RITORNO AL PRESENTE di Max Nardari, recensione di Catello Masullo

CRITICO: CATELLO MASULLO

TULIPANI di SETA NERA 2023

 

RITORNO AL PRESENTE di Max Nardari – voto 6.5

Max Nardari, prendendo lo spunto da una storia non originalissima, quella del risveglio da un coma che dura svariati decenni, che fa ritrovare il soggetto in questione in un mondo totalmente cambiato (lo stesso del recente “Quando” di Walter Veltroni, a sua volta tributario del “Good Bye, Lenin!”,  di Wolfgang Becker, del 2003), riflette sulla schiavitù che ci siamo imposti con i nostri cellulari,  con il contatto compulsivo, al limite del patologico, con i social, con conseguente perdita dei tratti di umanità che caratterizzavano il nostro genere fino a qualche anno fa. Il regista si fa un po’ prendere la mano, pigiando l’acceleratore sulle situazioni grottesche, al limite del parossistico, spesso sconfinando sopra le righe. Certamente con una certa efficacia rappresentativa.