MIXED BY ERRY (Recensione di Catello Masullo)

 

MIXED BY ERRY (Recensione di Catello Masullo)

(sinossi e credits da cinematografo.it)

 

MIXED BY ERRY

ITALIA 2022

Sinossi: Nel magico capoluogo campano degli anni ’80, dove Maradona è una divinità, Enrico “Erry” Frattasio trasforma i mixtape che fa per i suoi amici in un impero, grazie all’aiuto dei suoi fratelli Peppe e Angelo. Una clamorosa impresa che cambierà le loro esistenze, reinventerà il concetto di pirateria in Italia e porterà la musica nelle vite di tutti.

Regia: Sydney Sibilia

Attori: Luigi D’Oriano – Erry, Giuseppe Arena – Peppe, Emanuele Palumbo – Angelo, Fabrizio GifuniFrancesco Di LevaGreta EspositoCristina Dell’Anna

Sceneggiatura: Sydney SibiliaArmando Festa

Fotografia: Valerio Azzali

Scenografia: Tonino Zera

Costumi: Valentina Taviani

Colore: C

Tratto da: tratto dalla storia vera di Enrico Frattasio

Produzione: MATTEO ROVERE PER GROELANDIA, RAI CINEMA

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION

Data uscita: 2023-03-02

NOTE

– CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE CAMPANIA, FONDAZIONE FILM COMMISSION REGIONE CAMPANIA; CON IL SOSTEGNO DELLA GENOVA LIGURIA FILM COMMISSION.

 

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Sidney Sibilia è l’unico vincitore del Premio Cinema Giovane & Festival delle Opere Prime, con l’irresistibile “Smetto Quando Voglio”, ad essersi dimenticato di venire a ritirare il suo trofeo alla cerimonia di premiazione. Si fece perdonare quando, un paio di settimane dopo, venne a ritirare il Premio, raccontandoci, con la sua solita straripante verve, un episodio gustosissimo, capitatogli qualche tempo prima. Camminava sul lungomare di Salerno, la sua città, e l’occhio gli andò su una copia pirata del suo film sulla bancarella del senegalese di turno. Gli disse: “il regista di questo film sono io!”. Il venditore non gli credette, indispettendosi per giunta, pensando che lo stava prendendo in giro. Sibilia gli dovette mostrare la patente per rassicuralo…. La pirateria era nel destino del regista. Negli anni ’80 (ed anche ’90) almeno una volta a settimana percorrevo di buon mattino, in auto, la autostrada Caserta-Salerno, per recarmi su dei cantieri nell’avellinese, dove ero direttore dei lavori. A quell’epoca il festival di Sanremo cominciava il lunedì sera. Quando verso le 8 di mattina del martedì mi trovavo a pagare il pedaggio alla barriera di Mercato San Severino, accanto al casellante c’era l’immancabile venditore di cassette audio che vendeva già le canzoni di Sanremo trasmesse poche ore prima dalla tv, con tanto di copertina a colori. Acquistandole, per sentirle subito in auto, mi sono chiesto per anni come fosse possibile avere una registrazione di queste canzoni, l’ultima delle quali era stata cantata in anteprima assoluta alle due di notte, solo sei ore prima. Quale potentissima ed efficiente macchina organizzativa consentiva questo miracolo? Ho scoperto vedendo questo film che si trattava della organizzazione dei tre fratelli napoletani di Forcella, i Frattasio, che in pochi anni avevano creato la prima casa editrice musicale d’Italia, in un periodo in cui la pirateria musicale non era né definita, né normata, tanto è vero che la FPM – Federazione contro la pirateria musicale e multimediale, nascerà solo nel 1996. Ed ho scoperto anche come veniva conseguita la tempestività del “miracolo”. Per scoprirlo anche voi dovete evitare di abbandonare il cinema appena cominciano a scorrere i titoli di coda, come se la sala stesse bruciando…, ma aspettare la scena che, alla metà dei titoli stessi, spiega tutto. Il film è di quelli da non perdere. Per la bravura degli straordinari protagonisti: Luigi D’Oriano – Erry (che ricorda deliziosamente l’inarrivabile Massimo Troisi), Giuseppe Arena – Peppe, e Emanuele Palumbo – Angelo. Ma anche tutti gli altri mattatori, dal padre dei tre ragazzi, Adriano Pantaleo (il Vincenzino di “Io speriamo che me la cavo”), al capitano della guardia di Finanza, Francesco Di Leva, al venditore all’ingrosso di cassette vergini, Fabrizio Gifuni. Per la confezione impeccabile e per la regia spumeggiante, scanzonata, brillante ed inventiva di Sidney Sibilia.

Curiosità: nella scena finale, in tribunale, i tre giudici della pubblica accusa sono interpretati dai veri fratelli Frattasio, come sono oggi.

VALUTAZIONE SINTETICA: 8