79 VENEZIA : IL SIGNORE DELLA FORMICHE  un film di GIANNI AMELIO

Il nuovo film di Gianni Amelio verrà presentato in Concorso alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e uscirà in sala l’8 settembre 2022 link ai materiali stampa | link al trailer
Il nuovo film di Gianni Amelio verrà presentato in Concorso alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e uscirà in sala l’8 settembre 2022 link ai materiali stampa | link al trailer
IL SIGNORE DELLA FORMICHE

 un film di GIANNI AMELIO

 

sceneggiatura GIANNI AMELIO, EDOARDO PETTI, FEDERICO FAVA

 

con LUIGI LO CASCIOELIO GERMANO, SARA SERRAIOCCO e per la prima volta LEONARDO MALTESE

ANNA CATERINA ANTONACCI, RITA BOSELLODAVIDE VECCHIMARIA CALEFFIROBERTO INFURNA con la partecipazione di VALERIO BINASCO, ALBERTO CRACCO, LUCA LAZZARESCHI, ELIA SCHILTON, GIOVANNI VISENTIN, FABIO ZULLI


una produzione KAVAC FILM, IBC MOVIE, TENDERSTORIES con RAI CINEMA
prodotto da SIMONE GATTONI, BEPPE CASCHETTO

coprodotto da MORENO ZANI, MALCOM PAGANI


realizzato con il sostegno della

REGIONE EMILIA ROMAGNA

REGIONE LAZIO

MiC Direzione Generale CINEMA e AUDIOVISIVO


distribuzione 01 DISTRIBUTION | uscita 8 settembre 2022

distribuzione internazionale THE MATCH FACTORY

 


Alla fine degli anni 60 si celebrò a Roma un processo che fece scalpore.

Il drammaturgo e poeta Aldo Braibanti fu condannato a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, cioè di aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne.

Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché “guarisse” da quell’influsso “diabolico”.

Alcuni anni dopo, il reato di plagio venne cancellato dal codice penale. Ma in realtà era servito per mettere sotto accusa i “diversi” di ogni genere, i fuorilegge della norma.

Prendendo spunto da fatti realmente accaduti, il film racconta una storia a più voci, dove, accanto all’imputato, prendono corpo i famigliari e gli amici, gli accusatori e i sostenitori, e un’opinione pubblica per lo più distratta o indifferente.

Solo un giornalista s’impegna a ricostruire la verità, affrontando sospetti e censure.


ufficio stampa film:

VIVIANA RONZITTI +39 333 2393414 ronzitti@fastwebnet.it | FABRIZIO GIOMETTI redazione@kinoweb.it | materiali stampa su www.kinoweb.it ewww.01distribution.it

01 Distribution | Comunicazione 06 33179472

 

sceneggiatura GIANNI AMELIO, EDOARDO PETTI, FEDERICO FAVA

 

con LUIGI LO CASCIOELIO GERMANO, SARA SERRAIOCCO e per la prima volta LEONARDO MALTESE

ANNA CATERINA ANTONACCI, RITA BOSELLODAVIDE VECCHIMARIA CALEFFIROBERTO INFURNA con la partecipazione di VALERIO BINASCO, ALBERTO CRACCO, LUCA LAZZARESCHI, ELIA SCHILTON, GIOVANNI VISENTIN, FABIO ZULLI


una produzione KAVAC FILM, IBC MOVIE, TENDERSTORIES con RAI CINEMA
prodotto da SIMONE GATTONI, BEPPE CASCHETTO

coprodotto da MORENO ZANI, MALCOM PAGANI


realizzato con il sostegno della

REGIONE EMILIA ROMAGNA

REGIONE LAZIO

MiC Direzione Generale CINEMA e AUDIOVISIVO


distribuzione 01 DISTRIBUTION | uscita 8 settembre 2022

distribuzione internazionale THE MATCH FACTORY

 


Alla fine degli anni 60 si celebrò a Roma un processo che fece scalpore.

Il drammaturgo e poeta Aldo Braibanti fu condannato a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, cioè di aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne.

Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché “guarisse” da quell’influsso “diabolico”.

Alcuni anni dopo, il reato di plagio venne cancellato dal codice penale. Ma in realtà era servito per mettere sotto accusa i “diversi” di ogni genere, i fuorilegge della norma.

Prendendo spunto da fatti realmente accaduti, il film racconta una storia a più voci, dove, accanto all’imputato, prendono corpo i famigliari e gli amici, gli accusatori e i sostenitori, e un’opinione pubblica per lo più distratta o indifferente.

Solo un giornalista s’impegna a ricostruire la verità, affrontando sospetti e censure.


ufficio stampa film:

VIVIANA RONZITTI +39 333 2393414 ronzitti@fastwebnet.it | FABRIZIO GIOMETTI redazione@kinoweb.it | materiali stampa su www.kinoweb.it e www.01distribution.it

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