L’INNAMORATO, L’ARABO E LA PASSEGGIATRICE (Recensione di Catello Masullo)

 

L’INNAMORATO, L’ARABO E LA PASSEGGIATRICE (Recensione di Catello Masullo)

(sinossi e credits da cinematografo.it E ANTONIOGENNA.NET )

 

 

L’INNAMORATO, L’ARABO E LA PASSEGGIATRICE

Viens Je t’emmène

FRANCIA 2021

Sinossi: La vigilia di Natale è rovinata da un atto di terrorismo nella città di Clermont-Ferrand. Mentre la città cade nel panico, il trentenne Mederic trascorre la notte con la matura e sposata prostituta Isadora. L’attacco porta a una brusca fine il loro amore all’Hotel de France. La città è in subbuglio. Sélim, un giovane senzatetto di origine araba, riceve denaro e riparo da Médéric. Ma poi quest’ultimo inizia a sospettare che Sélim possa essere direttamente coinvolto nell’attacco e chiama la polizia. Nel frattempo si presenta anche il marito di Isadora che inizia a sentirsi geloso. Ed è così che la giostra vivace e turbolenta di personaggi inizia a girare.

Regia: Alain Guiraudie

Attori: 

PERSONAGGI INTERPRETI DOPPIATORI
MEDERIC Jean-Charles Clichet ALESSANDRO ZURLA
ISADORA Noémie Lvovsky EMANUELA ROSSI
SELIM Iliès Kadri ANDREA OLDANI
SIG. COQ Michel Masiero LUCA SEMERARO
FLORENCE Doria Tillier ILARIA SILVESTRI
GERARD Renaud Rutten ANGELO MAGGI
SIG. EL ALAOUI Philippe Fretun MARCO METE
SIG.RA EL ALAOUI Farida Rahouadj  
CHARLENE Miveck Packa VITTORIA BARTOLOMEI
SIG. RENARD Yves-Robert Viala LUCA BIAGINI
SIG. PETIT Patrick Ligardes LORENZO SCATTORIN

Sceneggiatura: Alain GuiraudieLaurent Lunetta

Fotografia: Hélène Louvart

Suono: Philippe Grivel

Altri titoli: Nobody’s Hero

Durata: 99′

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: CHARLES GILLIBERT PER CG CINÉMA, ARTE FRANCE CINÉMA, AUVERGNE-RHÔNE-ALPES CINÉMA, UMEDIA

Distribuzione: LES FILM DU LOSAGNE

Data uscita: 2023-04-27

NOTE

– PRESENTATO AL 72. FESTIVAL DI BERLINO (2022), SEZIONE ‘PANORAMA’. -PRESENTATO ALLA 40ESIMA EDIZIONE DEL TFF, TORINO FILM FESTIVAL.

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Un vero colpo di fulmine questo film francese di Alain Guiraudie, un regista molto originale, non esattamente main stream. A cominciare dalla ambientazione, a Clermont Ferrand, la capitale della Gallia antica, una provincia “pura”, lontanissima dal glamour di Parigi, la ville lumière per antonomasia, o dalla sanguigna Marsiglia di Guediguian & C.  Clermont Ferrand è la Francia profonda, la vera Francia. Dove un attentato terroristico sconvolge molto più che a Parigi. Dove i temi della accoglienza, del razzismo, della paura del diverso, del pregiudizio, sono particolarmente acuti. Il regista sceglie la commedia per raccontare la tragedia. Mettendo a confronto la tragedia e la commedia. Fustigando l’individualismo galoppante di chi, incurante di quello che gli accade intorno, pensa solo al soddisfacimento dei piaceri della carne.  Interessante l’indagine del rapporto tra prostituta e clienti. Di grande verità, al limite del verismo, i rapporti carnali tra 50enni, nature, senza siliconi. Ironia feroce, alla Bunuel, che sconfina nella ironia sublime e perfino nel comico. Da non perdere.

Curiosità: Ho chiesto al regista: “ho visto nel film come un crescendo di imprevedibilità e di follia, un po’ come è la vita, imprevedibile e folle, come le cose continuamente interrotte come succede nella vita. È una chiave di lettura condivisibile?”. Questa la risposta di Alain Guiraudie: “domanda molto originale. È una delle domande fondamentali del cinema. Quello che io mi domando sempre: dobbiamo restare fedeli alla vita o reinventarla? Sono più perla seconda. La realtà e la vita vera, è imprevedibile. Come reinvenzione ci avviciniamo parecchio alla realtà”.

 

Valutazione sintetica: 8