MARY E LO SPIRITO DI MEZZANOTTE recensione di Catello Masullo

MARY E LO SPIRITO DI MEZZANOTTE  recensione di Catello Masullo

(sinossi e credits da CINEMATOGRAFO.IT E WIKIPEDIA)

 

MARY E LO SPIRITO DI MEZZANOTTE

ITALIA 2022

Sinossi: Mary ha 11 anni ed ha un incontenibile passione per la cucina: vuole diventare una grande chef. Sua nonna Emer, con cui ha un rapporto davvero speciale, la incoraggia a realizzare il suo sogno. Ma ogni percorso ha i suoi ostacoli, anche imprevedibili, e affrontarli può diventare un’avventura. Mary inizia così un viaggio che supera le barriere del tempo, dove quattro generazioni di donne avranno modo di confrontarsi e conoscersi profondamente. Una delicata storia di crescita, piena di ironia.

SCHEDA FILM

Regia: Enzo D’Alò

Sceneggiatura: Enzo D’AlòDave Ingham

Scenografia: Peter De Seve – animatore

Altri titoli: A Greyhound of a Girl

Doppiatori originali
· Mia O’Connor: Mary O’Hara

· Sharon Horgan: Scarlett

· Brendan Gleeson: Paddy

· Rosaleen Linehan: Emer

· Charlene McKenna: Tansey

Doppiatori italiani
· Charlotte Infussi: Mary O’Hara[1]

· Maricla Affatato: Scarlett[1]

· Franco Mannella: Paddy

· Maria Pia Di Meo: Emer

· Alessandro Carloni: Dommo

· Alberto Vannini: Killer

· Valentina Favazza: Tansey

· Oreste Baldini: Dottor Patel

· Cristina Boraschi: Giudice Donna

· Carlo Valli: Giudice Uomo

· Sofia Suarez: Ava

· Leone Pizzichemi: Piccola Emer

· Francesca Guadagno: Infermiera

· Francesca Rinaldi: Signora Flynn

· Melina Martello: Nonna

· Connie Bismuto: Dottoressa Heaney

· Eleonora De Angelis: Mamma Ava

· Emanuele Durante: Traslocatore

Durata: 90

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Tratto da: liberamente ispirato al romanzo “La gita di Mezzanotte”, di Roddy Doyle (ed. Guanda, 2017)

Produzione: ALIANTE FILM, PTD, JAM MEDIA, GOAG PROD.

Distribuzione: BIM DISTRIBUTION

Data uscita: 2023-11-16

NOTE

– IN CONCORSO AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI BERLINO 2023 NELLA SEZIONE “GENERATION KPLUS”

 

Recensione di Catello Masullo:

Enzo D’Alò, dopo tanti film strepitosi, centra il suo capolavoro. Una preparazione meticolosa, durata oltre 10 anni. Sopralluoghi in Irlanda durati 4 mesi, per trovare gli ambienti giusti. Ad esempio, la scuola di cucina a Cork, le cui foto sono diventate le scene del film. Il lungo lavoro con l’autore delle musiche, David Rhodes, già chitarrista di Peter Gabriel e compositore, che ha mescolato sapientemente le sue sonorità moderne con quelle tradizionali irlandesi. E poi collaborazioni grafiche con grandi artisti di tante nazionalità, che hanno impreziosito il film con stili diversi, nelle scene più significative, come quella in cui nonna e bisnonna con il levriero si trasformano in sanguigna al momento del trapasso, oppure nelle scene oniriche degli incubi di Mary, in un suggestivo bianco e nero, affidato alla prestigiosa matita di una famosa animatrice portoghese, Pessoa. Altra collaborazione di peso con Peter de Sève, grande illustratore americano del New Yorker, che ha lavorato all’Era glaciale con lo scoiattolino. Ne nasce il film più sentito e personale, che scava perfino nella infanzia dell’autore. Un film magico, tenero, commovente, sognante, sensoriale. Anche gourmand e proustiano. In una parola irresistibile. Con temi alti, come l’elaborazione del dolore, il valore della famiglia, in chiave deliziosamente femminile, con riferimento alla caratteristica matriarcale dell’Irlanda, la importanza della testimonianza dei nonni, il ruolo centrale della potenza della memoria, la fiducia nel potere del sogno. Da non perdere.

Curiosità, ho chiesto al regista: “Enzo, mi parli della tua attenzione ai particolari, come il fatto che gli irlandesi debbano usare il cucchiaio per arrotolare gli spaghetti, come tutte le persone del mondo tranne gli italiani, chissà perché? E poi, a proposito di meticciato, cosa c’entrano i lettoni e gli estoni?

La risposta di Enzo D’Alò: “mio zio che era calabrese e usava il cucchiaio.  L’ho messo anche per questo. Gli estoni ed i lettoni sono stati importanti ci hanno aiutato a completare il budget. Abbiamo trovato finanziamenti anche là. Che devono essere spesi nel paese che li fornisce e ci siamo mossi per trovare in questi paesi studi che potessero collaborare.  Estonia e Lettonia hanno grande tradizione nella animazione”.

Ha aggiunto Maricla Affatato, responsabile di produzione e voce di Scarlett: “quando Enzo decide di occuparsi di un suo processo mentale a volte mi sorprende e a volta mi preoccupa. Come quando disse che i napoletani ne sanno una più del diavolo. Questo film, processo molto lungo. Soprattutto il processo di ricerca dei coproduttori. Mi piacerebbe fare i film con un budget italiano come era ai tempi di Cecchi Gori. Per riuscire a coinvolgere tanti artisti italiani che ci sono. Si tratta di una squadra di 400 persone. L’energia di Enzo riusciva a tenerci tutti uniti. Sono contenta che Catello abbia notato i dettagli. Enzo era il nostro spirito guida.  Siamo stati attenti a costruire gli ambienti familiari. le voci, sembravamo noi. Sono una doppiatrice non a tempo pieno. è una mia passione da ragazza, il mio sogno. Ed ogni tanto Enzo mi chiede di dare voce ad un suo personaggio. Dopo la volpe di Pinocchio. Volevo fare il fantasma, ma non c’entravo nulla. un gesto d’amore verso il doppiaggio italiano. Sono grata a Bim che ci ha dato il tempo giusto per il doppiaggio, come la Di Meo, la regina del doppiaggio italiano, di Mary Poppins e tante dive. Oggi si pensa di doppiare in una settimana. Siamo fieri di non aver usato i talenti in quanto famosi. Scegliamo attori bravi. Quando Enzo li sente. Una recitazione non cartoon. Non ci piace. Si doppia come un film dal vero”.

  

Valutazione Sintetica: 9