato la vita.

  • Regia: 

Diana El Jeiroudi

NOTE

– FUORI CONCORSO ALLA 78. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2021).

– PARTNER: ARTE LA LUCARNE, CNC, BKM, DOHA FILM INSTITUTE, GERMAN FEDERAL FILMBOARD, ILB, DOC&FILM.

 

 

Recensione di Assunta Masullo: Il film comincia con uno schermo nero, sul quale, poco a poco appaiono scritte molto significative: “Questo film comincia senza immagini. Non ci sono immagini per quel che ho visto. Siamo a Bagdad negli anni ’80, oggi compio 7 anni, mi padre mi ha regalato una macchina fotografica… questo è il mio punto di vista”. In effetti di esplosioni di schermi neri nei 182 minuti che seguono ce ne saranno molti ancora, con scritte o commenti fuori campo. Sono per ellissi visiva, per pudore delle immagini, per scandire il tempo con il ticchettio di un orologio, per fissare il punto di vista della regista. Siamo di fronte ad un mirabile esempio di cinema militante, clandestino, coraggioso e temerario, autoriale, con immagini sporche, imperfetto, eppure di una forza devastante. Un disperato grido di dolore e di richiesta di aiuto.  

 

Valutazione Sintetica: 7