LA CURA (Recensione di Catello Masullo)

LA CURA (Recensione di Catello Masullo)

un film di FRANCESCO PATIERNO

una produzione RUN FILM in associazione con IN BETWEEN ART FILM

prodotto da Alessandro e Andrea Cannavale con Beatrice Bulgari

regia FRANCESCO PATIERNO

sceneggiatura FRANCESCO DI LEVA ANDREJ LONGO FRANCESCO PATIERNO liberamente tratto da La Peste di Albert Camus Editions Gallimard, 1947

fotografia PAOLO PISACANE

musiche originali MASSIMO MARTELLOTTA

fonico di presa diretta ADRIANO POLEDRO

montaggio SIMONE VENEROSO

costumi GIOVANNA NAPOLITANO

scenografia CARMINE GUARINO

casting RAFFAELE DI FLORIO

produttore esecutivo ALESSANDRO CANNAVALE

prodotto da ALESSANDRO e ANDREA CANNAVALE con BEATRICE BULGARI una produzione RUN FILM in associazione con IN BETWEEN ART FILM con il contributo della in collaborazione con TERRA NERA

nazionalità ITALIANA |

anno di produzione 2021 |

durata film 87’

ufficio stampa film: VIVIANA RONZITTI  | FABRIZIO GIOMETTI

cast artistico con FRANCESCO DI LEVA Bernard ALESSANDRO PREZIOSI Tarrou FRANCESCO MANDELLI Rambert CRISTINA DONADIO Cottard ANDREA RENZI Prefetto ANTONINO IUORIO Grand PEPPE LANZETTA Padre Paneloux con la partecipazione di ERNESTO MAHIEUX Portiere Albergo e con GIUSEPPE D’AMBROSIO ELIANA MIGLIO Moglie Prefetto MARITÈ MUSELLA Figlia Prefetto GIANCARLO COSENTINO Castel FRANCESCO BISCIONE Dottor Richard MARGHERITA ROMEO Moglie Bernard VIVIANA CANGIANO Sorella Grand FRANCESCA ROMANA BERGAMO Loret VINCENZO DEL PRETE Raoul PIO DELA CURA .

Sinossi: La Cura è il racconto di una troupe cinematografica che, durante i giorni più duri del lockdown, gira un film tratto da “la Peste” di Camus. Alternandosi tra realtà (le vite degli attori) e finzione (gli attori che interpretano i personaggi della Peste), il film piano piano unirà i due piani narrativi diventando la messa in scena dell’opera di Camus.

Note di regia “La Cura”, non è un semplice adattamento de “La Peste”, il celebre capolavoro di Camus, ma parte dalla storia originariamente ambientata in Algeria nel 1947, per raccontare con un meccanismo originale e coinvolgente i mesi che hanno cambiato il mondo, la società, le persone. In particolare, il film sposta l’ambientazione del romanzo nella Napoli dei giorni nostri e, oltre a un lavoro sulla lingua e i dialoghi diventati vicini al parlato di tutti i giorni, si concentra, su una struttura drammaturgica che riserva molte sorprese, sui grandi temi del disastro che ci ha colpito. La paura, il sentimento di separazione, il contrasto tra la scienza e la fede, e soprattutto la solidarietà e l’empatia tra le persone, come unico rimedio alla malattia. Il film alterna la vicenda reale di una troupe cinematografica che gira l’adattamento della Peste di Camus nei giorni più intensi del lockdown, e la storia di “finzione” della Peste che viene messa in scena. Quasi subito però, lo spettatore scoprirà che le due diverse linee narrative sono in realtà un’unica storia che procederà via via sempre più allineata in un gioco tra vero e finto che sorprenderà lo spettatore e lo coinvolgerà in una corsa senza respiro verso il finale.

FRANCESCO PATIERNO: Il suo primo lungometraggio PATER FAMILIAS, in concorso al festival di Berlino 2003 è stato candidato a tre Nastri d’Argento, un David di Donatello, ha vinto 12 premi per il miglior esordio (tra cui il Variety Critics choice awards) ed è stato selezionato in più di cento festival internazionali. Nel febbraio 2008 è uscito nelle sale IL MATTINO HA L’ORO IN BOCCA, selezionato in concorso al Karlovy Vary Film Festival e candidato al David di Donatello per il miglior attore non protagonista. Nello stesso anno ha diretto 4 episodi di una nuova serie: DONNE ASSASSINE, in onda su FoxCrime che ha vinto il premio per la migliore regia, e migliore attrice al Roma Fiction Festival. Nel 2011, il suo terzo film COSE DELL’ALTRO MONDO, ha partecipato al Festival di Venezia nella sezione Controcampo, ed è stato in concorso al Festival di Tokyo. Nel 2012 LA GUERRA DEI VULCANI, documentario sul triangolo amoroso tra Rossellini, Magnani e Bergman, è stato presentato con successo ai festival di Venezia, Toronto, Londra, New York e venduto in più di trenta paesi in tutto il mondo. Nel gennaio 2014, è uscito nelle sale il suo quarto lungometraggio LA GENTE CHE STA BENE interpretato da Claudio Bisio, Margherita Buy e Diego Abatantuono, ed ha partecipato ai festival in Svezia, Brasile e Los Angeles. Nel 2017 NAPLES ‘44 tratto dall’omonimo libro di Norman Lewis, con la voce narrante di Benedict Cumberbatch è stato in concorso al Festival del Cinema di Roma, ha vinto il Nastro D’Argento come miglior film-documentario ed è stato candidato al David di Donatello. Sempre nel 2017 DIVA! con otto tra le migliori attrici italiane, è nella selezione ufficiale della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, e nella rassegna Open Roads al Lincoln Center di New York. Anche DIVA! Ha vinto il Nastro D’Argento come migliore film-documentario del 2018. Ancora un film-documentario CAMORRA ha esordito a settembre 2018, nella selezione ufficiale del festival del cinema di Venezia, è stato nel concorso principale del Festival di IDFA, ed è stato scelto in più di trenta dei principali festival internazionali. Il 2021 e 2022 hanno visto le riprese di 3 progetti per il cinema: LA CURA, adattamento contemporaneo de “La Peste” il celebre romanzo di Albert Camus con Alessandro Preziosi, Francesco Di Leva, Francesco Mandelli, Cristina Donadio, e Peppe Lanzetta, SVEGLIAMI A MEZZANOTTE un dramma tratto dall’omonimo romanzo di Fuani Marino e IMPROVVISAMENTE NATALE, una commedia family con Diego Abatantuono, Nino Frassica, Mago Forest, Violante Placido, Lodo Guenzi, Anna Galiena e Antonio Catania.

FILMOGRAFIA 2022 IMPROVVISAMENTE NATALE Prod. Notorious Pictures/Amazon Prime Video SVEGLIAMI A MEZZANOTTE Tratto dall’omonimo romanzo di Fuani Marino 2021 LA CURA Liberamente tratto da La Peste di Albert Camus 2019 CAMORRA Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia/selezione ufficiale, 2019 2018 DIVA! Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia / selezione ufficiale, 2017 Nastro d’argento/winner, nomination 1 David di Donatello 2017 NAPOLI ’44 Festa del Cinema di Roma/concorso, 2017 Nastro d’argento/winner, nomination 1 David di Donatello 2015 LA GENTE CHE STA BENE Distribuzione Sky, Netflix, Amazon Prime Video Festival Stoccolma, Festival Rio de Janeiro, Festival Los Angeles. 2012 LA GUERRA DEI VULCANI Festival di Venezia/Venezia Classic 2012 2011 COSE DELL’ALTRO MONDO Festival di Venezia/selezione ufficiale, 2011, Tokio film Festival/concorso 2008 IL MATTINO HA L’ORO IN BOCCA Karlovy Vary Film festival/concorso, 2008. Nomination 1 David di Donatello 2003 PATER FAMILIAS Festival di Berlino/concorso 2003. Nomination 3 nastri d’argento, 1 David di Donatello. Variety Critics Choise/winnerL PRETE Gonzalès D’ANDREA RAMON Barista GIUSEPPE CIRILLO

 

Recensione di Catello Masullo: Francesco Patierno realizza un film di grande originalità. Il film inizia nel riprendere una troupe che sta girando un film ispirato a “la Peste” di Camus. Poi, lentamente, la realtà rappresentata nel film e la finzione del film nel film, cominciano a sovrapporsi, a mescolarsi, fino a fondersi totalmente. Con un processo progressivo, quasi inavvertibile. Le prime scene sono state girate nella Napoli deserta durante il primo durissimo lockdown. E le cose che sono successe durante queste prime riprese sono state determinanti nella direzione che poi il film ha preso. In film coglie l’essenza del grande romanzo, mettendo in luce i valori universali di solidarietà, di amicizia, di disponibilità degli esseri umani di prendersi cura dei propri simili. Grande direzione di grandi attori. Stile personale rimarchevole. Da non perdere.

Curiosità, ho chiesto al regista: “Francesco, pur se la ambientazione napoletana è chiara nel linguaggio e nelle immagini, il film non dà mai indicazioni del luogo e nemmeno del paese, ambientandolo in una nazione che contempla ancora la pena di morte. Inoltre la parola covid non è mai pronunciata. L’intento è stato quello di rendere la storia universale senza alcun riferimento a luoghi e tempi? La scena finale della colonna dell’ascensore con l’immenso murales dell’abbraccio, da antologia, è stato realizzato davvero, oppure in digitale?”. La risposta di Francesco Patierno: “Il murales era lì e sta ancora lì, a me non pace ricostruire. Quando non c’è la volontà di citare una cosa è una scelta comprensibile. I grandi temi che escono dalla opera di Camus, solidarietà, amicizia, la cura. Questo mi interessava. Una scena in cui Antonino sta mettendo in scena, parla della realtà, quando inizia a piangere diventa personaggio della Peste di Camus. Di Leva entra in campo e guarda in macchina come per chiedere cosa devo fare?.”. Ha precisato poi, relativamente al murales Francesco Di Leva: “quel dipinto alla Sanità è stato fatto dopo l’omicidio di un ragazzo di 15 anni dopo l’omelia del parroco di zona”.

 

Valutazione sintetica: 7.5