G.R.A. di Luca Pelosi, recensione di Catello Masullo

CRITICO: CATELLO MASULLO

TULIPANI di SETA NERA 2023

 

G.R.A. di Luca Pelosi – voto 8

Scritto e prodotto da Riccardo Meli, diretto da Luca Pelosi, “G.R.A.” è un film di rara intensità, che non poteva che essere affidato alla interpretazione di due giganti della recitazione, come Victoria Zinny (ci vuole un grande spessore attoriale a pronunciare una battuta come: “La morte uccide il corpo, ma non l’anima, e così sarà fino alla fine dei giorni”) e Remo Girone. Il film, dalle deliziose atmosfere crepuscolari e rarefatte, dosa sapientemente il racconto, fornisce ad una ad una le tessere di un mosaico che va formandosi progressivamente, sino a formare l’immagine finale. Che è una rivelazione ed un colpo di scena al contempo. Il tema trattato è di grande delicatezza e di rilevante impatto sociale. Da non perdere.

Curiosità: il titolo, “G.R.A.” è dai più inteso come acronimo di “Grande Raccordo Anulare”, la infrastruttura autostradale di forma circolare che contorna la città di Roma. Ma, forse, non tutti sanno, che è il nome è nato come “eponimo”, piuttosto che come acronimo, dal nome del progettista dell’epoca che era l’Ing. Gra.